articoli di psicologia della Dott.ssa Loredana Trebisacce

risposte dello specialista Loredana Trebisacce

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Non sono mai cresciuta

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Cara Zenit, spesso la vita ci mette di fronte alla complessità delle scelte, e non è affatto semplice effettuare quella giusta senza avere dubbi o ripensamenti, soprattutto in un'eta di passaggio, come la tua, all'età adulta. La tue determinazione ti ha fatto conquistare, e anche a fatica, mi sembra, contro un ambiente tradizionalista e ostile ai tuoi progetti, il tuo posto nel mondo, e credo di capire che per nulla al mondo torneresti indietro. Forse la soluzione giusta è parlare apertamente con tuo ragazzo, spiegandogli che se il rapporto rimane statico il rischio è una rottura. Probabilmente da come reagirà, e se riuscirà a comprendere le tue ragioni, anche tu potrai valutare più serenamente il vostro legame. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Facoltà di medicina ...

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Cara Lucia, Sei molto giovane e hai dovuto gia fare i conti con le aspettative degli altri su di te, e su quelle che invece sono le tue esigenze. Medicina o qualunque altra facoltà hanno una difficoltà ogettiva legata alle materie di studio, e un' altra sogettiva, legata alla motivazione personale di chi sceglie questo percorso, che da quello che dici non è molto alta. Accenni a voler insegnare, ma di aver abbandonato l' idea per il precariato scolastico, ma mi sembra che il prezzo che tu stia pagando per aver rinunciato ad una tua aspirazione è l' insoddisfazione e la mancanza di concentrazione nello studio, per di più venendo criticata da tutti. Cara Lucia la vita e il futuro appartengono a te e a nessuna delle persone che pur volendoti bene non accettano il tuo modo di essere ma puntano il dito sul tuo fallimento. Ti auguro di avere la forza di seguire te stessa, dovunque ti porti, e di avere il coraggio di essere autenticamente Lucia, e di trovare il posto giusto per te, non per gli altri. Un caro saluto...

Impossibilità di comunicare

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Caro Jacopo, purtroppo le incomprensioni e le tensioni sul lavoro sono molto diffuse e creano spesso malesseri e vere e proprie crisi esistenzial. Questo avviene poiché la dimenzione lavorativa, oltre ad essere importante a livello qualitativo, assorbe molto del nostro tempo. Inoltre spesso per la società, per la famiglia, e anche per noi stessi, il nostro valore è associato al nostro lavoro, al suo guadagno e alla nostra realizzazione professionale. Va da se che quando, come nel tuo caso,qualcosa non va per il verso giusto, il luogo di lavoro diventa fonte di tensioni e difficoltà, arrivando persino a far perdere la voglia di recarvisi, o di lavorare in maniera proficua. Questo può avvenire sia se i malintesi sono tra colleghi, e soprattutto, come in questo caso, è coinvolto un superiore, che di fatto esercita un potere su di noi e non ci apprezza come vorremmo e metiteremmo. Nel mio lavoro mi occupo di gestire conflitti e sicuramente quello che riscontro utile è cercare di comunicare il proprio disagio senza che diventi un' attività clandestina alle spalle del capo, ma in maniera diretta e consapevole. Prova intanto a far presente alla responsabile dell' ufficio che il suo atteggiamento può danneggiare il tuo benessere e il lavoro. Evitare i conflitti è una difesa e spesso viene usata per quieto vivere, ma il risultato è solo un aumento del malumore e del conflitto stesso ma sotto traccia, e quindi molto più pericoloso. Esternare quello che provi è un tuo diritto e la tua dignità di lavoratore è anche protetta da una legge anti mobbing. In bocca al lupo e se vorrai riscrivermi sarò lieta di avere un aggiornamento dela tua situazione Dott.ssa Loredana Trebisacce...

come affrontare una persona che ci ha fatto male

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Cara Soulvayne, Il perdono a mio avviso non deve essere mai una forzatura o un' imposizione dall' esterno, ma un processo graduale che necessita di un' elaborazione adeguata. La rabbia che provi non può essere ignorata, soprattutto se le conseguenze delle azioni di questa persona hanno avuto effetti negativi su di te e sulla tua famiglia. Prenditi tutto il tempo necessario per analizzare quello che è successo e soprattutto potresti anche, con un po di coraggio, parlare a questa persona, e chiederle quanto meno di non dover subire la sua presenza. In bocca al lupo Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

si può eliminare una fobia?

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Cara darklight, Il tuo problema, sicuramente molto fastidioso, a quanto dici scaturito da un tuo precedente rapporto, Potrebbe essere un indice di emozioni non espresse e non elaborate, che generano ansia e preoccupazione in specifiche situazioni.Sicuramente per capire bene quello che ti succede e darti un parere avrei bisogno di maggiori informazioni. Se vuoi scrivermi,in privato, sarò lieta di risponderti. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ho un grave problema di fedeltà e impulsività

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Cara RainingCloud, Da quello che scrivi si avverte la tua sofferenza, legata al passato, alla tua storia, ed ora al tuo presente. Sei molto giovane ma hai gia sofferto tanto, sia direttamente che attraverso la sofferenza di tua madre. Il mio consiglio è quello di rivolgerti ad uno specialista, che ti possa aiutare a comiciare un processo di consapevolezza. Sicuramente nel tuo territorio esistono servizi gratuiti per adolescenti. Rivolgiti pure ad una ASL o ad un consultorio e vedrai che riuscirai a farti aiutare. Se vuoi scrivermi ancora, anche in privato, fallo pure. Ti risponderò volentieri. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

anoressia e autolesionismo

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Carissima Simona, La tua giovane vita è stata piena di sofferenze ed abusi, Per di piu da chi, invece, avrebbe dovuto prendersi cura di tein un momento difficile. To consiglio di rivolgerti ad un consultorio o un centro clinico, dove certamente troverai dei professionisti in grado di aiutarti. Se vorrai puoi scrivermi anche in privato e sarò lirta di risponderti. Coraggio! Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Bambini terrorizzati da tutto

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Carissima Virgola,intanto qualcosa nel programma contro la paura non ha funzionato, e anzi, mi sembra di capire che paure prima assenti si siano manifestate con relativi problemi comportamentali. Trattandosi di bambini molto piccoli ti consiglio di ricorrere a storie con disegni relativi alle situazioni per loro difficili,in modo da abituarli piano piano ad affronaree superare le paure. Se vuoi scrivimi in privato e sarò lieta di consigliarti qualcosa di piu specifico. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non so cosa fare nella vita

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Cara Martina, da quello che scrivi si avverte tutto il disagio nel non aver trovato ancora un senso alla tua vita e la frustrazione per non saper cosa fare per realizzarti da un punto vista professionale. Inoltre parli di senso di colpa per aver abbandonato un percorso di studi e un senso di solitudine che provi a volte a casa nel non essere capita nelle tue motivazioni. Forse tutta questa fretta non ti aiuta a guardare davvero dentro di te e il rischio è che le pressioni esterne prevalgano sue quelle che sono le tue esigenze. Spesso i nostri genitori, le persone che ci circondano, e la società stessa premono affinché dimostriamo in fretta e in maniera efficace chi siamo e cosa vogliamo, attraverso qualcosa di tangibile, un percorso di studi, un lavoro etc, ma forse è anche normale, alla tua giovane età, fermarsi un attimo e provare davvero a capire le tue motivazioni, sentimenti, paure e risorse. se vorrai puoi scrivermi per raccontarmi di te. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Sentimenti finiti !!!

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Caro Pasquale, sicuramente la separazione è una degli eventi tra i più dolorosi nella vita di una persona e non è sempre facile capire le motivazioni che hanno spinto l'altro a questa scelta. Se ci riesci, e se tua moglie te ne dà la possibilità, cerca di capire meglio, al di là della spiegazione sui sentimenti finiti, se ci sono motivazioni profonde e lontane nel tempo, di cui, magari, eri ignaro. Solo così potrai capire davvero se ci sono i margini per una ripresa del rapporto e soprattutto se c'è da parte di entrambi un margine di speranza. I sentimenti non si possono creare a comando, né tantomeno distruggerli dell'oggi al domani, ma spesso le delusioni, la mancanza di comunicazione, l'essere dati per scontati, le paure e la solitudine possono allontanare le persone, e la chiarezza su questo non può che essere positiva. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Come mettere un punto su una storia?

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Cara Amanda, Dalla tua lettera si capisce tutta la tua profonda sofferenza e le aspettative disilluse che avevi riposto in questo ragazzo. Le sensazioni positive legate ai tuoi sentimenti nei suoi confronti ti hanno fatto credere che potesse nascere una storia che ti portasse ad essere felice, e a buttarti definitivamente alle spalle il brutto periodo di depressione appena passato alle spalle. Purtroppo, da quello che dici, questa prospettiva non era condivisa da lui, che, al momento non vuole legami ed impegni mentali. Non è facile voltare pagina dopo una delusione, soprattutto se il solo pensarlo ti provoca malessere fisico e psicologico. Inoltre la prospettiva di rivederlo non ti aiuta e, nonostante non lo incontri da mesi, è come se per te il tempo si fosse fermato e non riuscissi ad andare avanti! Non si sono facili ricette e non è semplice voltare pagina. Certamente il tempo e gli eventi della vita potranno col tempo aiutarti, ma se il tuo malessere fosse eccessivo rivolgersi ad uno specialista potrebbe aiutarti a capire ed accelerare i tempi. Se vorrai scrivermi ancora sarò lieta di risponderti. Un cari saluto. Dott.ssa Loredana Trebisacce...

due matrimoni due figli e nuovo compagno

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Cara Ally, purtroppo quando i rapporti falliscono inevitabilmente si viene assaliti da un senso di fallimento...Cosa è andata storto? cosa ho sbagliato? potevo fare di più? Inoltre, quando ci sono dei figli le domande e i relativi sensi di colpa sono quantomeno raddoppiati e non è facile sentirsi autorizzati ad inseguire la propria felicità. Sei ancora giovane e hai tutto il diritto di cercare la complicità accanto ad un'altra persona, e se farai le cose con calma vedrai che anche i tuoi figli non potranno che trarre giovamento da un tuo benessere. Quello che mi sento di consigliarti è di non accelerare i tempi ma dare a tutti la possibilità di assorbire i nuovi cambiamenti nella vita familiare. Certamente ti auguro di trovare un equilibrio per te e per la tua famiglia. Se vorrai scrivermi ancora sarò lieta di rispondere. Un caro Saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Vita di coppia scombussolata dopo nascita bimba

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Cara Khloe, spesso la nascita di un bambino mette di fronte ad una ridefinizione della coppia e bisogna quasi ricominciare da capo, riprendersi le misure, e ritrovare la proprie affinità non è semplice. I ritmi del neonato condizionano il sonno e la veglia dei genitori, gli impegni, gli orari e nonostante le premure di molti papà la vita della mamma è quella più pesantemente stravolta. Il ruolo del compagno in questi casi è particolarmente delicato poiché la vita di coppia e in primis la vita sessuale deve trovare una nuova dimensione. La tua stanchezza e la tua voglia di cose nuove è più che compressibile, poiché i tuoi bisogni non sono racchiusi tutti nel ruolo di madre, ma vorresti vivere a pieno anche quello di compagna, amica, donna che si prende cura di se stessa, una persona , insomma, che vive appieno la sua vita essendone soddisfatta. Forse dovresti parlare apertamente con tuo marito, ma non soltanto riguardo alla dimensione della vostra vita sessuale, ma comprendendo anche tutti gli aspetti della tua vita e quello di cui senti il bisogno. Forse anche lui potrà aprirti il suo cuore a quelle che sono le sue sensazioni in questa nuova avventura di genitori che state vivendo. Sono sicura che con molto dialogo e tanta pazienza riuscirete a trovare un nuovo equilibrio, che potrà far progredire la vostra coppia. Se vuoi scrivimi ancora e sarò lieta di risponderti. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Rapporto conflittuale con mio figlio

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Cara Carco81, tuo figlio probabilmente sta vivendo solo una fase di attaccamento al padre, che, come dici, vede poco a causa del suo lavoro. Certamente finora la sua vita è stata legata in maniera simbiotica alla tua per quanto riguarda l'accudimento, l'attaccamento, e tutto quello che caratterizza la giornata di un bimbo. Adesso, vista l'età, sta sperimentando l'altra figura genitoriale e trova piacere nel condividere più cose con lui. Non viverla come un fatto personale e non cercare colpe che non hai, è solo una fase necessaria alla sua crescita. Magari, cogliendo questa opportunità, potresti ritrovare la tua dimensione di donna prendendo un po' di respiro da quello di mamma. E' essenziale non far pesare questi rifiuti, ma assecondarli e non farti veder delusa da tuo figlio se ti rifiuta. E' solo una fase passeggera ed esplorativa per lui e il suo amore per te non è cambiato. Se vorrai scrivermi ancora ti risponderò volentieri. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Aiuto

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Cara Foundry, la situazione che descrivi non è affatto semplice e il quadro clinico di questa persona sembra molto complesso e più che altro radicato nel tempo. il fatto che rifiuti le cure e che faccia uso di sostanze stupefacenti e di alcol inoltre non aiuta di certo. la tua sensibilità ti porta a voler trovare delle soluzioni adeguate...ma non è affatto facile riuscire a consigliarti una buona strategia di intervento. La persona che mi descrivi ha delle difficoltà relazionali e fragilità nella gestione della vita sociale, anche se ha una capacità cognitiva integra e a volte intuitiva. Quello che posso dirti è che spesso i disturbi psicologici si manifestano in giovane età e sarebbe bene fare degli interventi precoci per ottenere i migliori risultati. La collaborazione della persona interessata e della famiglia è fondamentale, ma sfortunatamente spesso assente, proprio a causa del malessere che si è radicato nel tempo e nella vita. La famiglia è quella che ne paga purtroppo le spese, a fronte di servizi sociali non sempre adeguati. Posso consigliarti di rivolgervi, assieme al tuo ragazzo e alla sua famiglia ai servizi territoriali di zona ( consultori, CIM ( sentri igiene mentale), e servizi della Asl, spiegando nei dettagli la situazione. Spero riuscirete a trovare uno o più professionisti che sappiano intervenire e supportare nella sua complessita questa situazione. Se vorrai scrivimi ancora per farmi sapere Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisace...

crisi per fantasia acuta

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Caro Gaetano, il quadro di salute mentale che descrivi di tua moglie è preoccupante ed è indice di un disagio interno che non può essere attribuito soltanto alla gelosia per te! Nonostante le tue rassicurazioni ed assecondazioni nulla sembra bastare, e l'ansia spesso prende il sopravvento a discapito della sua e vostra serenità. Sarebbe opportuno intraprendere un percorco di coppia assieme ad un esperto ed eventualte un percorso personale di crescita e consapevolezza di se stessi. Probabilmente queste insicurezze riguardano la sua autostima e la sensazione di non meritare un rapporto esclusivo. E' importante che tu le stia molto vicino lungo questa presa di coscienza perchè potrebbe essere difficile e non privo di battute di arresto. Credo comunque che tu non posssa più continuare a tollerare determinati comportamenti senza che ne risenta il tuo equilibrio psico-fisico. Se vorrai scrivimi ancora per farmi sapere come vanno le cose. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non so come comportarmi....

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Caro Marco, da quello che dici tua moglie potrebbe soffrire di un disturbo depressivo. In questo quadro non è insolito che ci sia una incapacità di voler dialogare e la tendenza come dici tu a " veder tutto nero". Tua moglie è già in cura da uno specialista, quindi cerca di capire, più che forzare un dialogo che per lei risulta stressante, se questo percorso la stia realmente aiutando e se c'è spazio all'interno della terapia per qualche incontro di coppia per consolidare la vostra relazione ed accogliere al contempo anche il tuo disagio in tutta questa situazione. Il fatto che la mattna sembra vada tutto bene e la sera ci sia un peggioramento dello stato mentale è un sintomo molto comune nella depressione che spesso si acutizza nelle ore serali. scrivimi ancora se vuoi per farmi sapere un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non vivo piu dopo la fine di una relazione

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Cara Clara, più volte nella tua lettera parli di essere stata amata moltissimo, ma nello stesso tempo di essere arrivata alla decisione di lasciare perchè esasperata dal comportamento aggressivo del tuo ragazzo... Anche al tuo tornare indietro e rivedere la tua decisione hai trovato soltanto accuse ( su come ti sei comportata, su come vesti, sul fatto che l'ahi lasciato)...oltre al non voler riprendere il rapporto mi sembra per motivi anche di orgoglio ferito! sei sicura che tutto questo sia amore? probabilemnte quando si ama una persona, pur commettendo degli errori, si ha la buona volontà di accantonare il passato e ricominciare! questa relazione e soprattutto la sua fine hanno inciso notevolmente sulla tua autostima e addirttura temi di non essere più in grado di amare o essere amata abbastanza! probabilemnte in questo difficile momento sarebbe opportuno che tu trovassi un supporto che ti faccia credere maggiormante in te stessa (scegli tu se un amico, un familiare o un esperto psicologo- psicoterapeuta) Meriti sicuramente di avere al tuo fianco una persona che ti apprezzi appieno in tutti i tuoi modi di essere e non sempre pronta a criticarti e al litigio. scrivimi ancora, se vorrai, per farmi sapere di te. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Consulto su depressione

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Caro Stefano, l'organismo umano è un complesso equilibro indivisibile Mente-corpo. Da quello che scrivi traspare tutta la tua sofferenza, l'inseguimento delle cure per avere delle risposte, i vari tentativi per stare meglio, il lutto devastante che la vita ti ha riservato e la tua sensazione di essere solo...di non farcela più, di non avere piu forze. Forse nel tuo caso sarebbe utile un approccio olistico,ovvero una terapia che integri anche esercizi fisici e di rilassamentom che tenga conto delle componenti emotive oltrechè fisiche dei tuoi disturbi. Forse riuscendo ad unire i vari tasselli dei tuoi malesseri, riuscirai piano piano a venirne a capo. se vuoi scrivimi ancora per raccontarmi di te, sarò lieta di risponderti. intanto di mando un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ansia per tutto e non so chi sono.

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Caro Mattia, non scrivi molto, ma dalle tue parole viene fuori tuttta la sofferenza e il senso di solitudine che ti porti dentro. I tuoi dubbi rispetto alla tua sessaulità, più che legittimi alla tua età, ti fanno temere di non essere accettato, e a tua volta di non accettarti... Questo ti porta ad isolarti e ad aumentare il livello dell'ansia... se vuoi scrivermi, anche in privato, sarò lieta di risponderti per ora un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

incomunicabilità tra padre e figlio

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Caro GASGAS, da quello che scrivi traspare tutta la tua sofferenza e il disagio nel rapporto con tuo figlio. Probabilmente sin da piccoloa ha vissuo male la separazione ed è stato sempre in balia dell'essere figlio a metà...o di mamma o di papà e ha cominciato forse ad isolarsi e a cercare di ottenere gratificazioni materiali, anche se in realtà aveva maggiormanete bisogno di quelle affettive. Tuo figlio credo sia rimasto ancora un po immaturo e bisognoso di attenzioni. Nonostante e forse a maggior ragione, dimostrando freddezza e lontanaza,ti comunica tutto il suo bisogno del tuo sostegno, che non è solo aiuto economico ma soprattutto emotivo. Ci sono alcuni suoi comportamenti che ti infastidiscono e lo vorresti più attento, maturo e responsabile...ma cerca di partire dal'accettarlo così come è, con le sue fragilità, immaturità e richieste di affetto mascherate da indifferenza! se saprai andare oltre e darlgi il tuo sostegno sono sicura che inzierà un lento ma efficace processo di cambiamento. In questo potete farvi aiutare da un esperto per riacquistare fiducia l'uno nell'altro e costruire un rapporto maturo assieme. se vorrai scrivimi per raccontarmi di voi o chiedermi qualcosa. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Problemi di coppia e ansia

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Cara ChiaRA, NONOSTANTE LA CONFUSIONE E L'ANSIA, DA QUELLO CHE SCRIVI CREDO CHE TU ABBIA BEN CHIARO IL FATTO CHE NON AMI PIù IL TUO RAGAZZO, NONOSTANTE IL PROFONDO AFFETTO E STIMA CHE TI LEGA A LUI. sCRIVI DI NON VOLERGLI DARE QUESTO DOLORE E DELLA PAURA DI FARLO SOFFRIRE, MA FORSE LA SOLUZIONE NON è STARE IN UNA SITUAZIONE CHE PER TE NON è PIù APPAGANTE, MA DARE ANCHE A LUI LA POSSIBILITà DI TROVARE UN'ALTRA PERSONA CHE LO AMI DAVVERO ED IN MANIERA DIVERSA DA TE. GIà CI SONO I PRIMI SEGNALI DI UNA TUA INSOFFERENZA E NERVOSISMO, DOVUTI PROBABILMENTE AI TUOI BISOGNI NON ASCOLTATI. iNOLTRE HAI ANCHE MILLE DUBBI DI RIUSCIRE IN FUTURO A TROVARE UNA PERSONA CHE TI AMI COME E QUANTO LUI! è COMPRENSIBILE AVERE DEI DUBBI, MA PROBABILMENTE IN CUOR TUO HAI GIà PRESO UNA DECISIONE, E PROVA NE è IL FATTO CHE DA TANTO TEMPO NON AVETE PIù RAPPORTI INTIMI. cORAGGIO E FORZA CARA cHIARA. SE NECESSARIO CHIEDI AIUTO AD UN'ESPERTO PER AFFRONTARE QUESTO DELICATO MOMENTO. SE VUOI CONTATTAMI DI NUOVO UN CARO SALUTO DOTT.SSA lOREDANA TREBISACCE...

Non riesco più a guardare le persone negli occhi

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cARA GESSICA, SICURAMENTE HAI VISSUTO UN'ESPERIENZA TRAUMATICA CON QUESTE VISIONI E QUESTE SENSAZIONI DI MORTE. CREDO SIA IMPOSSIBILE DIMENTICARE O FAR FINTA DI NIENTE DI FRONTE A QUALCOSA DI COSì FORTE. ALLO STESSO TEMPO POTRESTI SUGGESTIONARTI RISPETTO A QUESTO E RIPROVARE DI NUOVO QUELLE SENSAZIONI. fORSE SAREBBE IL CASO DI CAPIRE COSA TI HA SPAVENTATA DAVERO E CHE SENSAZIONI HAI ASSOCIATO A QUELLO CHE HAI VISTO. IN QUESTO CASO FORSE L'AIUTO DI UN ESPERTO POTREBBE GUIDARTI IN QUESTA ANALISI. SE VUOI SCRIVIMI ANCORA PER IL MOMENTO TI MANDO UN CARO SALUTO DOTT.SSA lOREDANA tREBISACCE...

Amore, genitori e depressione

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cARO MICHELE, STAI VIVENDO CON TUTTA LA DISPERAZIONE POSSIBILE UNA STORIA D'AMORE INTENSA E DIFFICILE. INOLTRE LA TUA SITUAZIONE FAMIALIARE NON TI AIUTA COME VORRESTI MA TI FA SENTIRE INADEGUATO! E POI MI SEMBRA CHE NON TI SENTA APREZZATO COME FIGLIO PUR NON AVENDO MAI DATO PROBLEMI AI TUOI GENITORI, Nè DI VITA E Nè SCOLASTICI DA QUELLO CHE HO CAPITO. IL TUO DOLORE A VOLTE SFOCIA ANCHE IN RABBIA E ADDIRITTURA PENSI AL PEGGIO. fORSE è IL CASO CHE TI FACCIA AIUTARE DA QUALCUNO CHE CON L'ESPERIENZA PROFESSIONALE E L'ACCOGLIENZA DELLA TUA STORIA SAPPIA FARE ORDINE ASSIEME A TE IN QUESTE SENSAZIONI COSì NEGATIVE CHE NON TI FANNO VEDER VIE D'USCITA. SE VUOI SCRIVIMI ANCORA, TI RISPONDERò CON PIACERE. PER ORA TI SALUTO CON UNA GRANDE ABBRACCIO E UNA VICINANZA VIRTUALE AL TUO MALESSERE. UN CARO SALUTO dOTT.SSA lOREDANA TREBISACCE...

Io e il mio ragazzo

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cARA dALILA, PURTROPPO LA MIA RISPOSTA GIUNGE IN RITARDO RISPETTO ALLA TUA RICHIESTA, E ANCHE RISPETTO ALLA DATA IN CUI AVEVI FISSATO L'INTERRUZZIONE DI GRAVIDANZA. PURTOPPO MOTIVI LAVORATIVI NON MI PERMETTONO DI RISPONDERE SEMPRE IN MANIERA VELOCE. SE VUOI SCRIVIMI ANCORA PER RACCONTARMI QUALE è STATA LA TUA DECISONE, CHE IN OGNI CASO CREDO TI SIA COSTATA SOFFERENZA. UN ABBRACCIO E UN CARO SALUTO DOTT.SSA lOREDANA TREBISACCE...

Troppo egocentrismo!

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cARA sICH, TI DESCIVI COME UNA RAGAZZA EGOCENTRICA MA ANCHE ALTRUISTA, CHE ULTIMAMENTE HA PERSO LO SMALTO DI UNA VOLTA NEL FARE AMICIZIE E CONQUISTE " LEGGERE" E CHE SPESSO SI SENTE ESCLUSA E SOLA. HO L'IMPRESSIONE PERò CHE IL TUO DISAGIO NON NASCA DALL'EGOCENTRISMO...SEMMAI QUELLO CHE è LACONSEGUENZA DI UN'INSICUREZZA DI FONDO SU TE STESSA. MI SBAGLIO? STAI ATTRAVERSANDO UN MOMENTO DELICATO E ANCHE UNA FASE DELICATA DELLA VITA...TI STAI TRASFORMANDO DA RAGAZZA A DONNA PIANO PIANO...E QUESTO NON è MAI FACILE, E LA SOLITUDINE PESA MOLTO DI PIù. NON C'è NIENTE DI MALE A VIVERE LA VITA CERCANDO DI DIVERTIRSI, SEMMAI BISOGNEREBBE TROVARE UN TIPO DI DIVERTIMENTO CHE CI SODDISFI DAVVERO NEI NOSTRI BISOGNI...E MI SEMBRA CHE MOLTE COSE CHE IN PASSATO LO FACEVANO ADESSO NON TI DANNO PIù STIMOLI. FORSE PARLARE CON UN'ESPERTO POTREBBE AIUTARTI A FOCALIZZARE GLI OBIETTIVI DELLA TUA VITA E A CERCARE UN TUO PERSONALISSIMO EQUILIBRIO, SENZA NECESSARIAMENTE PARAGONARTI AGLI ATRI. SE VUOI SCRIVIMI ANCORA. UN CARO SALUTO DOTT.SSA lOREDANA RREBISACCE...

La mia ragazza è gelosa di mia sorella

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cARA eLISABETTA, DESCRIVI UNA STORIA D'AMORE MOLTO TORMENTATA E SOFFERTA, INFARCITA DI GELOSIE IMMOTIVATE E MI VIENE DA DIRE ANCHE PIENA DI POSSESSO. FORSE L'AMORE DOVREBBE ESSERE LIBERO DA QUESTE IDEE OSSESSIVE O SE CI SONO BISOGNEREBBE CAPIRE IL PERCHè SI SIANO CREATE. A VOLTE LA RISPOSTA è NELLA NOSTRA STORIA, OPPURE NEL RAPPORTO CHE ABBIAMO CON NOI STESSI. NEL VOSTRO CASO IL TUTTO è COMPLICATO DAI PREGIUDIZI FAMIALIRI E SOCIALIE FORSE QUESTO GIà DI PER Sè PROVOCA INSICUREZZE ED ANSIA. CAPISCO IL TUO MALESSERE MA NON CREDO CHE TU POSSA NADARE AVANTI SE NON CAMBIA IL CLIMA DI QUESTA RELAZIONE. CERCA DI CAPIRE DA DOVE ORIGINA TUTTA QUESTA ANSIA E POSSESSIVITà NELLa tua ragazza E SE TI RENDI CONTO CHE IL CAMBIAMENTO è DIFFCILE, RIVOLGETEVI AD UN'EPERTO CHE POTRà GUIDARVI IN QUESTO DIFFCILe CAMMINO DI CONSAPEVOLEZZA. MA, SE COME DICI VI AMATE, FORSE NE VALE LA PENA. in bocca al pupo. SE VUOI SCRIVIMI ANCORA UN CARO SALUTO DOTT.Ssa Loredana trebisacce...

Italia o Belgio. Due amori difficili

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Cara Pamela, ti confesso che ad una prima lettura non avevo capito bene la tua storia, e rileggendola mi sono resa conto che parli molto poco di quello che provi per questi due ragazzi. ho avuto la sesnazione che tu descivessi la trama di un fil, senza però approfondire i vissuti del protagonisti. inoltre è come se tu non ti fossi veramente mai fermata capire cosa realmente vuoi nei tuoi bisogni più profondi. hai cambiato spesso idea e progetti, decidendo dell'uno o dell'altro in base a circostanze molto mutevoli... forse una bella chiacchierata con un'esperto potrebbe fare luce su questi aspetti e anche sulle conseguenze delle tue scelte su di te e su gli altri. se vuoi scrivimi ancora. per ora ti mando un caro saluto dott.ssa Loredana trebisacce...

Sono fidanzata ma ho dei dubbi

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cara federica, è passato un pò di tempo da quando hai scritto la lettera e forse la situazione è cambiata, ma non mi andava di lasciare la tua richesta senza una risposta. quello che posso dirti da quello che mi scrivi è che i tuoi dubbi ti hanno spinta, forse anche per curiosità , a guardarti intorno e a cercare oltre il tuo rapporto di coppia. questo però non è necessarimante indice di mancanza di sentimenti, a ma volte solo frutto della giovane età ed inesperienza. trovo anche giusto che quando si è molto giovani si abbia voglia di fare più esperienze possibili e di consegunenza è naturale farsi delle domande. scrivimi ancora e se potrò esserti utile ti riposnderò volentieri. per ora ti mando un caro saluto dott.ssa Loredana trebisacce...

Tristezza

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Cara daniela, è un pò che hai scritto, quindi forse la situazione è cambiata. premesso questo, da quello che scrivi non è chiaro il ruolo del tuo uomo in questa storia. perchè ti ha lasciata per poi tornare? che ruolo hai adesso? e perchè hai sentito la necessità di chiedere ad un'amica virtuale ( che poi si è rivelata essere la nuova donna del tuo omomo) di come liberarti da questa relazione? tu come stai? cosa provi per quest'uomo? che tipo di relazione avete e soprattutto tu come ti senti? forse è questa la questione principale, e non l'altra donna... se vuoi scrivimi ancora un caro saluto dott.ssa Loredana trebisacce...

Depressione? Esaurimento? Come comportarsi?

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Cara Daisy, da quello che dici credo che tua madre soffra di un grave disagio e con lei tutta la tua famiglia. Ovviamente non è possibile fare ipotesi riguardo a diagnosi o cure, ma sarebbe sicuramente il caso di farle fare una visita specialistica psichiatrica o neurologica. Il tutto è assolutamente più necessario in virtù della sua storia familiare, costellata di disagi mentali. forse la menopausa può aggravare un quadro già complesso, ma difficilmente essere la causa unica! con la massima serenità cercate di farle capire che è necessario chiedere aiuto a qualcuno, anche per alleggerire la famiglia di tutte le conseguenze dei suoi stati d'animo. Da quello che scrivi traspare anche tutta la tua sofferenza e il tuo disagio per questa situazione, e mi sembra che tu stessa necessiteresti di un sostegno ed accoglienza dei tuoi vissuti emotivi. Certamente per te non è stato facile cercare di tenere il punto e andare avanti, nonostante, da quello che dici forti critiche e giudizi svalutativi su di te. Ma con orgoglio stai riuscendo a portare vanti il tuo traguardo di studi. In bocca al lupo per tutto se vuoi scrivimi ancora un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ho mille problemi

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Cara Microbi, da quello che scrivi traspare tutto il tuo disagio e la tua sofferenza, per non essere accolta in famiglia per le tue scelte sessuali, per i tuoi sentimenti di inadeguatezza, per il senso di inferiorità che senti nei confronti degli altri, e aggiungo per la solitudine della tua situazione. Isolarti però non credo ti aiuti, e un confronto con un'amico o magari un familiare fidato o un esperto in materia psicologica, potrebbero darti il sostegno che cerchi. Il tuo stato di tristezza rischiano di falsare tutto quello che provi, anche nei confronti di te stessa. Scrivimi pure ancora un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Mi sono lasciata con il mio ex. Non riesco a dimenticare.

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Cara Emanuela, la sofferenza per un amore finito a volte è paragonabile ad un lutto, per quanto profonda possa essere la ferita di essere stati lasciati. ovviamente se la persona in questione si è rifatta repentinamente una vita assieme ad un'altra, la cosa diventa ancora più penosa. Il fatto che poi non ha nessuno con cui parlare non ti aiuta certamente perché tieni tutto il dolore per te, e rischi di rimanerne travolta. una chiacchierata con un esperto credo potrebbe aiutarti a focalizzare meglio questo dolore e a liberartene, piano piano. se vuoi scrivimi ancora un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Asociale

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Cara Fatima, il tuo disagio è elevato ed investe quasi tutti gli aspetti della tua vita: quella familiare, sentimentale, lavorativo e sociale. L'aspetto comune che emerge da quello che dici è una profonda sfiducia in te stessa, che ti fa accettare una situazione affettiva emotivamente al limite ( ti è venuta un'ulcera gastrica di origine nervosa!) più che preoccuparmi di scaricare la tua rabbia in altro modo sarebbe forse più sano per te allontanarti dalle cause dei tuoi malesseri. Capita molto spesso che le persone, ed in particolare le donne che hanno subito violenze in famiglia, accettino la stessa cosa dai loro parenti, come se fosse una cosa perfettamente normale ed accettabile, andando avanti nella paura e nel terrore di chiedere qualcosa per sé, o di far presente qualcosa che non va. In questo clima è perfettamente naturale che tu non ti lasci andare con lui a gesti affettuosi o che non riesci a dimostrargli affetto. Purtroppo la tua condizione non lavorativa aggiunge insicurezza e questo si ripercuote sulla tua vita sociale e sul tuo senso di inadeguatezza. Non hai nessuna malattia mentale, hai semplicemente bisogno di credere di più in te stessa, vista la situazione difficile in cui ti trovi. Scrivimi ancora se vorrai. per ora Un caro saluto dott.ssa Loredana trebisacce...

Come posso capire se lo amo ancora?

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Cara Veronica, quello che descrivi è un passaggio direi normale nella vita: un grande cambiamento nella tua vita, anzi nelle vostre vite, nella tua e in quella del tuo ragazzo, che ha portato ad un modo diverso di vivere la coppia. La vostra giovane età vi ha messi di fronte ad una difficile prova di sopravvivenza, ovvero diventare una coppia adulta, assumersi responsabilità, esser punto di riferimento quasi esclusivo l'uno per l'altra in un paese straniero. Quello che è emerso è che hai affianco un compagno che non ha corrisposto alle tue aspettative e bisogni. Paradossalmente questo ha poco a che vedere con il bene o l'affetto che provi, ma ti ha provocato tanta frustrazione ed eccesso di stress per esserti dovuta assumere per un periodo le responsabilità di entrambi. Ma forse questo rapporto ti porta via troppe energie, forse hai bisogno di un compagno che sia al tuo fianco e non dietro di te, trascinato suo malgrado. Prova ne è che durante la sua partenza tu ti sia sentita liberata, oppure il risentimento che provi nei suoi confronti e il rifiuto di un'intimità che non senti più come necessità, ma che fa parte a tutti gli effetti della vita di una coppia. Quando avrai fatto più chiarezza dentro di te, parlagli apertamente di quello che senti, e non è detto che non riusciate a trovare una soluzione condivisa. Andare avanti con malessere e senza meta non ha molto senso per te e nemmeno per lui. se vuoi scrivimi ancora. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Mi sento terrorizzata

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Carissima, quello che stai vivendo probabilmente sono dei forti attacchi d'ansia o di panico. Non è sempre facile individuare l'origine di questo malessere così fastidioso e debilitante, ma sicuramente sono un campanello d'allarme della nostra unità mente-corpo per segnalarci qualcosa che non va. Forse sarebbe bene rivolgerti ad un professionista, che possa aiutarti e guidarti nel cercare di capire meglio il significato di questi malesseri. Su questa piattaforma è offerta anche una consulenza on line, che può essere una prima richiesta di aiuto, magari meno formale da casa tua, rispetto all'appuntamento a studio. Se vuoi scrivimi ancora un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ansia angoscia senso di vuoto pensieri negativi continui

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Cara Marissa, certamente chiedere aiuto ad un professionista psicologo può destare preoccupazione e la sensazione di non farcela da soli, ma in realtà a nessuno verrebbe in mente di fare lo stesso ragionamento in presenza di un forte dolore alla gamba o all'addome. Chiedere aiuto non è arrendersi al malessere, al contrario è dargli la giusta importanza e darla anche a noi stessi e alla nostra stessa sofferenza. Questi tuoi malesseri, sebbene non continui si manifestano ormai da molti anni, e in nome di cosa vuoi soffrire ancora da sola senza chiedere aiuto? ne vale davvero la pena? A volte è più ragionevole rivolgersi a qualcuno e condividere con una persona che fa questo per lavoro, la propria sofferenza e il proprio disagio, piuttosto che fare gli eroi a costi di enormi sofferenze. Questa piattaforma di professionisti offre anche una consulenza on line, che può essere un valido primo aiuto per cercare di capire meglio il problema. Rivolgiti pure ad un professionista con fiducia, vedrai che ti sentirai meno sola. Se vuoi scrivimi ancora Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Tradimento

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Cara Simona, purtroppo non esistono facili ricette per superare il trauma di un tradimento. Tutto dipende dal tipo di rapporto che si ha, quanta fiducia si era riposta in quella persona, le emozioni legate al sentirsi inadeguate e non meritevoli di amore, quello che la fedeltà riveste nella nostra scala di valori. inoltre il venire ingannati, traditi ma anche fatti oggetto di bugie e sotterfugi, e poi ancora con chi siamo stati traditi e perché, se esiste una motivazione? come vede sono tante le variabili ed occorre analizzarle bene tutte se si vuole davvero superare un tradimento. Se vuole mi scriva ancora. per ora un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Domanda su ipnosi - tic nervosi

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Cara Ombretta, certamente l'ipnosi potrebbe essere un aiuto ad esplorare il trauma vissuto da tua figlia, ma credo che un qualunque approccio terapeutico potrebbe fornire uno strumento in più per cercare di capire cosa di quella esperienza è rimasta a livello latente nei comportamenti fisici e psicologici. Lo scopo stesso della psicoterapia in genere, indipendentemente dall'approccio terapeutico, è di fornire aiuto attraverso l'elaborazione dei vissuti e di conseguenza migliorare la qualità della vita. in bocca al lupo a sua figlia un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Che problema ha il mio compagno?

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Cara Rossella, è difficile fare una diagnosi a distanza e per altro per descrizione di terzi, per quanto tu possa conoscere bene il tuo ragazzo. Probabilmente soffre di un disturbo di personalità noto come sindrome border line, che ha tra le sue peculiarità la non affidabilità e la tendenza ai cambiamenti repentini ed immotivati., oltre una serie di comportamenti che tu descrivi benissimo con la sensazione delle montagne russe. Ma al di là di questo, credo sia importante accogliere la tua di sofferenza e il tuo malessere legato a questa storia, soprattutto in virtù di vostro figlio. Purtroppo non credo ci siano i margini per un cambiamento reale e duraturo, nonostante le premesse, e questo non per cattiva volontà da parte sua, ma in parte per una reale incapacità. Hai una famiglia o degli affetti che ti possano sostenere a prendere le distanze da questa persona? ipotizzo che forse potrebbe essere la cosa più sana per te e per tuo figlio, a meno che lui non dimostri di voler cambiare seriamente chiedendo aiuto a un professionista. scrivimi ancora se vorrai per ora ti mando un caro saluto dott.ssa Loredana Trebsiacce...

Come continuare a vivere?

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Cara Sara, mi ha molto colpita la tua descrizione di come ti senti parlando di una piscina piena d'acqua che ti sovrasta... sei così giovane ed è perfettamente normale che tu non sappia ancora bene chi sei e cosa vuoi dalla vita, tanto più che già ti ha riservato un'esperienza sentimentale così dolorosa e difficile. Purtroppo non esistono libretti d'istruzione per la vita, ma la bella notizia è che se sappiamo ascoltare bene noi stessi, quasi sempre riusciamo a ritrovarci. Esiste in ciascun individuo una sorta di tendenza alla propria realizzazione, anche se a volte non è facile fidarci dei nostri segnali interni, sia per le circostanze esterne o semplicemente per sfiducia in noi stessi. la tua nuova relazione è ancora molto giovane e per dio più a distanza, è perfettamente normale nutrire dei dubbi. se vuoi scrivimi ancora Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebsiacce...

Rabbia emotiva, ho bisogno di iniziare un percorso

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Caro Vincenzo, se vuoi possiamo confrontarci con una video conferenza on line orientativa, così possiamo capire come poterti aiutare al meglio. Sul sito ci sono i miei contatti. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ansia generalizzata

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Cara Elisa, Quello che descrivi mi sembra una situazione con degli aspetti legati all'ansia, ma anche alla tua vita in genere. Sicuramente sono dei disturbi che ti causano disagio e in qualche maniera alterano una vita che vorresti più spontanea e serena. Credo che affrontare un percorso ed esplorare tutte la variabili che hai descritto possa aiutarti a fare chiarezza e a risolvere tutte quelle situazioni che vivi come disagio. Ti consiglio di rivolgerti ad un professionista nella tua zona,o se vuoi vuoi contattarmi per una prima consulenza on line, in cui potrai spiegarmi meglio la tua situazione. un caro saluto dott.ssa Loredana trebisacce...

Non ho voglia di fare niente e ho attacchi di panico

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Cara Mariangela, le carenze vitaminiche e la mancanza di attività fisica possono causare degli scompensi che vanno ad influenzare il nostro Mente/corpo. la situazione che tu descrivi però mi sembra abbia delle componenti di natura psicologica che sarebbe il caso di affrontare e risolvere. T consiglio di rivolgerti ad un professionista della tua zona o se vuoi scrivimi pure nuovamente per spiegarmi meglio la tua situazione o prendere contatti per una consulenza on line. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Eterno indeciso

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Caro Giancarlo, quella che descrivi è una situazione fatta di molte sfumature: sentimenti contrastanti, decisioni da prendere, forzature da imporre, indifferenza e mancanza di rispetto, divergenza di opinioni riguardo al futuro etc... Non credo sia possibile offrire in base a queste poche righe che hai scritto una soluzione, e ad ogni modo nessuna decisione sarà quella perfetta, se non sarà quella pensata in prima persona da te e soprattutto, vagliata al netto di tutte le variabili. Credo che una chiacchierata con un esperto potrebbe chiarirti qualche dubbio e soprattutto darti la serenità necessaria per persegue la tua scelta. Rivolgiti pure nella tua zona oppure puoi contattarmi per una consulenza on line. In ogni caso in bocca al lupo per il tuo futuro Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non mi sento per nulla realizzato...

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Caro Alberto, quello che traspare dal tuo racconto è una grande disagio e malessere. Il tuo isolamento ti sta portando a grosse rinunce e sofferenze. Ti consiglio di non sottovalutare questi malesseri, ma di prenderti cura di te, magari parlando con un esperto e cercando di trovare una soluzione per uscire da questi disagi ed avere la vita serena che meriti. Rivolgiti pure a qualcuno nella tua zona oppure ad un professionista on line. Credo che dal confronto con l'altro potrai trarre dei benefici e vederci più chiaro. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Attriti tra mia madre e il mio ragazzo

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Cara Vanna, mentire non può essere la soluzione in quanto tua madre si rasserenerebbe sulla base di una menzogna. Se credi davvero che questo ragazzo meriti la tua e la sua fiducia devi avere pazienza, e soprattutto dimostrare a tua madre ( come una persona adulta dovrebbe fare) che sei responsabile e se perfettamente in grado di fare le tue scelte. Se ti nascondi questo non potrà mai accadere. Cerca di creare occasioni di confronto pacifico tra tua madre e il tuo ragazzo e se davvero,come tu dici, è una persona degna di fiducia, tua madre alla fine lo capirà. Non dimenticare che il suo unico intento è fare il tuo bene. Se vuoi scrivimi ancora. In bocca al pupo un caro saluto dottoressa Loredana Trebisacce...

Torno in terapia o no?

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Cara Lisa, intanto il mio invito è di ascoltare le tue emozioni e i tuoi bisogni in merito a questo disagio. Nonostante il tuo percorso efficacemente intrapreso nel passato, in questo momento della tua vita devi fare i conti nuovamente con ansie e fastidiosi attacchi di panico. Chiedere aiuto ad un professionista non vuol dire non avere gli strumenti per fronteggiare questa nuova crisi ma probabilmente semplicemente fare una manutenzione degli strumenti già acquisiti, e chissà scoprire nuove risorse che nel frattempo puoi aver maturato. A te la scelta se rivolgerti al tuo terapeuta o iniziare un nuovo percorso. Resto a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Pensieri impanicanti, sensazione di malessere legato a pensieri.

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Caro Giovanni, dalla tua testimonianza emerge tutto il disagio e l'incertezza che stai vivendo ormai da un anno con grandi sofferenze. Tra le tante emozioni che proviamo il senso di colpa può essere quello più paralizzante perché ci tiene inchiodati al passato e alle nostre colpe, impedendoci di focalizzarci sul presente ed eventualmente sulle nostre responsabilità, permettendoci così di elaborare questi vissuti in progetti costruttivi e liberatori. Questo percorso , se adeguatamente accompagnati può essere faticoso ma proficuo e può significare un ritorno alla vita, un riappropriarsi di quel corpo che sembra marchiato come diverso e smarcarsi da quei pensieri così negativi fa farti sentire intrappolato. Nonostante questo in te c'è l'esigenza di tornare alla vita, di uscire e riprenderti la tua eistenza, e questa spinta al cambiamento è già il primo passo per il nuovo cammino. Per qualunque chiarimento mi puoi contattare. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Uomo imprigionato nel suo passato doloroso

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Cara Francesca, La tua domanda risale al mese scorso e non so se nel frattempo qualcosa è cambiata nella tua vita affettiva e lavorativa. Quello che posso suggerirti in base a quello che hai descritto è di fare chiarezza in primis sul tuo rapporto, su come lo vivi, sul perché non ti rende più felice e se è il caso di continuare a tenerlo in piedi. Per quanto riguarda il tuo collega descrivi un'affinità di modi e un'attrazione a quanto pare reciproca, anche se tenuta a bada dai comportamenti. Che mi dici delle tue emozioni? al di là di quello che pensa il tuo collega ( la differenza di età, la voglia di non impegnarsi e di non tradire la donna che sta frequentando), cosa provi realmente per lui? Cerca di fare chiarezza intanto dentro di te, focalizzati sui tuoi bisogni, le tue esigenze e cosa vuoi realmente dal tuo rapporto e da questa persona. Soltanto se riuscirai a chiarire il tuo mondo interiore potrai fare delle scelte serene e non dipendere soltanto da quelle degli altri. Per qualunque chiarimento sono a disposizione. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Felicemente fidanzata ma penso all’ex

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Cara Lilli, il tuo messaggio risale a qualche mese fa e non so se attualmente la tua situazione sia cambiata. Quello che hai descritto, ad ogni modo può essere un'esperienza vissuta da ltre persone. Può capitare che la fine di una storia lsci qualcosa di irrlisolto e che ci siano straschichi di affetto, attrazione, volgia di rivedersi. Non è charo il motivo della vostra separazione se non l fatto che sia avvenuto tramite sms. Se , come credo è stato lui a lasciarti con q...

Mi sento insoddisfatta

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Cara Francesca, Da quello che scrivi mi arrivano chiari due messaggi, la tua consapevolezza rispetto al tuo disagio di ansia e attacchi di panico e la tua forte determinazione nell'aiutare gli altri che soffrono il tuo stesso disagio. L'aver superato i tuoi disagi potrà essere una risorsa aggiuntiva per essere empatica e sostenere chi soffre a patto però di esserti prima presa cura di te. Tutti i volontari e chiunque esercita una professione di aiuto, soprattutto noi psicologi e terapeuti, dobbiamo affrontare i nostri mostri interiori con coraggio e soltanto in questo modo potremo davvero esser d'aiuto agli altri. La tua voglia di aiutare deve partire dalla voglia di aiutare te stessa, dall'amore e il rispetto di te. Cerca l'aiuto di un professionista e porrai le basi per realizzare i tuoi progetti. resto a disposizione per qualunque chiarimento Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Come gestire episodi scomodi del passato in coppia

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Caro Saverio, da quello che scrivi si percepisce un'ansia legata a presunte colpe ed omissioni di racconto su episodi del passato che per tua stessa ammissione non hanno avuto altro che innocenti conseguenze. Mi chiedo come mai tutta questa insicurezza rispetto al tuo rapporto che pure definisci solido e stabile. Si percepisce quasi una paura di essere giudicato e addirittura una differenza di vedute, anche se non mi sembra che si possa dedurre chissà cosa da questi episodi su de te, per altro così lontani nel tempo. Più che informare gli amici e scongiurare l'argomento casuale o confessare chissà che cosa, il mio invito è quello di cercare di sgombrare il campo da tutte queste insicurezze. Certamente il tuo rapporto, costruito negli anni è fatto di fiducia, perdono e sincerità, e mi auguro anche di sentimenti di adeguatezza rispetto alla tua compagna. Lavorando su questo aspetto, oltre che sulla fiducia in te stesso, sgombrerai il campo dai pensieri ossessivi, come li definisci tu, e soprattutto re federai più solido il tuo rapporto. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

DOC sviluppato causa pandemia COVID, come uscirne?

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Cara Daniela, Purtroppo la Pandemia ci ha messi di fronte a paure, abitudini e schemi comportamentali quasi obbligati dalla situazione globale. Tutto questo ovviamente ha fatto emergere altre paure, fobie e ossessioni più o meno giustificate. Quello che descrivi è una situazione comune a molte persone, che si sono trovate ingabbiate in comportamenti ripetitivi e prolungati che hanno iniziato ad inficiare una vita serena e soddisfacente. Nell'ultimo anno e mezzo si sono rivolte alla psicoterapia molte persone per cercare di ritrovare una vita più vivibile e di controllare questi comportamenti. Certamente può essere utile rivolgersi ad uno specialista per farsi aiutare in questo percorso e cercare di individuare quelli che possono essere schemi comportamentali sani da quelli invalidanti. Per quanto riguarda la mia esperienza ed anche secondo i dati scientifici non è tanto importante l'approccio del professionista ma l'alleanza che si crea in terapia. Non ci sono approcci migliori di altri, ma terapeutici con cui si crea fiducia e un'atmosfera costrittiva e serena. Ti consiglio di prenderti del tempo per capire con chi senti proficuo intraprende questo percorso di cura. Augurandoti di riuscirci con successo resto a disposizione per qualunque chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

La mia amica si lamenta sempre e io non ce la faccio più, cosa fare?

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Cara Clara, spesso quando un rapporto finisce e i contorni rimangono sfumati, magari perché si subisce la decisione o perché la persona rimane nella nostra vita, è difficile voltare pagina e soprattutto trovare tutte le risposte alle nostre domande. A quel punto diventa quasi un'ossessione e un'unico argomento nelle conversazioni, nei confronti, nei bisogni di conforto. Sicuramente la tua amica si trova ingabbiata in questa bolla e non riesce a trovare la via d'uscita per ricominciare a vivere, è come se la sua vita fosse bloccata unicamente rispetto alla storia finita male e il suo unico scopo fosse capire cosa è successo. Certamente il tuo ascolto e il tuo supporto sono fondamentali, ma forse potrebbe farsi aiutare da uno specialista, anche perché il tuo sfinimento potrebbe mettere a rischio la vostra amicizia. Potresti suggerirglielo con dolcezza e soprattutto facendole capire che tieni a lei e che vuoi che risolva il suo malessere. Resto a disposizione per qualunque chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Penso troppo al sesso e ho paura di tradire

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Cara Sara, i rapporti a distanza possono presentare, soprattutto nel tempo, delle insidie e delle trappole. All'inizio di una relazione l'entusiasmo iniziale può far sottovalutare i problemi reali della lontananza, quali appunto i periodi prolungati di assenza, la mancanza del contatto fisico, della relazione sessuale e della vicinanza fisica nella quotidianità della vita. Tu, dopo un periodo iniziale di incoscienza stai facendo i conti con tutto questo ed è normale porsi queste domande e soprattutto porsi la questione di questa scelta, se sia davvero quella giusta per la tua vita. Hai provato a parlare con lui di quello che provi, dei tuoi dubbi e a chiedergli a suo volta lui come si sente in questa distanza forzata? Certamente un confronto tra di voi potrà rasserenarti e soprattutto cercare di fare il punto della situazione del vostra rapporto, dove sta andando, come volete e se volete che prosegua e se in questo momento risponde alle vostre necessità e bisogni. Giustamente ti chiedi se ci sia un modo di non ferire nessuno, purtroppo non c'è modo di saperlo in anticipo. Chiarendo però i vostri sentimenti ed esigenze in maniera sincera però potrete decidere in piena serenità e prendendovi ciascuno le proprie responsabilità del vostro futuro, assieme o meno che sia. Vi auguro di riuscirvi a pieno. Resto a disposizione per qualunque chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Problema con psicologa

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Cara Giulia, dalla tua lunga lettera mi arrivano due sensazioni. Una è legata la tuo disagio, a quello che hai purtroppo subito nel passato e che ancora ti suscita fastidio, imbarazzo e tanta sofferenza, dall'altro il rapporto con la tua terapeuta, consolidato e a cui tieni, che però a volte senti forzato e non autentico fino in fondo. Ti consiglio davvero di pararne con lei e chiarire tutto quello che provi, magari leggendole questa lettera o facendogliela avere. Personalmente è quello che mi augurerei se fossi una mia cliente e sarei ben contenta di questo chiarimento, anche perché sarebbe indice di una buona fiducia nell'alleanza terapeutica e nel rapporto. In questo modo le darei degli strumenti in più per capirti meglio ed eventualmente ancora di più improntare la terapia sui tuoi bisogni e sui tuoi tempi. Contattala senza timore, vedrai che il tuo percorso ne gioverà. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Fobia di amare: esiste e da partner come comportarsi?

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Cara Gio15, la tua lettera è datata ma volevo comunque darti una risposta. Spero che tu nel frattempo abbia chiarito questa situazione, come la definisci tu complicata e dolorosa, ma sicuramente altre persone si ritroveranno in situazioni simili alla tua. Mi sembra che si tratti a tutti gli effetti di una relazione tossica, ambigua e piena di insidie. Ci sono attese di sue decisioni, dubbi sul tuo matrimonio, scuse per la lontananza, paure e ansie rispetto ai sui sentimenti. Percepisco eccessiva attenzione ai suoi bisogni e poco ai tuoi, le sue fragilità, le sue decisioni, le sue paure, le sue pause, i suoi ritorni. Tu dove sei in tutto questo? cosa vuoi davvero? Ti definisci innamorata e senti che è felice di sentirti, ma poi ricomincia l'altalena dei bisogni, delle sofferenze, delle assenze, dei dubbi... Quello che posso umilmente consigliarti e di cercare di capire e di isolare le tue emozioni dalle attese e dalla aspettative. Probabilmente cercare di capirlo, soprattutto partendo dal tuo vissuto, non ti porta a niente, se non a supposizioni che poi si riavvitano su se stesse. Forse sarebbe più utile cercare di capire meglio le tue motivazioni ed eventualmente con l'aiuto di uno specialista cercare quelle risposte dentro di te. Resto a disposizione per q...

Rapporto difficile con mia madre

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Carissima, da quello che scrivi si intravede tutto il tuo malessere per una situazione protratta nel tempo che ha minato e continua a minare la tua autostima, la tua serenità e credo anche in parte i rapporti con i tuoi familiari. I nostri genitori, spesso e a volte inconsapevolmente, adottano degli atteggiamenti e si comportano nella maniera più sbagliata rispetto ai nostri bisogni, rispetto alla nostra vita e soprattutto stentano ad a accettare che prima o poi si diventi adulti autonomi. Mi sembra di capire che , nonostante i tuoi trenta anni, tu venga ancora trattata come una bambina, bisognosa di direttive su tutto e quasi incapace di gestire in autonomia la tua vita. A tal proposito quale è la tua situazione? studi, lavori? Certamente anche se non è piacevole forse condividere con lei episodi della tua vita, si rivela un'arma a doppio taglio, dato che in seguito quelle informazioni sono usate, mi sembra di capire, per colpirti. Non è facile ma piano piano dovresti iniziare un percorso di consapevolezza rispetto al tuo valore e alle tue scelte, indipendentemente da lei. Se ritieni, uno specialista potrebbe aiutarti in questo delicato passaggio verso l'indipendenza emotiva, necessario, a mio avviso per il tuo benessere e la tua serenità. Resto a disposizione per qualunque chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Feticismo, sottomissione e DOC. A chi devo rivolgermi?

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Caro Francesco, quello che posso consigliarti è di parlare con il tuo terapeuta espressamente dei tuoi dubbi, in modo che lui stesso potrà indirizzarti in caso, se ritiene, ad un collega per lavorare sul DOC. Per mia esperienza e per evidenze scientifiche non esiste un metodo migliore di trattamento rispetto ad un disturbo ma è fondamentale l'alleanza terapeutica che si crea tra terapeuta e cliente, soprattutto in disturbi che riguardano così nel profondo la vita e il benessere delle persone. Posso dirti che la tua consapevolezza rispetto ai tuoi disagi, alle difficoltà e soprattutto agli obiettivi da raggiungere sono un ottimo predittivo di riuscita. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Sono innamorato di lei?

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Caro Sassy, Senti di esserti innamorato di questa donna e sei consapevole di pensare a lei continuamente, per ingegnarti, come dici tu, a scriverle e a comunicare con lei... Sarebbe interessante capire il tuo personale vissuto rispetto all' amore, all'innamoramento, sono due momenti ben distinti, e rispetto alle tue aspettative. Per tua stessa ammissione hai parlato poche volte con lei, ma la fantasia e il pensiero hanno preso il sopravvento. La lontananza, tra l'altro, non consente di approfondire ulteriormente se non con sporadici scambi suo social. Cosa ti aspetti da questo rapporto, cosa rappresenta per te? Credo siano queste in primis le domande cui dare una risposta. Come è la tua vita attuale? Come vivi il tuo matrimonio in questo momento della tua vita personale? Quasi sempre chiarendo con noi stessi le nostre emozioni, i nostri bisogni e facendo il punto della situazione nella nostra vita, riusciamo a rispondere meglio alle altre domande. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Consiglio sul proseguimento degli studi

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Caro Eugenio, quello che mi sento di consigliarti, in questo momento della tua vita e del percorso di studi è di occuparti di te, della tua ansia e della tua depressione. Al di là dell' eventuale cambio di facoltà, lecito e legittimo se ci si accorge di aver intrapreso una strada che non ci appartiene più, come stai? Che segnali ti ha mandato il tuo mente_corpo con quelli malesseri? Ascolta te stesso e cerca di sviscerare quel segnale e il suo significato nella tua vita. Ha a che vedere soltanto con il percorso di studi troppo impegnativo? E ancora, che motivazioni avevi quando lo hai scelto? Le hai ancora? Credo che rispondendo o cercando di farlo a queste domande possa chiarire molte cose. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Paura che terapeuta non capisca

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Cara Greta, è assolutamente lecito chiedersi il motivo che ci ha portato in terapia e soprattutto se quello che ci affligge è abbastanza grave per intraprendere o proseguire un percorso. Spesso questo è frutto di idee comuni e pregiudizi diffusi sulla terapia e sulla tipologia di persone che hanno bisogno di terapia. In realtà la psicoterapia è un percorso squisitamente personale e non è affatto necessario un livello di gravita stabilito per sentirsi legittimati a prendersi cura di sé. Sempre più nella pratica clinica e per fortuna nel sentire comune andare da uno psicoterapeuta vuol dire benessere in senso più ampio, in momenti critici, di disagio o semplicemente per chiarire delle scelte che dobbiamo fare. Tutto questo non deve necessariamente avere a che fare con una patologia grave, ma fa parte del perdersi cura di se, e a volte nel prevenire dei disagi prima che si verifichino. Questo, spesso, può voler dire, risolvere prima e meglio i disagi. Parla apertamente di queste tematiche con il tuo terapeuta, vedrai che riuscirete a trarne beneficio per il tuo percorso. resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Come posso capire il mio orientamento sessuale?

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Cara Giulia, può capitare che ci sia confusione circa il nostro orientamento sessuale, è una fase che molte persone attraversano. Cosa comporterebbe nella tua vita un orientamento piuttosto che un altro? hai modo di confrontarti con qualcuno su queste tematiche? forse queste necessità di definizione non ti aiuta a fare chiarezza. Può darsi che, assieme ad un professionista potresti affrontare le varie sfaccettature di questa questione , e soprattutto di ridarti la serenità nei tuoi rapporti senza l'urgenza di capire a priori. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ho 23 anni e mille preoccupazioni, possibile depressione?

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Cara Susy, Quello che esprimi sicuramente è una disagio che riguarda tanti aspetti della tua vita, il tuo ambito personale, il tuo futuro professionale, i rapporti con la tua famiglia. tramite una lettera non è certamente possibile fare una diagnosi o capire a fondo la profondità del tuo disagio. Sicuramente hai sentito il bisogno di chieder aiuto e mi sembra che tu sia consapevole della necessità e del beneficio che avresti da un percorso psicoterapeutico, ma la questione economica ti frena. Se vuoi contattami in privato e possiamo cercare di trovare una soluzione adatta alle tue esigenze. Esistono molte associazioni che prestano aiuto a prezzi calmierati, e magari potrebbero anche esserti di aiuto. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Come comportarsi con un uomo evitante

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Cara Elisa, certamente la storia familiare del tuo ex e le sue valutazioni sulla vostra storia incidono sul suo modo di porsi nella reazione, e soprattutto sul livello di intimità che è disposto a concedersi e a concedere alla vostra storia. Questo però attiene lui a livello molto personale e nonostante ne sia consapevole, ed abbia individuato il "problema", questo non vuol dire che sia in grado di superarlo. Forse con l'aiuto di un professionista, oltre a capire l'origine e la modalità del suo disagi, potrebbe cercare di attuare delle strategie di cambiamento, altrimenti difficilmente potrà vivere serenamente il vostro o qualunque rapporto. Ti consiglio di fare un passo indietro affinché lui cerchi di districare tutte queste dinamiche emotive per voi e in primis per lui tossiche. Se ritieni puoi farti aiutare a tua volta a capire come mai ti sei innamorata di un uomo evitante e cercare di affrontare le tue modalità, in modo da poter costruire delle relazioni più equilibrate. Resto a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Rapporto nonni/nipoti

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Cara Laura, da quello che scrivi mi arriva tutta la tua frustrazione di questo conflitto che senti nei riguardi dei tuoi genitori, del giudizio che senti da parte loro nei tuoi confronti, nelle richieste riguardo alle tue figlie che sono in contrasto con quello che tu credi essere la cosa migliore per loro. Quello che posso consigliarti è di cercare di capire meglio questo conflitto, analizzando bene tutti gli elementi e soprattutto superare il senso di colpa rispetto alle tue libere scelte da adulta. Sicuramente non è piacevole non essere approvati e legittimati della propria esistenza, soprattutto se a farlo sono le figure che dovrebbero amarci a prescindere e incondizionatamente rispetto alle nostre scelte. Se ritieni puoi farti aiutare in questo percorso da un esperto. resto a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Il mio compagno rifiuta l'intimità

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Cara Anna, sicuramente l'aspetto intimo è importante in una coppia, soprattutto se l'interruzione della vita sessuale viene scelta da un partner e l'altro, sentendosi rifiutato, legittimamente inizia a porsi delle domande sulla propria avvenenza o sul desiderio provato. Come giustamente hai espresso la questione è molto delicata,e tu hai necessità di risposte alle tue domande e a trovare una soluzione. Potresti iniziare con molta calma da esprimere al tuo compagno le tue emozioni rispetto al periodo che state vivendo, come ti senti, e i tuo dubbi rispetto al rapporto, senza accusarlo di nulla, ma semplicemente descrivendo il tuo stato d'animo in questa situazione e chiedendo in seguito a lui come vive quello che accade tra di voi. Questo sicuramente potrebbe aprire una finestra di dialogo sulle emozioni e se non dovesse bastare porre le basi per riavvolgersi assieme ad un professionista della coppia per risolvere il disagio. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non mi sento più felice e non riesco a cambiare le cose

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Cara Cristina, la sua lettere mi ha profondamente toccata per il senso di solitudine che traspare dal suo racconto, solitudine dal parte delle figure genitoriali, che mi sembra di capire, magari non per colpa ma per situazioni loro, non le hanno mai dato quel supporto necessario, né a livello lavorativo, né personale; solitudine nel suo rapporto, con un compagno da tanti anni, che mi sembra non aver capito bene il periodo che sta affrontando ormai da tanti anni; solitudine nel suo bisogno di diventare mamma, che mi sembra viva tra angoscia e sensi di colpa e rammarico. Ha tutta la mia solidarietà per la sua forza e per la voglia di migliorarsi nonostante le avversità ma il vuoto che la circonda ho la sensazione che la schiacci, e non i stupisce affatto che lei non sia più felice da tempo, nel rapporto e sul lavoro. Forse l'aiuto di un professionista potrebbe aiutarla. Molte associazioni aiutano le persone in difficoltà economiche con prezzi calmierati. Se mi contatta in privato potrei capire come aiutarla al meglio. resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Mi sento un fallimento

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Cara Ale, i tuoi dubbi sono legittimi e perfettamente normali. Intraprendere un percorso universitario porta sempre con sé domande e incertezze sul proprio futuro. Forse sarebbe importante capire se la scelta di questa facoltà è la più giusta per te, dato il senso di fallimento e i tanti dubbi sul futuro lavorativo che ti assillano, nella consapevolezza, da e molto bene espressa, sulla forzatura che senti far parte della tua vita scolastica. C'è in ballo il tuo futuro e la tua serenità e questo, credimi, non dipende soltanto dall'azzeccare una celta universitaria, " importante" o lavorativamente spendibile, ma dal capire davvero cosa ti appassiona e cosa ti corrisponde . Più che il percorso universitario mi chiederei davvero cosa ti piace, cosa vuoi fare davvero " da grande", cosa ti rende felice, senza farsi influenzare dagli altri. Nessun percorso è più importante di un altro e soprattutto confrontarsi con gli altri non serve a molto, perché le scelte e le inclinazioni interiori sono sempre molto diverse in ciascuno di noi. Prendersi questa responsabilità di scelta fa parte del processo di crescita, se necessario affrontando tutti i passaggi di un cambiamento voluto. Se ritieni puoi farti aiutare da un professionista per fare chiarezza su questo aspetto. resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Senso d'ansia costante e pressione

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Cara Alex, quella che descrivi è una situazione di disagio che riguarda il tuo rapporto con le persone in generale, soprattutto nel rapporto a due, di persona o in chat e che occasionalmente si presenta anche in famiglia. Non specifichi la tua età ma menzionando la scuola immagino tu sia molto giovane e probabilmente stai attraversando un disagio in un momento di passaggio della tua crescita. questo ovviamente non vuol dire sminuire il tuo disagio e le tue difficoltà ma anche farti capire che non è cosi strano che tu ti senta così e soprattutto che tante persone vivono le tue stesse sensazioni. Se ti accorgi che il tuo malessere non ti fa vivere con serenità le tue giornate, prova a parlarne con qualcuno a te vicino di cui ti fidi e condividi queste considerazioni, cercando di alleviare il senso di pesantezza. Se ritieni rivolgiti pure ad un esperto, con il quale potrai esplorare tutti gli aspetti di questo disagio e trovare la soluzione più adatta a te, Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Mi sento un disadattato in tutto

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Caro Gabriel, leggere la tua lettera mi ha trasmesso tenerezza e tutta la difficoltà che vivi nei tuoi diciannove anni. Sei in un periodo della vita che può riservare parecchie inside legate alla crescita: la voglia di crescere le mancanza di possibilità effettive di libertà, la necessità di assumerci delle responsabilità e la paura poi di fare le scelte giuste e di essere all'altezza, le aspettative di familiari amici e percorso scolatico\univesitario con tutta la dose di dubbi e incertezze sul compiere sbagli che pregiudicano il tuo futuro. la tua sensazione di solitudine e inadeguatezza accompagna la vita di molto ragazzi e spesso induce a chiudersi sempre più in se stessi e in casa, nella sensazioni di non essere capiti e apprezzati da nessuno. Parlane con qualcuno vicino a te e di cui ti fidi e cercate di trovare insieme delle strategie per riprenderti piano piano al tua vita. Se necessario cerca l'aiuto di un esperto che posso guidarti in questo difficile momento della tua vite e a riprenderti la serenità e il benessere che meriti in quanto persona. Stare bene è un tuo diritto! rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Confusione

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Cara Sara, spesso in una relazione, che sia breve o duratura poco importa, non c'è sintonia rispetto alle emozioni provate, ai progetti per quel rapporto, o banalmente sulla voglia o meno di rincontrarsi. Può capitare che quella che viviamo come una bellissima intimità per l'altro sia soltanto un incontro sessuale, o ancora che l'intimità ci spaventi e non siamo pronti ad affrontarla. Ovviamente non è bello rimanere appesi alle risposte dell'altro, soprattutto quando le eventuali risposte non chiariscono per nulla i nostri dubbi. Una mancanza di chiarezza, però, in qualche modo e anche se con altri codici, è una risposta, magari non quella che vorremmo, e non abbastanza esplicita , ma i rifiuti ad incontrarsi, sparire e non farsi vivo, sono delle risposte, anche se non adeguate e non facili da subire, ma pur sempre delle risposte. Certamente non è piacevole entrare in relazione con questo tipo di persona, e magari nel frattempo le tue emozioni e i tuoi sentimenti erano già andati avanti. La relazione a due è una danza a due molto complessa e per funzionare devono coincidere tempi, modalità e spesso serenità emotiva. Non tutti siamo nelle medesima condizione emotiva, e quando non succede pèiò esser doloroso. Le auguro di trovare una persona sulla sua lunghezza d'onda. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Università, ansia e genitori

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Cara Chiara, ormai, anche se dovrai rimandare di poco, sei giunta alla fine del tuo percorso universitario, e quindi, necessariamente dovrai comunicare il ritardo, i motivi poco importano, alle persone a te più vicine. Mi colpisce la tua disperazione, e soprattutto la descrizione di un comportamento che si è ripetuto varie volte nel tempo... il punto però, temo, non siano le bugie dette, nè le scuse trovate, ma le aspettative che tu cerchi sempre di accontentare, senza , probabilmente, ascoltarti davvero. Al di là di quello che i tuoi genitori e la tua famiglia si aspettano da te, cosa vuoi realmente fare della tua vita? Accenni a dei percorsi psicologici che però non hanno dato alcun esito, mi permetto di consigliarti di tentare ancora. probabilmente, assieme ad un professionista, potresti cercare di capire come mai ti ritrovi costantemente a mentire per non deludere gli altri, e questo credo sia da affrontare non soltanto riguardo ai sintomi, ovvero stare male, sentirsi in colpa, mentire, ripromettersi di non farlo più, ma a livello più profondo delle motivazioni che ti fanno sentire inadeguata, una bambina spaventata nonostante la tua età adulta, e non abbastanza in gamba per essere accettata per quella che sei, anche con i tuoi errori. rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. se vuoi scrivimi ancora un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Scoperto marito su siti incontri

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Cara G., dalla tua lettera oltre all'amarezza alla rabbia, emozioni perfettamente adeguate alla situazione che stai vivendo, si coglie anche delusione e stanchezza per una situazione che va avanti da anni e anche per l'incapacità del tuo compagno di assumersi le proprie responsabilità per le sue scelte e la pretesa che la colpa ricada su di te, accusandoti di gelosia e negando anche l'evidenza dei fatti. Quello che voglio chiederti è il senso che ha per te questa relazione, cosa condividete, che tipo di bisogno soddisfa questo rapporto. Certamente l'aspetto sessuale è importante in una coppia, anche se le scelte in proposito, assumere medicinali, o esplorare nuove situazioni, dovrebbero essere condivise, e sempre nel rispetto reciproco. Mi sembra di cogliere che tu venga anche denigrata, giudicata nell'intimità e non ti viene offerto quello di cui hai bisogno e diritto, affetto, tenerezza, rispetto e sincerità, cose certamente basilari in un rapporto equilibrato. Come hai benissimo descritto fare finta di nulla e andare avanti, dicendo a se stessi che va tutto bene per quieto vivere può funzionare per un po', ma prima o poi si riaffacciano malumori, insoddisfazione, amarezza e rabbia. Il mio invito è a riflettere su questo ed eventualmente prendere le decisioni più giuste per te. rimango a disposizione per qualsiasi cosa. Scrivimi ancora se vuoi. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Può essere transessualità repressa?

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Cara Giulia, quello che provi è legittimo e definisce ciò che sei in base a quello che senti, senza necessariamente entrare in un'etichetta o in un percorso prestabilito. Hai qualcuno con cui parlare delle tue sensazioni, di quello che vorresti, di quello che senti di essere? credo che condividere le tue emozioni potrebbe aiutarti a capire meglio ciò che vuoi e cosa può renderti più serena e felice, senza limitazioni. Ciò che siamo, è vero deve essere accettato, ma passando attraverso la consapevolezza, non la rassegnazione o l'adeguamento a dei modelli che non ci appartengono. Un semplice desiderio di tagliarsi i capelli può racchiudere un mare di significati e il sentirsi più adeguati al proprio mondo interiore. Scrivimi ancora se vuoi. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Crisi esistenziale? a chi rivolgersi?

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Caro Tommaso, la tua richiesta, anche se generica e senza troppi contenuti, può racchiudere un mondo di significati. Le crisi esistenziali, legate più o meno a tappe importanti della vita possono riservare insidie e battute d'arresto per la nostra vita, facendoci sentire inadeguati e incapaci di andare avanti. Solitamente le crisi ci rendono vulnerabili, scontrosi, pessimisti, spaesati e angosciati, incapaci di vedere soluzioni a portata di mano, e bisognosi di aiuto. Cercare aiuto in questi momenti può essere un atto di grande coraggio, che tu hai iniziato con questa richiesta scritta qui, semplice ma potente, il primo passo verso la soluzione. Credo che trovare un terapeuta con cui instaurare un rapporto di fiducia e complicità potrebbe essere un secondo passo, per dare un senso a questa crisi e renderla una bellissima oppprtunità per la tua crescita personale. Scrivimi ancora se vuoi, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Perenne senso di inferiorità

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Cara Ramona, in tutta la tua lettera traspaiono due cose, uno la poca fiducia che hai in e stessa, nonostante gli ottimi e niente affatto scontati risultati che hai ottenuto e l'altra il confronto con gli altri e i loro percorsi, in cui tu esci sempre in posizione inferiore. Ti assicuro che nessun percorso è superiore in difficoltà ad un altro, né tanto meno la matematica è il percorso più difficile da intraprendere o rende migliori coloro che lo scelgono. Ogni persona ha il suo valore, unico ed insostituibile, fatto di punti di forza e parti da migliorare, e tutti, esattamente come te, hanno le loro difficoltà e il loro punti più critici. Le tue emozioni sono legittime in quanto tu le provi, ma sono ingiustificate riguardo alla tua vita. Quello che posso consigliarti è un percorso per rafforzare la tua autostima, per credere maggiormente in te stessa e non sentirti inferiore a nessuno. Il valore di ciascuno di noi non può essere dettato dal percorso di studio che facciamo, ma appartiene a noi in quanto persone, con i nostri valori, le nostre emozioni , i nostri rapporti, le nostre azioni, è qualcosa di complesso che dobbiamo coltivare e costruire imparando ad amare ciò che siamo. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non so quale passo fare e dove andare a vivere

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Cara Maria, nella tua lettera leggo tante consapevolezze di quello che sei e di quello che vuoi, anche dei tuoi sentimenti passati e presenti, per il tuo ex e per l'attuale relazione. Sei una persona dinamica, che ama viaggiare, che non si accontenta di un'intimità non soddisfacente e per questo è stata disposta a rinunciare ad una sentimento ed un progetto di vita. Hai cambiato città e stile di vita per amore, ma sei disposta a ricominciare da capo, hai delle solide amicizie e la voglia di migliorati. Io vedo tanti punti di forza che sono un'ottima partenza per un percorso di psicoterapia, probabilmente consigliabile on line, per garantirti la continuità del percorso. Scrivimi ancora se ti va, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Paura di non farcela

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Cara F, intanto quello che posso consigliarti è di parlare con la tua psicologa e cercare di capire dove sta andando il vostro cammino assieme e se gli obiettivi prefissi stanno avanzando. Certamente negli ultimi tempi nella tua vita ci sono stati grandi cambiamenti a tutti i livelli, lavorativo, abitativo, personale e via dicendo e sebbene l'entusiasmo iniziale ti abbia sostenuta nel primo periodo, adesso ti ti ritrovi a fare i conti con la realtà e le conseguenze sulla tua vita delle tue scelte, da quello che intuisco soprattutto di rinunce e cambiamenti. Certamente è possibile uscire da questa situazione cercando di capire i tuoi bisogni e le tue paure e affrontando le tue scelte. Cerca di lavorare su queste tematiche con la tua psicologa e se non è possibile eventualmente intraprendi un nuovo percorso con questi obiettivi specifici. Scrivimi ancora se ti va, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Come cercare di risolvere il problema della gelosia?

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Cara Rosa, dalla descrizione del tuo rapporto sembra che il possesso, i divieti e i dubbi e le ripicche siano una componente molto consistente del tuo rapporto. Purtroppo, spesso, quando sono presenti questi elementi tossici, vengono meno la libertà, la serenità e la complicità di coppia. In un rapporto che funziona è essenziale sentirsi a proprio agio, e sicuramente non dovere giustificare le proprie scelte persino semplicemente per andare in palestra. Forse tra i due, e dopo essere stata tradita, tu ha iniziato a prendere le distanze da questo modo di fare. Non è facile allontanarsi da un rapporto che è stato importante nella nostra vita, ma quando le emozioni negative sovrastano quelle positive, è necessario, con coraggio, allontanarsi da ciò che ci fa male. Hai semplicemente fatto una scelta legittima, che ha avuto delle conseguenze spropositate e categoriche. Quello che mi chiederei è se davvero vuoi continuare una relazione con una persona che limita la tua libertà e che se non ti attieni alle sue volontà rompe con te il patto di amore e rispetto. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiansi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

É normale che accada questo?

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Cara Gemma, purtroppo sei incappata in una persona che ha poco rispetto degli altri, e che, da quello che scrivi, sembra voler soddisfare principalmente i suoi bisogni più che quelli del partner. La sua condotta anche al di fuori della vostra relazione indicano una persona sfrontata, incapace di rispettare le regole e stare entro i limiti decisi da altri, anche a discapito della sicurezza. In questi casi la difficoltà è conciliare le parole e i pentimenti con i fatti e le azioni nei tuoi riguardi, che sono estremamente distanti. La tua scelta di allontanarti è stata sicuramente la migliore per la tua serenità. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ansia per i cambiamenti

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Cara C., l'ansia e gli attacchi di panico sono in agguato proprio durante i cambiamenti. E' perfettamente normale essere destabilizzati dai cambiamenti, soprattutto se sono sostanziali e strutturali nella nostra vita. Nel tuo caso, come descrivi bene c'è anche la responsabilità di questa scelta e delle rinunce fatte dalla tua ragazza per poter convivere. Quello che è essenziale intanto è prendersi cura di queste paure, accettarle e dargli spazio e poi dare fiducia alla tua ragazza rispetto alla scelta presa. Certamente avrà ponderato le possibilità lavorative e le prospettive future, cercando di conciliarle con la vostra vita assieme. Spesso l'ansia e gli attacchi di panico prendono il sopravvento quando ci sentiamo in una scelta definitiva e all'angolo, anche se l'abbiamo voluta e in teoria dovrebbe farci stare bene. Questo avviene soprattutto quando ci sentiamo responsabili per le scelte e per la vita degli altri, a maggior ragione se è la persona che amiamo che ha fatto delle scelte per noi. cerca di guardare con serenità a queste emozioni, legittime, e al cambiamento. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi cambiamento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ansia serale

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Cara Rebecca, l'ansia che descrivi si manifesta tipicamente prima di andare a dormire, nella difficoltà a rilassarsi e a prendere sonno. è cambiato qualcosa nella tua vita? ci sono delle situazioni che ti provocano preoccupazioni e tensioni? senza ulteriori elementi non è facile capire da cosa sia provocata questa ansia. se ti va scrivimi ancora per spiegare meglio la tua situazione e sarò in grado di dirti qualcosa si più. per qualsiasi cosa resto a disposizione. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Trauma infantile o falso ricordo?

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Cara Alice, dalla tua lunga lettere emerge una storia complicata e difficile, malgrado la giovane età. Mi ha colpito la tua estrema consapevolezza e la capacità di superare tante fasi e difficoltà della tua vita cercando di andare avanti. Se la tua diagnosi è corretta credo che seguire un percorso di psicoterapia in cui elaborare la tua storia, le tue modalità disfunzionali e cercarne di nuove, più efficaci, possa essere un valido aiuto per trovare la serenità che meriti. Riguardo alla tua domanda entrambe le possibilità sono reali, ma non è possibile rispondere con precisione senza ulteriori elementi, e soprattutto attraverso un colloquio poter capire assieme a te meglio il tuo passato e ricostruire i ricordi o le suggestioni intervenute. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Difficoltà di dialogo con figlia

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Cara Antonella, la tua descrizione di quello che provi e di quello che succede nel rapporto con tua figlia è molto esaustiva e precisa. Come tu hai sottolineato il tutto è precipitato dopo la nascita dei bambini, e probabilmente dopo alcune tue osservazioni o interventi quando credevi che tua figlia sbagliasse. Non credo affatto che tu sia stata una cattiva madre e nemmeno che il rapporto con tua figlia si sia deteriorato in maniera definitiva, credo semplicemente che tua figlia si sia sentita giudicata inadeguata e si sia messa sulla difensiva, cercando di accreditare il suo ruolo di madre. Quello che posso consigliarti è di dare fiducia a tua figlia, apprezzala come donna e come madre, falle sentire che la consideri adeguata ed efficace: Come ben saprai , quando si diventa genitori, e in particolare mamme. la pressione è molto forte e le aspettative tantissime. Non esiste un modo giusto di essere madre, ma soltanto il proprio modo, e fare del proprio meglio, e sentire che gli altri ci apprezzano, in particolare se ad apprezzarci sono persone per noi significative, magari un modello di madre difficile da eguagliare ed imitare. Falle sentire il tuo affetto e la tua stima, il vostro rapporto non potrà che migliorare. se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Sono costantemente rabbioso

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Caro Andrea, nonostante la tua giovane età la tua vita è piena di emozioni difficili da elaborare, hai un rapporto conflittuale e soprattutto nei riguardi di te stesso hai a che fare con repentini cambi di umore difficili da gestire. inoltre descrivi anche un rapporto problematico con il cibo, con la scuola per via delle tue brutte esperienze e con i coetanei. Quello che posso consigliarti, in virtù di quello che scrivi e della difficoltà a venirne a capo è di rivolgerti ad un professionista, con cui instaurare un rapporto di fiducia, per dipanare piano piano le difficoltà che riscontri e darti la serenità che meriti. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Il mio compagno è iscritto a chat di incontri

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Cara E. , sicuramente un percorso psicologico può aiutare tuo marito ad affrontare questa situazione e capire le motivazioni del suo comportamento. Che si tratti o meno di una dipendenza è un comportamento che in qualche maniera è entrato nella vostra vita. parla con tuo marito per capire se è propenso ad intraprendere un percorso psicoterapeutico, aspetto fondamentale per la sue riuscita e chiedi a lui se vuole coinvolgerti attraverso una terapia di coppia. Probabilmente ,il percorso a due, se voluto da entrambi, può garantire di lavorare sulle vostre dinamiche ed esplorare meglio i vissuti di coppia. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Sono bisessuale ma i miei non lo accettano

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Cara Lidia, purtroppo ti sei scontrata con la mentalità dei tuoi genitori che non hanno accettato il tuo modo di essere né le tue decisioni sentimentali e sessuali. Capisco il tuo disagio e posso soltanto immaginare la sofferenza che provi nel dover fingere di essere ai loto occhi " normale" per esser accettata. Hai modo di intraprendere un percorso psicologico? forse potrebbe aiutarti, non a cambiare, come paventavano i tuoi genitori, ma ad avere un sostegno in questa fase difficile. Forse sarà necessaria una fase di compromesso, almeno finché dipenderai da loro. Se vuoi scrivimi ancora, reso a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Lo amo o no?

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Cara Federica, solitamente gli attacchi di panico sono dei messaggi che il nostro organismo ( l'insieme di mente-corpo) ci manda per farci capire che forse abbiamo trascurato qualche nostra emozione, o che abbiamo accantonato qualcosa per non provare sensazioni spiacevoli. Quello che descrivi è un ragazzo sereno che ti fa stare bene, al contrario della tua ultima relazione che definisci tossica. Tu stessa credi che aver iniziato una nuova relazione troppo presto possa aver affrettato le cose. Sicuramente questa lunga relazione che ti sei lasciata alle spalle avrà avuto un impatto sulle tue emozioni, sul tuo modo di amare e su come percepisci gli altri. Probabilmente per capire davvero quello che provi per l'attuale ragazzo sarebbe opportuno approfondire questi vissuti, che la tua ansia, i tuoi dubbi e attacchi di panico indicano non ancora del tutto elaborati, e non è detto che riguardino lui, ma probabilmente sono soltanto dentro di te. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ho fame ma non riesco a mangiare

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Cara Eva, la tua perdita di peso è indubbiamente legata alla tua condizione fisica, a quello che ti è accaduto e alla forte nausea che ti impedisce ancora adesso di mangiare adeguatamente. Certamente il calo improvviso di peso e per cause di forza maggiore ( non potersi alimentare) non è salutare per il nostro fisico e per la nostra mente. Mi sembra di capire, nondimeno, da quello che scrivi, che la questione del peso, in seguito alle gravidanze, sia stata per te oggetto di attenzione e anche di frustrazione. Mi permetto di suggerirti di approfondire sulle cause psicologiche di tutto quello che ti sta succedendo, l'aver subito un aborto, con tutto quello che può comportare, la condizione di nausea perenne, l'impossibilità a mangiare adeguatamente e la perdita di peso eccessiva e repentina. Se vuoi scrivimi ancora, reso a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Cambio psichiatra?

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Caro Andrea, da quello che scrivi è chiaro che in te albergano ancora e in grande quantità rabbia, frustrazione, delusione e senso di impotenza, tutti sentimenti legittimi quando si subisce un sopruso o peggio ancora, come nel tuo caso, la propria eccellenza professionale viene svalutata e aggredita per dei meri pregiudizi sui nostri stili affettivi, che mai in alcun modo dovrebbero influenzare i nostri rapporti professionali. Quello che è chiaro che in terapia non sei riuscito a trovare quello di cui avevi maggiormente bisogno, ovvero sostegno, compressione, empatia e apprezzamento. Il mio consiglio è di parlare di questi tuoi bisogni al tuo terapeuta , sicuramente il tuo analista vuole spronarti ad andare avanti e a reagire ma forse la sua modalità no è adatta al tuo modo di essere. Per esperienza personale di psicoterapeuta ma anche di cliente in una terapia quello che maggiormente funziona è la complicità terapeutica e l'obiettivo è stare meglio, essere accolti in un ambiente facilitate, empatico e non giudicante. E' soltanto questo che funziona, che ci fa stare meglio. E' fondamentale che si crei un feeling speciale tra cliente e psicoterapeuta. Verifica che se queste condizioni sono presenti nel tuo setting terapeutico e se non dovesse essere così eventualmente trova un altro terapeuta più adatto alle tue esigenze. Se vuoi scrivimi ancora per approfondire, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Rispondo male e tratto male la mia compagna

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Caro Manuel, Mi ha molto colpito la tua consapevolezza dei tuoi umori e delle tue reazione e il tuo disappunto per le conseguenze di tutto questo sulla tua compagna e sula vostro rapporto. Certamente il nervosismo può avere varie cause , ma come tutte le emozioni che albergano in noi, perfettamente legittime in ogni caso, sono portatrici di un messaggio, più o meno evidente, che ben decodificato ha già in se la soluzione del problema. Le nostre emozioni agiscono un po' come dei radar e sono la nostra strumentazione di bordo, che la funzione di farci leggere la realtà in maniera squisitamente soggettiva. Nonostante il buon proposito e lodevole tentativo di lavorarci per conto proprio, a volte può essere necessario ricorrere ad un professionista per fare chiarezza. Già un primo passo è stato fatto proponendo una domanda su questo portale, e forse potrebbe essere continuato con un percorso più approfondito per fare maggiore chiarezza. Scrivimi ancora se ti va, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ragazzo che si masturba su altre

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Cara Francesca, da quello che scrivi ma arrivano due sensazioni, la prima riguarda la tua preoccupazione per quello che hai scoperto del tuo ragazzo, e la seconda è il tuo timore a prendere l'argomento sia con lui che con chiunque altro. Io credo che un rapporto dovrebbe essere basato sulla fiducia e sulla reciproca condivisione dei propri bisogni e delle proprie inclinazioni, anche in ambito sessuale, poiché la vita sessuale fa parte a pieno titolo della vita di coppia e come tale deve essere vissuta serenamente e apertamente. Il mio invito è quello di condividere i tuo timori con il tuo ragazzo, anche per cercare di capire che significato hanno per lui questi atteggiamenti sessuali che di fatto ti escludono. Non si tratta di giudicare appropriato o meno un comportamento, ma porre le basi per una maggior fiducia e complicità. Soltanto tu puoi decidere se questi comportamenti hanno un impatto negativo e siano o meno accertabili per te e per la vostra storia. L'accettazione può venire soltanto dopo un chiarimento, altrimenti ho l'impressione che sia solo frutto della paura di perdere l'altro. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Un "difetto" fisico può essere così importante?

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Cara Federica, non credo affatto che la tua sia superficialità, ma come hai ben descritto, un retaggio familiare e del tutto soggettivo rispetto ad un connotato fisico come può essere l'altezza. L'attribuzione dell'altezza rispetto ad eventuali caratteristiche psicologiche o morali, è stata fatta nel tue storia familiare per una precisa esperienza personale. Nello specifico, si tratta anche di tuo padre e questo particolare non può essere trascurato. Io credo che in tutta questa faccenda il tuo compagno non c'entri molto, ma che a parlare siano soprattutto paure, incertezze, dubbi e preoccupazioni per il futuro, la tua voglia di non soffrire, come è successo già, nella tua famiglia, ad opera di una persona " bassa". il mio consiglio è quello di approfondire tutte queste tematiche in un percorso psicoterapeutico, che ti consentirà di vivere appieno e con serenità quella che a tutti gli effetti sembra una relazione importatene e appagante per te. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Mi sento guardato con superiorità o disprezzo

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Caro Ivano, certamente quello che stai vivendo è sgradevole e fastidioso e ti procuri procuri sofferenza e frustrazione. La tua percezione soggettiva rispetto al mondo prevalentemente femminile è filtrata da sensazioni sgradevoli e disagio estremo, che non ti consente di avere una vita sociale serena. Certamente rendersi conto del problema è chiedere aiuto è un buon primo passo verso la soluzione. Credo che un percorso con un professionista potrebbe aiutarti ad esplorare le cause di questi disagi, affrontarle e superarle assieme per garantirti la vita serena che meriti. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Coppia Simbiotica

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Caro Roberto, da quello che scrivi appare evidente la tua sofferenza rispetto a quello che la tua ragazza ti ha confidato. La tua analisi è lucida e precisa e in fatto di sentimenti e relazioni molto di quello che accade è estremamente soggettivo e personale. Il confronto con gli altri e il loro modo di relazionarsi spesso, anche se legittimo e naturale, appare fuorviante e può creare confusione. Più che un modo per riportarla a te forse potrebbe essere utile , se lei è favorevole, fare un percorso terapeutico di coppia, e analizzare il vostro rapporto con l'aiuto di un professionista. Ovviamente l'esito non è scontato rispetto al tornare assieme, ma la chiarezza non potrà che aiutarvi a comprendere meglio dove state andando e se ancora avete voglia di andarci. In alternativa o in parallelo tu potresti fare un lavoro individuale e prenderti cura delle tue emozioni e capire meglio le tue modalità di relazione. scrivimi ancora se ti va, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Come posso aiutare il mio ragazzo che soffe di Doc?

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Cara Veronica, certamente, nonostante la tua giovane età, ti stai trovando ad affrontare una situazione molto complicata e difficile. Non è possibile stabilire, in base a ciò che hai scritto, se sia necessario cambiare la terapia farmacologica o meno. Quello che è certo è che il tuo ragazzo abbia bisogno di aiuto, ma soltanto se lui ne è pienamente consapevole potrà iniziare un nuovo percorso e trovare delle strategie per affrontare in maniera più accettabile il suo disturbo. Purtroppo anche tu stai vivendo un forte disagio ed inoltre ricevi richieste di sostegno dalla sua famiglia. Il tuo sentirsi impotente e priva di energia credo che richiedano anche essi un sostegno e un aiuto. Quando le persone che ci stanno accanto soffrono, stanno male, ci fanno anche soffrire ma non vedono il problema e si rifiutano di chiedere aiuto, può diventare molto problematico stargli accanto e forse, più che capire come aiutarli o convincerli a curarsi, dovremmo prenderci cura di noi stessi, dei nostri sentimenti feriti e delle nostre emozioni di frustrazione e impotenza, magari con l'aiuto di un terapeuta. Dato che in passato hai già affrontato con successo un percorso di terapia potresti ricontattare la tua terapeuta e chiedere a lei un sostegno per questo difficile momento. Ti auguro di trovare la serenità che meriti. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Si può guarire dalla pornodipendenza?

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Caro Alessandro, La dipendenza da porno, come ben descrivi, è dipendenza dalle emozioni che provoca, delle sensazioni fortissime che portano i nostri sensi all'eccesso. Questo è comune a quasi tutte le forme di dipendenza, e come tale, necessita di un lavoro impegnativo e costante per uscirne. Il primo grande passo, ovvero rendersi conto del problema e chiedere aiuto è stato fatto da te, spinto, come hai ben descritto, dalle sensazioni negative che accompagnano la tua dipendenza e soprattutto per le ricadute nella tua vita privata e professionale. E' importante trovare un professionista che abbia esperienza di dipendenza e con cui si instaura un clima di fiducia. Se ti va scrivimi ancora o contattami, cercheremo di affrontare questo percorso assieme. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Coinquilini e solitudine

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Caro Christian, La natura umana è fortemente radicata alla socialità, alla convivialità, alla condivisione e allo scambio tra persone. Quello che descrivi, soprattutto provenendo da una famiglia numerosa, è perfettamente normale. Nella complessità del nostro modo di essere inoltre trova posto la necessità di stare da soli quando si dividono gli spazi con troppe persone, e viceversa di rimpiangere la compagna degli altri nella solitudine. Le tue preoccupazioni riguardo alle possibili complicazioni di un'eventuale convivenza sono comprensibili. Mi permetto di consigliarti di focalizzarti sui tuoi bisogni più che sulle tue paure... Il senso di apatia che senti ti sta comunicando che hai bisogno di stare maggiormente con gli altri, eventualmente dividendo gli spazi abitativi... In questo caso il compromesso è necessario... Senza mai dimenticare che si può sempre tornare indietro, sempre seguendo i nostri bisogni. Se ti va scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Bambina 12 anni che nasconde le carte e i rifiuti in stanza

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Caro Nicolò, Il comportamento di tua figlia, e mi viene da dire soprattutto quello che lei ha detto per chiarire le motivazioni, in particolare nel non sentirsi amata, indicano chiaramente una richiesta di aiuto. Non so tratta tanto di attribuire comportamenti a cause, ma nel raccogliere un disagio e prendersene cura, evitando di stigmatizzare le azioni in maniera severa. Prova a chiederle se le farebbe piacere essere seguita da uno psicologo. Per mia diretta esperienza con bambini e ragazzi DSA e buona sempre opportuno prendersi cura delle emozioni correlate a questo disturbo, che inevitabilmente fanno parte della vita quotidiana. Certamente sentirti accolta nel suo modo di essere la aiuterà ad essere più serena e a sentirsi amata. Scrivimi ancora se vuoi, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Dimenticare o ascoltarsi?

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Cara Maria, Le reazioni sono spesso luoghi complessi, così come sono complesse le persone che ne fanno parte. Ciascuno ha idee, interessi, modi di fare e di vivere diversi e l'incastro che si crea tra due persone è squisitamente unico e irripetibile. Le relazioni non si possono paragonare, come è impossibile paragonare le persone con cui entriamo in contatto. A complicare le cose, se non bastasse, ci sono bisogni, emozioni, sentimenti e passioni, attrazione fisica e mentale. Tu descrivi la tua precedente relazione come appagante su tutti i fronti eccetto quello fisico e sessuale e forse, da quello che scrivi mi permetto di presumerlo, quella attuale, invece, è nata quasi esclusivamente soltanto su questo aspetto... Probabilmente sviscerare questi aspetti, da sola o con l'aiuto di un professionista potrebbero aiutarti a trovare delle risposte soddisfacenti. Se ti va scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Senso di vertigini dopo un forte attacco di panico

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Cara Natalia, Certamente stai vivendo un momento di disagio, legato all'ansia e alle vertigini, che in qualche maniera, in questo momento fanno parte della tua vita. Quello che posso consigliarti è di farti aiutare a supportare questo momento e riappropriarti, come è tuo diritto, della serenità. Al di là delle disponibilità economica, esistono molte associazioni che a prezzi calmierati offrono aiuto a chi si trova nel disagio. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Sono vergine, e non so come dirglielo

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Cara Emma, nella nostra crescita, sentimentale e sessuale, non ci sono regole prestabilite, ciascuno di noi ha la propria storia, fatta del proprio vissuto, delle persone che abbiamo incontrato e dei sentimenti che abbiamo provato, assieme alle nostre esperienze. Niente di tutto ciò che siamo è una colpa, ma soltanto la nostra storia fin qui. Ti consiglio di aprire il tuo cuore a questa persona per te così importante, non c'è nulla di cui vergognarsi o essere giudicati. In tal modo, non solo potrai vivere l'esperienza sessuale cui ti senti pronta, ma potrai rafforzare la fiducia in questo rapporto, facendolo crescere assieme a voi. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, un caro saluto dottoressa Loredana Trebisacce...

Difficoltà a lasciarsi andare quando si incontra qualcuno che piace

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Caro Emanuele, quella che descrivi è una situazione molto comune nei rapporti con l'altro sesso, dato che, come descrivi benissimo, un maggior coinvolgimento vuol dire ansia da prestazione, emozioni ingombranti, paura di fallire, voglia che quel rapporto funzioni a tutti i costi etc etc...tanti... troppi pensieri e paure, nemici di una naturale e appagante rapporto sessuale. L'ansia certamente gioca un ruolo importante e può inficiare, in maniera beffarda, proprio le esperienze cui teniamo di più... in realtà siamo noi i veri sabotatori di quelle situazioni, poiché prevalgono le ansie per quello che sarà o potrebbe essere rispetto a quello che stiamo vivendo. è necessario lavorare sul presente, sulle emozioni sottostanti e "allenarsi" a godere del momento attuale. credo che potrebbe essere utile un percorso di Mindfulness, che certamente ti darebbe degli strumenti per superare le tue ansie a farti vivere con serenità le e esperienze di coppia. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Sentirsi vecchi e senza speranze a 29 anni

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Cara Paola, hai descritto molto bene come ti senti, quello che provi e soprattutto la tua storia, fatta di tanti sacrifici e molte delusioni. purtroppo ti sei scontrata con eventi ineluttabili, la perdita di lavoro del tuo papà, la difficoltà economica, la vendita della casa, l'abbandono degli studi, la responsabilità per i futuro di tuo fratello, e in tutto questo, i tuoi sogni abbandonati, infranti oltretutto dalla pandemia e dalla discriminazione di genere che ti ha fatto perdere il lavoro, ma anche le tue aspirazioni e speranze. In questo momento percepisci difficoltà e incertezza, ogni strada, anche solo pensata, sembra sbarrata o impraticabile, e persino la tua giovane ( oggettivamente) età ti sembra un impedimento. Ti auguro davvero che il progetto assieme alla tua mamma vada a buon fine, e che tu trovi in qualche maniera il bandolo della matassa da sbrogliare per poter ricominciare a vivere con serenità. Purtroppo non ci sono formule magiche da proporti per ritrovare la speranza e capire cosa fare del tuo futuro. In questo momento è come se fossi impantanata e tutti ti sembra ostile e impossibile. Ma questo è ciò che appare dall'esterno, e finché non sarà la tua visione a cambiare a nulla serviranno i consigli o i giudizi. Quello che posso augurati è di iniziare un percorso personale che fortifichi la tua autostima, che ti faccia percepire bene tuoi punti di forza, che obiettivamente sono tanti, la tua perseveranza, il tuo altruismo, le tue capacitò lavorative, la tue sensibilità e molto altro, e poter ripartire alla grande ascoltando i tuoi bisogni. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Ho rovinato tutto, cosa fare?

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Cara F., spesso abbiamo nella nostra testa come " dovrebbe essere" una storia, e cosa dovrebbe fare il nostro partner per dimostrarci che ci ama, che ci tiene a noi, che ci ama alla follia, come dici tuo. Io credo, però, che nei rapporti di coppia, non ci siano regole scritti o modi di fare prestabiliti, ma ciascuno si muove in maniera soggettiva ed estremamente personale su questo percorso. Quello che determina se un rapporto funziona o no sono soltanto le nostre emozioni e i nostri sentimenti e non le prove che l'altro deve dimostrare. Tu stessa ti descrivi come trasformata alla ricerca di queste conferma, minacci di lasciarlo e vorresti una reazione, ma lui si sente ferito e non reagisce come secondo te dovrebbe... forse sarebbe necessaria una riflessione sul vostro rapporto di coppia, si cosa significa, su quali bisogni si fonda e quali dinamiche innesca. Potrebbe essere utile un percorso di coppia assieme o un approfondimento personale. A volte risolvere a priori le proprie paure ed emozioni può voler dire porre le basi per un rapporto più appagante e sereno. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto dottoressa Loredana Trebisacce...

Disturbi del sonno

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Cara Jessica, la vita non ti ha risparmiato dolore e sofferenza, sacrifici e disagi. Quella che descrivi è una tipica situazione di ansia e preoccupazione molto forte, che si manifesta spesso come disturbo del sonno. A fronte del percorso ti terapia che hai già intrapreso con successo, ti consiglio di ricontattare il tuo terapeuta e gestire assieme a lui questi disagi così fastidiosi. La tua esistenza, da quello che racconti, ha presentato difficoltà sin dalla giovane età, e ti sei dovuta fare carico di molte incombenze e responsabilità, non da figlia ma da genitore...e questo disagio è come se fosse il conto di quel troppo che hai chiesto a te stessa... Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Come convincere una persona a fare una terapia di coppia?

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Caro Simone, un percorso di terapia, soprattutto di coppia, è qualcosa di estremamente personale e la motivazione nella richiesta di aiuto è fondamentale non solo per iniziare ma per mettersi in gioco e trarne giovamento. da quel poco che dici non è chiaro né il motivo della tue richiesta né il perché delle reticenze di tua madre che avrebbe bisogno di essere convinta. se ti va scrivimi ancora resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Dolori cronici? Depressione? Eccomi!

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Caro Leonardo, la tua descrizione, per quanto breve, è estremamente chiara e lucida riguardo alla tua situazione. Vivi disagio, malessere e dolore. Dalle indagini fatte non risulta nulla di clinicamente rilevante, ma i tuoi malesseri sono reali e costanti per te. Quello che posso fortemente consigliarti è di rivolgerti ad un professionista per affrontare tutto questo disagio assieme a qualcuno che possa aiutarti a ritrovare la serenità che meriti. La tua richiesta di aiuto è forte e chiara e trovando un percorso per te efficace hai molte probabilità di risolverla. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento Un caro saluto Dott.ssa Loredana Trebisacce...

Sono triste e questo mi fa litigare con mia madre

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Cara Beatrice, Mi colpisce, nella tua lettera, nonostante la tua giovane età, la tua profonda sofferenza ed in questo anche il tuo senso di solitudine. Non ritengo assolutamente che tu stia ingigantendo la situazione o non stia reagendo adeguarsi... Sono già tre anni almeno, e oltre da quello che scrivi, che convivi con questo senso di tristezza ed inadeguatezza, con pensieri molto negativi che ti fanno immaginare il peggio. Non c'è nulla di cui vergognarsi a stare male, né tantomeno a chiedere aiuto ad un professionista. I disagi, spesso, se vengono trascurati, diventano cronici e invalidanti... Il mio invito è quello di individuare un professionista con cui senti di avere una sintonia e assieme iniziare un percorso che ti ridoni la serenità che meriti. Se ti va scrivimi ancora spiegandomi meglio la tua situazione, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Pensieri sulla mia terapeuta

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Cara Alice, quello che descrivi non è così strano né raro. Spesso, nei rapporti significativi, si crea un'ammirazione, una fascinazione, che può sfociare in dipendenza e paura di perdere l'altra persona, che non farà più parte della nostra vita. in particolare il rapporto con il proprio terapeuta, sopratutto, come nel tuo caso, se la terapia, stata significativa, e ha cambiato in qualche maniera la nostra vita, diventa ancora più complicato il distacco. Descrivi anche precedenti rapporti con queste caratteristiche, insegnanti, mentori etc. hai mai affrontato questo tema in terapia? perché credo che la tua crescita personale non possa prescindere da questo. capisco le tue paure, legittime, rispetto a rivelare tutte le tue emozioni, ma non devi mai dimenticare che la tua terapeuta lì unicamente per aiutarti, e se questa dimensione ti crea dei problemi, la terapia la sede giusta per affrontarli, magari, appunto, partendo dalle vecchie storie del passato, per rintracciare la linea che lega i rapporti significavi della tua vita. rivolgiti a lei con fiducia, sarà per te importante superare la paura di perderla. sono sicura che inseme troverete un modo per affrontare la cosa. scrivimi ancora se vuoi, sono a disposizione per qualsiasi cosa. un caro saluto Dott.ssa LOREDANA TREBISACCE...

Non so più cosa fare e da chi andare

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Caro Matteo, il tuo disagio, come ben descrivi, parte da lontano, da quella storia cui ti sei attaccato con tutte le tue forze, e che, una volta finita, ti ha gettato nello sconforto più totale. Parli di tante terapie, iniziate e mai finite, una famiglia che non ha saputo o potuto aiutarti e un senso di vuoto, di pesantezza e solitudine. Nono stante questo sei qui a chiedere aiuto, perché il tuo disagio è forte, reale e impellente, invadendo la tua vita come una piovra che ha inghiottito tutto. Nonostante la tua sfiducia e le tue passate esperienze fallimentari non posso far altro che consigliarti di farti aiutare, da una persona esperta, ma soprattutto che possa accogliere tutta la tua sofferenza e prendersene cura, qualcuno con cui cerare un rapporto di fiducia, da non interrompere ma da affrontare nonostante le difficoltà del percorso. Lo devi a te stesso, per riappropriarti di quella serenità che meriti e per approfondire tutte le tematiche connesse alla tua vita. Nonostante le difficoltà economiche esistono delle associazione che aiutano le persone in difficoltà con prezzi molto calmierati. se vuoi scrivimi ancora, sarò felice di aiutarti. resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Aiuto e problemi in famiglia

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Cara Dory, certamente il rapporto con la tua famiglia è conflittuale e ti provoca molto disagio, ma si intuisce anche, da quello che scrivi, che nutri per loro un profondo affetto. La famiglia in senso ampio è qualcosa con cui ci dobbiamo confrontare e adesso che ne hai una tua, che presto si allargherà, devi fare i conti con il tuo passato. Quello che posso consigliarti è di trovare un modo per mettere dei confini a quelle che senti come delle invadenze o giudizi non richiesti. Non credo che troncare totalmente possa essere una soluzione, anche perché in ogni caso tu senti un profondo legame con i tuoi genitori che non puoi far finta di non sentire. Probabilmente facendoti aiutare da un esperto a gestire questo rapporto potresti riacquistare la serenità che meriti e sopratutto affrontare temi importanti per la tua nuova esperienza di essere mamma. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Sentimento di mancanza del terapeuta, è normale?

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Cara F., quando si incontra una persona empatica, che ci ascolta, che ci sostiene, che ci aiuta, è perfettamente normale che diventi per noi un punto di riferimento, sentire in bisogno del suo conforto nel momento del bisogno e provare delle emozioni verso di lei. Potrebbe essere una buona idea condividere queste emozioni in terapia, potrebbero essere un aootimo spunto di lavoro nel vostro rapporto. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento un caro saluto Dottressa Loredana Trebisacce...

Come posso spronarlo senza sbagliare parole?

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Cara Angela, un rapporto di coppia equilibrato non può essere improntato sulle forti richieste di aiuto soprattutto quando siamo in presenza di disturbi di personalità e disagi importanti del partner. Tu non sei e non puoi fungere da sua terapeuta, anche perché, come ben descrivi,alla fine vieni trascinata nel suo vortice e il risultato è infelicità, senso di colpa e di impotenza. Purtroppo spesso, le persone con disturbi di personalità, rifiutano di farsi aiutare perché non sono del tutto consapevoli della loro condizione oppure perché pensano che nessuno realmente possa aiutarli. Quello che posso consigliarti, più che trovare le giuste parole per convincere il tuo ragazzo ad andare in terapia, è magari, a tua volta, di chiedere un sostegno. Nonostante la tua giovane età ti si chiede qualcosa di pesante e gravoso, molto difficile da gestite e con implicazioni non da poco sul tuo benessere. Avere un tuo spazio credo fortemente che ti aiuterà a comprendere le tue risorse ma anche i tuoi limiti, analizzare il tuo rapporto e capire il senso profondo che ha per te. Scrivimi ancora se vuoi, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Ho un disturbo alimentare ?

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Cara Jasmine, sicuramente vivi un disagio che ha a che vedere con il tuo corpo e quindi con quello che pensi di te, sul tuo posto nel mondo, sul giudizio degli altri e sulle tua vita in generale. I disturbi alimentare sono quasi sempre la punta dell'iceberg rispetto alla propria autostima, ai rapporti significativi conflittuali, alla sensazione di non essere mai abbastanza per piacere agli altri. tutti questi temi credo che troverebbero accoglienza e anche risoluzione in una buona terapia, basata sulla fiducia, sull'accoglienza e sull'accettazione. La tua descrizione mi fa capire davvero quanta sofferenza ci sia nella tua vita e quanto spazio mentale dedicato al tuo corpo, le rinunce, i tentennamenti, i fallimenti, la sensazione di non poterne venire a capo. ti abbraccio e ti sono vicina. Se vuoi scrivimi ancora, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dottoressa Loredana Trebisacce...

Depressione?

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Caro Luca, la tua richiesta di aiuto è chiara e lineare e soprattutto ha una domanda specifica da fare alla terapia, cioè risolvere il tuo problema. Al di là degli approcci terapeutici quello che ti consiglio è di trovare un professionista con cui si instauri fiducia e accoglienza, che sono i migliori amici per la riuscita di una terapia. Sono sicura che riuscirai a capire i motivi del tuo disagio e superarli. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dottoressa Loredana Trebisacce...

Voglio separarmi da mia moglie: non ho fiducia

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Caro Manuel, dalla sua lettera mi arrivano due sensazioni, una riguardo alla sua sofferenza di tutti questi anni in cui non si è sentito amato e rispettato da sua moglie e l'altra è la richiesta di aiuto rispetto a cosa fare della vostra vita assieme, cosa sia meglio per vostra figlia, considerando la sua voglia di rifarsi una vita e la certezza di non avere più fiducia in suo cambiamento. Mi permetto di suggerirle di portare questa sua storia all'interno di una relazione terapeutica, per consentirle di analizzare e chiarire meglio tutti gli aspetti della vicenda, per riacquistare maggiore fiducia in se stesso e capire davvero quale sia la cosa migliore da fare. Il rischio, che tra l'altro lei avverte benissimo, è di farsi convincere ed accettare una situazione che già in partenza la vede sconfitto. Se vuole approfondire sarò lieta di poterla aiutare. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto dott.ssa Loredana Trebisacce...

Non riesco a provare emozioni/sentimenti per chi mi dimostra interesse e mi ama

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Cara Silvia, dal tuo racconto emergono in me due considerazioni, una riguarda la tua constatazione di non avere mai avuto relazioni appaganti, e l'altra di esserti legata sempre a persone sbagliate, che ti hanno fatto soffrire, rimanendo invece indifferente a ragazzi sulla carta fantastici, che non ti hanno però smosso emozioni. Dalla descrizione della tua, come la definisci tu " coazione a ripetere" ti trovi sempre in relazioni distruttive e che ti fanno soffrire, mentre quelle apparentemente calme non hanno per te attrattiva. Se fossimo in terapia cercherei di farti riflettere su q...