Le persone non sono “numeri”, ognuno di noi è diventato quello che è, non soltanto “perché nato così”, ma soprattutto perché si è costruito la sua personalità, il suo modo di essere specifico.
Ciò significa che ognuno di noi necessità di essere preso in considerazione, diversamente rispetto ad un altro, in maniera specifica e personale sia per quanto riguarda le proprie potenzialità, sia per il modo di affrontare emotivamente il mondo circostante ed i disagi, cosa che lo fanno diventare unico.
Uno dei motivi principali per i quali ho deciso di intraprendere la professione di psicoanalista è stato quello di studiare le cause che portano ad un disagio emotivo, ad uno stato di malessere generalizzato, che porta le persone a non vivere con piena soddisfazione la propria esistenza, aiutandole a risolvere il problema.
Perché iniziare un percorso di psicoterapia?
Rimango convinto del fatto che la psicoterapia, soprattutto quella ad indirizzo psicoanalitico, rappresenti un percorso di crescita personale, fondamentale per poter superare i momenti di crisi, inevitabili durante il corso della propria esistenza.
La terapia permette di acquisire un proprio senso di sicurezza e benessere e non sentirsi “travolti da un marasma emotivo”, come una nave che ha perso la sua rotta.
DI COSA MI OCCUPO
Il mio focus di interesse principale è il disagio emotivo in tutte le sue manifestazioni, sia che si tratti di ansia o attacchi di panico, depressione, problemi della vita quotidiana ma anche quelli che si vengono a sviluppare nel percorso di crescita di un adolescente e all’interno di una relazione di coppia.
Inoltre, coerentemente con gli studi di ricerca effettuati sui pazienti alessitimici, mi occupo di aiutare il paziente a comprendere il suo stato emotivo e dare così un nome al suo disagio.
Situazione questa molto comune sia negli stati d’ansia generalizzati, ma soprattutto nelle patologie classicamente classificate come psicosomatiche (cefalea, psoriasi, ipocondria, ecc.), che molto spesso non hanno una giustificazione analizzando solamente il quadro clinico organico.
Inoltre, attualmente conduco un gruppo lavoro nazionale imperniato sull'identità di genere ed i transgender.
Per chi fosse interessato ad approfondire la mia attività didattica e scientifica lascio a disposizione la consultazione del mio curriculum.
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