articoli di psicologia della Dott.ssa Francesca Fontanella

risposte dello specialista Francesca Fontanella

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Gelosia retroattiva

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Cara Fiore, la gelosia di cui ci parli può dipendere dal desiderio di essere uniche e speciali per la persona che si ama. In questo, come vedi, non c'è nulla di male. Fidati di quello che ti dice: ora ama te. Quando senti arrivare il pensiero che ti disturba, non scacciarlo via, ma ascoltalo. E' importante che tu esplori la tua gelosia e ti chieda se ti fa sentire triste oppure arrabbiata, oppure entrambe. Chiediti cosa, nello specifico, ti renda gelosa. Fai in modo di conoscere bene questa tua emozione e i comportamenti che ti fa assumere. Se ti dovesse risultare difficile, contatta uno psicologo della tua zona, oppure rivolgiti al consultorio della asl. Un caro saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

ANSIA E SICUREZZA NEI PROPRI MEZZI

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Caro Moofio, è da qualche settimana che hai postato la domanda e spero tu sia riuscito a stare un pò meglio. Nonostante ciò, rispondo al tuo messaggio. I momenti di cambiamento tendono a creare confusione tra i pensieri e tra le emozioni e a rendere faticosi e complessi compiti che fino a poco prima erano accessibili. Penso che tu sia in un momento di forte sollecitazione: la perdita della tua ragazza, l'imminente conclusione degli studi e il prospettarsi del futuro e nuove responsabilità e scenari sono un bel pacchetto da affrontare tutto in una volta. Prova a contattare uno psicologo della tua zona. Puoi chiedere un percorso per ri-orientarti e recuperare fiducia e brio. Date le tue capacità di tenere duro dimostrate finora, potrebbero bastare pochi incontri. Un caro saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

problemi di relazione

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Cara Lara, quello che le succede potrebbe dipendere dal conflitto tra desiderio di autonomia e desiderio di relazione. Questo potrebbe spingerla a cercare di tenere moto vicine a sè le persone appena le conosce, per non restare sola e per dare sollievo alla sua autonomia; tuttavia, troppa vicinanza e l'andare fino in fondo nelle relazioni, è più rischioso e sente il bisogno di proteggersi. Le suggerisco di cercare uno psicologo della sua zona per esplorare le sue dinamiche relazionali e i suoi bisogni e, perchè no, per allenarsi ad accettare aiuto e restare nella relaizone senza perdere una parte di sè. Un caro saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

sessualità

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Cara Martina, la decisione di rivolgersi ad uno psicologo è molto saggia e prmetterà di fare chiarezza. Non possiamo sapere cosa senta il suo compagno. Magari il senso di colpa è ancora molto forte e si acuisce quando le si avvicina per avere un rapporto, oppure potrebbe vivere male la sua sessualità a cui attribuisce la colpa di rischiare di perderla... chi lo sa. Si conceda cose piacevoli e conceda anche alla vostra coppia momenti di piacevolezza e condivisione: una passeggiata, un bagno al mare, un gelato... E si metta in attesa curiosa, per vedere cosa accadrà. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Dieta

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Cara Ponkey95, quello che ci scrivi fa pensare che tua madre sia moolto preoccupata per la tua salute, al punto da rendere eccessive le sue cure e le sue precauzioni. Parlare chiaramente, spiegandole il tuo punto di vista da donna adulta. Tua madre si sente mlto responsabile e desidera controllare che tutto proceda al meglio ma ora potrai comunicarle che sei pronta ad assumerti le tue responsabilità. E' molto probabile che non accetterà di buon grado il cambiamento, ma tu terrai duro. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

dislessia in età adulta

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Cara Cristy, vedo ora la sua richiesta e le suggerirei di rivolgersi al servizio della asl per una valutazione diagnostica. Le verrebbero somministrati alcuni test e prove per comprendere la natura delle sue difficoltà percettive e chiarirle se si tratta di dislesssia o no. Di norma sono somministrate prove di memoria, di percezione, di lettura, di calcolo, di risoluzione di problemi. Il tutto in un clima sereno e non giudicante. Di fatto, potrebbe anche essere un'interessante modo per conoscersi di e vedersi in azione. In alternativa alla asl, provi a rivolgersi a colleghi che svolgano attività di valutazione neuropsicologica. Di norma possiedono i test necessari per la valutazione. Un caro saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Fallimento totale

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Caro Fabio, quante fatiche! Complimenti per la sua capacità di reggere e per la sua sensibilità, che la porta ad osservarsi nel suo essere padre, marito e figlio. Quali passaggi potrebbe fare per recuperare speranza? Naturalmente non è posibile controllare gli eventi, ma è possibile gestire il nostro modo di viverli e affrontarli. Si ponga degli obiettivi nelle sue relazioni e li condivida, così da recuperare fiducia in se stesso e nell'altro e avere aiuto, supporto e conforto da chi le vuole bene. Irrobustire le relazioni permetterebbe anche a lei di sentirsi più capace di offrire sostegno e affetto a chi ama. Detto ciò, le suggerisco anche di rivolgersi alla asl della sua città: esistono servizi di consultorio e, talora, anche unità oprative di psicologia in cui i costi sono ridotti. Potrebbero esserci tempi di attesa un pò più lunghi del privato e non potrà scegliere chi la seguirà, ma le verrà offerto un sostegno professionale breve, di qualità, per restituirle l'energia di cui ha bisogno. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Un'amica mi ha chiesto come scegliere lo psicologo

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Cara Romina, rassicuri la sua amica dicendole che la scelta del sesso dello psicologo è libera e non vi sono regole. Le suggerisca di immaginarsi a parlare sia con una donna, sia con un uomo e di ascoltare il suo corpo e le sue sensazioni durante questi esercizi di immaginazione. E' importante vada d'istinto. Poi conoscerà il suo psicologo e valuteranno insieme se la loro relazione terapeutica "funzionerà". Le faccia i miei auguri e i miei complimenti per la sua scelta di appoggiarsi ad uno psicologo. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Nella cura della persona che peso ha il rispetto?

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Cara Romina, cosa intendi per "rispetto"? Lo psicologo, per codice deontoologico, è tenuto a rispettare le ideologie e gli orientamenti religiosi, sessuali, le credenze culturali e qualsiasi aspetto che caratterizzi la persona che chiede il suo aiuto. Parimenti, è tenuto all'assenza di giudizio e al segreto professionale. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Cosa fare: scelgo il lavoro o tutto il resto?

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Caro Alberto, il trasferimento in un luogo diverso e con abitudini diverse da quelle della propria terra d'origine, provoca confusione, difficoltà ad adattarsi, desiderio di riprendersi la vita e le abitudini precedenti. A peggiorare le cose si aggiunge, talora, la difficoltà a creare relazioni soddisfacenti nella nuova città per i ritmi di vita frenetici che consentono pochi contatti sociali "veri". Di fatto, ci si sente e si è soli. Non è possibile suggerirti quale scelta compiere per il tuo futuro e per quello della tua ragazza. E' importante che riflettiate insieme e che siate consapevoli che entrambe le scelte avranno implicazioni positive ed altre meno positive. E' importante anche che siate in 2, ossia non soli, e che da quì partiate per costruire, a sud o a nord, una rete di conoscenze che alleggerisca il quotidiano e renda il futuro più roseo. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non sono stata sincera sul mio passato

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"non mi ha dato la libertà di raccontare un passato che io cancellerei, se ne avessi la possibilità..." Che belle parole Martina! Quanto amore dietro questa frase! Eppure le esperienze passate sono quelle che ti fanno essere quello che sei ora, con questa sensibilità e la capacità di amare dedicarti all'altro. Qualche volta, all'inizio di una relazione, si sceglie di raccontare ogni dettaglio del passato perchè si desidera essere autentici. Alcune parti di noi, però, non ci appartengono più e non sono quelle che conosce la persona che stiamo frequentando al presente. Quelle parti di noi, se le sentiamo lontane quasi non fossero nemmeno nostre, potrebbero non piacere a chi ci ama ora. Non possiamo avere un passato migliore di quello che abbiamo avuto. Si può lavorare solo sul presente. Se sceglierai di restare con il ragazzo che frequenti è importante che tu gli comunichi che non vuoi più essere aggredita. Il tuo ragazzo potrebbe essere un pò insicuro; l'insicurezza genera paura e la paura fa reagire con la fuga o con l'attacco. Il tuo ragazzo ti attacca. Non lo accettare. Ti suggerisco di rivolgerti al consultorio dela tua città: sono molto bravi a indicare come uscire da situazioni diffiicili ed aiutarti a gestirle. Dott.ssa Francesca Fontanella...

Dubbi che tolgono serenità

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Cara Erica, ha fatto molto bene rivolgersi ad uno psicologo. Dia tempo al tempo e non si faccia fretta: lavorare con la nostra mente, i pensieri, le emozioni, i comportamenti che abbiamo appreso richiede tempo. Condivida con la sua psicologa la sua urgenza di vedere dei cambiamenti: sarà un modo per irrobustire la vostra relazione (elemento fondamentale per la buona riuscita della terapia) e per farsi conoscere e aiutare meglio. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Sogno

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Cara Erica, il sogno fatto qualche mese fa la ha turbata molto, lasciandole la sensazione di avere una responsabilità nella morte di sua zia. Non è così. Questi pensieri, un pò magici, sono comuni nelle persone che soffrono, che provano spesso senso di colpa e che sono sensibili. Data la situazione delicata che sta vivendo, è bene che si faccia sostenere ora e dopo il parto, per non strutturare paure rispetto a sua figlia e al suo essere mamma. Si rivolga al consultorio o ad uno psicologo privato della sua zona e, se possibile, ne parli con la sua ginecologa. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

A volte non sopporto il mio ragazzo

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Cara Maria, a dirla tutta, i comportamenti degli altri non possiamo cambiarli. Abbiamo molto più potere sui nostri comportamenti, emozioni e pensieri. Nel tuo caso, penso sia importante che tu condivida con il tuo ragazzo le cose dette a noi: lo sa che il suo comportamento ti rende insicura? che ti rende più ragile? che ti fa sentire inadeguata? E' ancora più importante che tu riesca a acquisire fiducia in te stessa, indipendentemente da cioò che accade all'esterno. Questo è importante non solo in amore, ma anche nel lavoro e nelle altre relazioni. Fatti accompagnare, in questo, da uno psicologo. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Grande confusione

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Cara Sofia, non ci scrivi quanti anni hai. La tua età è un dato importante e insieme all'età sarebbe importante avere informzioni su di te, sulle tue storie precedenti. sulle esperienze personali che hai vissuto finora. Solo mettendo insieme queste ed altre informazioni, sarà possibile aiutarti a conoscerti e ad operare scelte consapevoli. Non è questo, tuttavia, il contesto ideale: mglio consultare uno psicologo privatamente, per un percorso online o in studio. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Difficoltà nelle relazioni sentimentakli

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Cara Mary, ricordi un momento in cui la timidezza non ha interferito con le tue relazioni? com'è andata in quel caso? Come ti sei sentita? Ti faccio anche un'altra domanda, questa volta rispetto al sentirti sostituita: il sentirti sostituita cosa ti fa fare? Quali azioni ti fa compiere? Non è necessario tu risponda a questo messaggio. Puoi riflettere tra te le risposte a queste domande e, se sentirai il bisogno di approfondirne i contenuti, sai dove trovarmi. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Ho un problema con mia cognata

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Cara Emiliana, condivida con il suo compagno questi pensieri ed emozioni e cercate tra voi la complicità che vi permetta di frequentare le riunioni di famiglia nonostante quello che è accaduto, magari riducendo il numero di incontri, se possibile. Consideri che la reazione del suo compagno al comportamento della cognata potrebbe essere meno intensa della sua, data la relazione "da sorelle" che lei e la cognata avevate prima del parto. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Depressione

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Cara Elisa, ha già cominciato a fare molto per se stessa iscrivendosi in palestra. Si prenda cura di sé e si dia l'opportunità di creare nuove relazioni, magari partendo propruio da chi frequenta la palestra: La storia che ci ha raccontato è una storia di umiliazione ed è legittima la sua rabbia come legittima la tristezza. Faccia attenzione a non confondere la tristezza per questo episodio con la depressione (la cui diagnosi compete ad un professionista, secondo precisi criteri). Potrebbe valutare una consulenza psicologica per essere aiutata a ricostruire l'autostima danneggiata dal comportamento di questo gruppo di persone. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Dilemma etico

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Cara Stefania, è una situazione molto delicata ed è ammirevole il modo in cui la sta gestendo. Mi colpisce che la sua amica abbia scelto di parlarne e questo mi fa pensare che ci potrebbe essere un margine per aiutarla. Questo non è il contesto giusto per parlarne quindi il mio suggerimento è di cercare un contatto presso il consultorio della sua città per essee aiutata a gestire questa situazione. Nel contempo, parli con la sua amica e le faccia raccontare le ragioni della sua scelta. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Sono gravemente balbuziente. Aiutatemi

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Caro Salvatore, mi permetta di dirle che si prova simpatia nel leggere il suo messaggio che, pur portando tutta la sofferenza di quello che vive, riesce ad essere leggero. Quanto anni ha Salvatore? Ha mai consultato un logopedista? Di prassi è preferibile associare un percorso di logopedia ed un percorso psicologico: il primo si occupa di offrire tecniche per la formulazione delle parole, il secondo di offrire strategie per gestire l'ansia che precede e segue il pronunciare le parole e per riequilibrare l'autostima provata dalla difficoltà quotidiana. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Farmi davvero male

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Caro John, questo innamoramento (che specifichi "non in pieno") cosa ti sta facendo fare? Che cosa c'è di positivo, che ti ti fa restare vicino a lei? Da quello che scrivi sembra inevitabile che il tuo desiderio di amore non sarà corrisposto e ne potresti soffrire...come mai scrivi "Se davvero soffrirò per lei forse sarà l'ultima volta"? Cosa ti fa dire SE? Sai John, mi sembra dlicata la situazione che stai vivendo: prova a risponderti a queste domande, tra te oppure con il supporto di uno psicologo. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Vorrei più libertà

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Cara Marica, per quale motivo hai scelto di non andare più dallo psicologo? E' proprio lo psicologo che ora più che mai potrebbe accompagnarti nella conquista della libertà. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Aiuto vi prego, cosa devo fare

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Gentiel Teresa, premetto che le informazioni che ci ha dato sonpo pche per poter dare una risposta accurata. Tuttavia, mi sembra di capire dal suo mesaggio che il problema tra lei e suo figlio sia principalmente di tipo comunicativo. Se suo figlo fosse d'accordo potreste valutare un supporto psicologico madre-figlio, per aiutarvi a recuperare uno stile comunicativo soddisfacente per entrambi. Consideri, anche, letà di suo figlio e il momento di passaggio evolutivo importante che sta vivendo. Nel caso suo figlio non fosse interessato ad un lavoro psicologico, potrebbe consultare lei sola uno psicologo per farsi aiutare a gestire la relazione e per essere sostenuta nel ruolo di genitore. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Lavoro e... Insoddisfazioni

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Cara Angela, le insoddisfazioni di cui ci parla sono dvvero molto differenziate: da un lato il modo in cui è trattata dalla figlia del capo, dall'altra i colleghi riuniti in "sette", dall'altra ancora la mancanza di stipendio. Anche il modo di affrontare questi problemi così differenziati non può essere facilmente univoco. Ad oggi quali azioni concrete ha messo in atto per far fronte a queste Insoddisfazioni? Ci sono stati momenti in cui le è parso che le insoddisfazioni interferissero di meno con la sua vita lavorativa? E, mi permetta un'altra domanda, come influenzano, le insoddisfazioni lavorative, la sua vita personale? Scrive che desidera "costruire uno spazio vivente per stare bene con se stessa": quali potrebbero essere i primi passi per raggiungere questo obiettivo? Può trattarsi di una mossa piccola, apparentemente insignificante, ma che la avvicina al risultato desiderato. Se le sembrerà utile, potrà contattare uno psicologo per essere aiutata in questa "costruzione". Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Complessi di inferiorità e paranoie

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Cara Anna, i complessi di inferiorità e le paranoie in che modo influenzano la sua vita? e la sua attività lavorativa? Specifica nel messaggio che, nel caso della sua ex socia in affari, non si sente inferiore e quindi avremmo bisogno di dare un nome a quello che prova. Come si potrebbe definire quello che prova nei confronti di questa donna e dei suoi comportamenti e che la fa soffrire? Che definizione ne darebbe? Cambiare lavoro, in che modo influenzerebbe i complessi di inferiorità? Lo so, faccio molte domande. Solo così mi è possibile esplorare il suo mondo e la sua storia insieme a lei e aiutarla a vivere la sua vita senza aggiunte che non sentirebbe sue. Nel caso avesse bisogno di approfondimenti o chiarimenti, mi contatti liberamente. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Confusione totale!

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Cara Federica, scrive che con il ragazzo attuale è sempre andato tutto bene: come va ora? Come sta influenzando la vostra relazione l'aver riletto i vecchi messaggi? Come sta influenzando la percezione di se stessa e le sue attività quotidiane? C'è qualcosa, nella sua relazione che la ha spinta a rileggere i messaggi o è capitato per caso? Che relazione c'è tra questi messaggi e la confusione che prova? Le faccio queste domande per permetterle di riflettere su quanto accaduto e di notare i collegamenti tra diversi aspetti della sua vita. Nel caso avesse bisogno di chiarimenti, mi contatti liberamente. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Questione d'autostima

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Caro Salvo, le informazioni che ci da sono poche per poterle dare una risposta accurata. Le chiedo che relazione ci sia, secondo lei, tra l'ascoltare ed osservare molto e le tensioni e preoccupazioni che prova. Che cosa, inoltre, le ha fatto pensare che si tratti di una "questione d'autostima"? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Il mio ragazzo è depresso

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Cara Fernanda, la situazione è faticosa ed è ammirabile la sua volontà di cercare una soluzione per far stare meglio il suo ragazzo. Ha parlato al suo ragazzo della possibilità di rivolgersi ad uno psicologo? Nel caso non lo avesse fatto è il primo passo. Se il suo ragazzo scegliesse di non cercare aiuto non potrà fare altro: la strada della psicologia ha senso se la persona è motivata ad inverstire su se stessa ed impegnarsi. Nel suo messaggio scrive di essere triste e disperata, quindi le chiedo? Pensa che potrebbe essere utile un supporto psicologico solo per lei? Ha pensato a questa opportunità? Potrebbe ottenerne un supporto nella gestione del suo ragazzo e della situaazione che state vivendo e al contempo avere uno spazio suo per recuperare energia e fiducia. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Paura di non poter sopportare più nulla

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Cara Nicole, puoi consultare la lista di professionisti presenti in questo portale e sceglierne uno che pensi potrebbe fare al caso tuo. Scegli di pancia e contattalo tramite messaggio privato. Potrai raccontare la tua storia e valutare, insieme al professionista che sceglierai, se e come procedere per avere una consulenza ed un sostegno accurati. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Cosa mi succede?

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Caro Umberto, dopo aver letto il tuo messaggio e questa parte della tua storia, così dolorosa e faticosa, ho scelto di risponderti con una domanda (:)), una di quelle domande da psicologi. Abbi pazienza e, se ti va, puoi rispondermi (magari privatamente per evitare, di raccontare troppo di te in questa sezione pubblica). Cosa ti permetterebbe di riavere felicità e autostima? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Problemi di comunicazione

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Cara Martina, la paura e l'insicurezza che, scrivi, ti porti dietro ogni volta che c'è da affrontare un discorso, sono presenti solo nelle conversazioni con il tuo ragazzo oppure le ritrovi anche in altri contesti? Per avere la libertà di comunicare il tuo pensiero, di cosa avresti bisogno? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Solo storie assurde

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Cara Lettrice, penso che la tua storia personale meriti di essere ascoltata e le tue riflessioni di essere approfondite. Tu cosa ne pensi? Pensi potresti trarne beneficio? Puoi valutare una consulenza con uno psicologo e poi scegliere insieme al professionista cosa sia meglio per te. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Come superare la fobia dei botti?

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Cara Debora, è importante definire che cosa, dei botti, la allarmi: il rumore? il fatto che possano essere pericolosi per chi li maneggia? Altro? Penso che per questo aspetto potrebbe essere utile una consulenza psicologica per esplorare il significato dei botti e della fobia dei botti. Detto ciò, domani è capodanno e lei sentirà l'urgenza di gestire questa questione. Si alleni a respirare di pancia nei momenti di tensione, chiudendo gli occhi e concentrandosi su di sé. Accolga le reazioni di paura come qualcosa di suo, che conosce già e di cui si sta prendendo cura. Scacciare la sensazione di paura rischia di renderla più forte, accettarla la rende più semplice da gestire. Oggi e domani dedichi due momenti al giorno per pensare ai botti e a ciò che le fa paura e immagini se stessa mentre assiste ai botti: si immagini di riuscire a gestire la fobia dei botti, immagini se stessa che, respirando di pancia e con gli occhi chiusi, riesce a rilassarsi e a sentire i botti in lontananza. Le faccio una domanda; ricorda un momento, della sua vita, in cui non ci sia stata la fobia dei botti? Mi contatti liberamente, nell'account privato, per approfondimenti. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Abbassare il desiderio sessuale

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Caro Lettore, grazie per aver condiviso in modo così spontaneo la situazione che sta vivendo. Quando aveva una ragazza, in che modo si faceva sentire il desiderio sessuale? Era parimenti intenso? Da quando non ha la ragazza, ricorda momenti in cui ha provato un minor desiderio sessuale o è riuscito a gestirlo? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Mi lascia perché è depresso

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Cara Camilla, complimenti per la tua volontà di stargli accanto in questo momento faticoso e per l'amore che sai provare. Il tuo ragazzo (posso chiamarlo così?) è seguito da uno psicologo? scrivi che da due anni soffre di depressione: ha una diagnosi, chi lo sta aiutando da un punto di vista professionale? La leva sta in questo. La tua presenza è già molto per lui, per fargli sapere di non essere solo. Non ti sforzare di offrirgli buon umore: ha bisogno di una compagnia che lo autorizzi, anche, alla tristezza. Tuttavia, è importante che un professionista si occupi di lui. Potresti valutare un supporto anche per te: non è facile tenere duro in momenti come questo e non è sagio fare tutto da soli. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non lo capisco più

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Cara Miriam, non è possibile dire cosa stia vivendo il tuo ex ragazzo senza conoscerlo, Il rischio è di esprimere opinioni che mal si accordano con quello che sta accadendo davvero. Mi sembra di capire che tu abbia a cuore lui e il suo benessere oltre che la vostra relazione e, per questo, potresti trovare un'occasione per parlare con lui. C'è quella frase: "Ora le regole le detto io", che potrebbe essere alla base delle sue scelte. Tu cosa ne pensi? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Ho un problema

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Gentile Riccardo, vorrei riflettere con lei su un aspetto: la rottura dell'incantesimo che effetto positivo ha? Cosa le permette di ottenere? Le mie domande le sembreranno contro intuitive, ma hanno l'obiettivo di portare l'attenzione sulle intenzioni positive retrostanti ad alcuni comportamenti automatici e apparentemente incomprensibili. Se le fa piacere, mi contatti per condividere le sue riflessioni e le risposte alle mie domande. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Vorrei capirne di più

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Cara Giorgia, il suo comportamento ha l'obiettivo, come ci scrive, di rassicurarla di aver fatto il possibile per la salute dei suoi cari. L'obiettivo, l'intenzione, sono quindi positivi. Il punto è che questo tipo di comportamento assume nel tempo un carattere di obbligatorietà, vincolando e creando disagi. Va detto inoltre che il comportamento in sè non è uno strumento di protezione ma, piuttosto, un mezzo per sedare l'ansia ( a volte inconsapevole) che possa accadere qualcosa di brutto. Le suggerisco di consultare uno psicologo, in presenza o online, per costruire una soluzione alternativa. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Vaginismo si o no?

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Gentile Francesca, l'ansia può avere un ruolo nella situazione che ci descrive. La contrattura muscolare è uno degli espedienti del nostro organismo per resistere alle cose che suscitano emozioni come la paura, l'ansia, la rabbia... ed altre ancora. Dato che ha già svolto un controllo di tipo medico, le chiedo che effetti ptrebbe avere, secondo lei, conoscere strumenti di gestione delle emozioni: pensa potrebbero esserle utili? se sì, ha pensato ad una consulenza con uno psicologo dedicata alla gestione delle emozioni e al loro ruolo nel vaginismo? Resto a disposizione nel caso le facesse piacere saperne di più. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Formicolii in tutto il corpo

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Gentile Emanuela, mi permetto una domanda: se i formicolii e i pizzicori potessero parlare, secondo lei cosa direbbero? Se le fa piacere, può rispondermi con un messaggio privato. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non è sincero

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Gentile Carla, ci descrive una situazione di fatica nella comunicazione e di mancanza di sincerità. Dove trova le energie per impegnarsi a chiedere chiarimenti? Il suo ragazzo utilizza la menzogna anche in ambiti diversi dalle conversazioni sui social? Ci sono stati momenti in cui le è parso più sincero? Resto a disposizone nel caso le facesse piacere condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non so cosa fare

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Gentile Nicoletta, mi sembra di capire che né lei né suo marito vi sentiate comodi in questa situazione. Potrebbe essere utile concedervi l'opportunità di una consulenza di coppia. attraverso la quale valutare come recuperare la serenità. Nel frattempo, provate a ricordare momenti in cui suo marito non aveva conversazioni con altre donne: cosa faceva sì che non accadesse? Cosa potreste fare per vivere momenti simili a quelli? Resto a disposizione nel caso vi facesse piacere condividere le vostre riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non so cosa fare, ho bisogno di aiuto

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Gentile Pasqualina, quello che ci descrive può dipendere da tante ragioni diverse ed è prematuro fare una diagnosi. Valuti l'opportunità di un consulto presso il consultorio della sua zona o la asl. Potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi pensieri e darle l'opprtunità di conoscersi meglio. In alternativa, può consultare uno psicologo privato per una consulenza in studio oppure online. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Madre che divide i figli

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Buongiorno Alex, ho letto con attenzione questa parte della sua storia personale. Ora le chiedo: qual è la sua richiesta? In che modo possiamo esserle d'aiuto? Cosa desidererebe accadesse? Nel caso le facesse piacere, le do la mia disponibilità per condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Ansia, paura e depressione, a causa di un distaccamento con la mia ragazza

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Gentile Luca, hai valutato la possibilità di chiedere una consulenza al consultorio della tua città? Il servizio è gratuito o, ain alcuni casi, richiede il pagamento di un ticket. Potrebbe essere una soluzione per ricevere l'aiuto di cui hai bisogno? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Disagio

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Buongiorno Sara, disagio mi sembra il nome adatto alla situazione che descrivi. Disagio in te e, forse, in chi si relaziona a te... dico bene? Secondo te come mai si manifesta proprio ora? C'è stato un momento critico in cui il disagio ha iniziato a manifestarsi? Vorrei farti, anche, una domanda apparentemente controintuitiva: in questo periodo, ci sono stati momenti in cui non hai provato disagio? Se ci sono stati, con chi eri? Dove? Cosa ti ha permesso, in quei momenti, di provafre meno disagio? Se le domande ti sembrano complesse, resto a disposizione per chiarimenti e, nel caso tu volessi condividere le tue riflessioni, puoi contattarmi. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

essere lasciati dalla propria ragazza

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Buongiorno Diego, le cose accadono e il nostro ruolo è quello di affrontarle in un modo che sia utile per noi. Non ci scrivi come stai e come ti senti. Provi Rabbia? Gelosia? Tristezza? Senso di Colpa? Oppure provi qualche altra emozione? E' importante sapere quali sensazioni provi perché, a partire dalla situazione in cui ti trovi, vanno ricercati gli strumenti per il tuo benessere. Una volta scovati questi, sarà più semplice scegliere come andare a vanti e come gestire la relazione con la ragazza. In previsione della maturità e della concentrazione che richiede, valuta la possibilità di una consulenza con uno psicologo. Magari presso lo sportello scolastico oppure al consultorio. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

"hai la faccia triste"

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Buongiorno Ginevra, leggendo il tuo messaggio ho pensato ad una giovane donna che ha notato che alcuni tipi di comportamenti (che lei non sente suoi) attirano l'attenzione e sono apprezzati e che vorrebbe ricevere interesse da parte degli altri, ma non a scapito della propria personalità Ho capito bene? Correggimi se sono fuori strada. Forse la chiave è questa. Secondo te, in che modo potresti ricevere l'interesse di altri mantenendo quello che sei? Ci sono degli aspetti di te che, in alcuni momenti, hanno attirato l'attenzione? Ci sono state o ci sono persone che trovano interessante quello che fai? Può essere utile ricordare piccoli episodi di vita in cui gli altri hanno manifestato attenzione per te per scoprire come puoi riuscire a far ripetere più spesso questi momenti. Non è facile, Ginevra. Valuta la possibilità di farti accompagnare in questa scoperta da uno psicologo. Resto a disposizione nel caso ti facesse piacere condividere le tue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

rabbia repressa ed evitare il confronto

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Gentile Andrea, con quanta eleganza ha descritto il problema che sta vivendo! E' saggia la sua decisione di prendesi cura di questo problema, ora che sta cominciando a intensificarsi e potrebbe impedirle di realizzare i suoi desideri. Le ragioni del suo comportamento possono essere molte e diversificate e, per questo, sarebbe utile esplorarle come meritano. Nel frattempo, le propongo, se le va, un piccolo esperimento. Nei prossimi giorni, si alleni ad esprimere la sua opinione sulle piccole cose e osservi in che modo può esprimerle senza creare senso di debolezza nell'altro. E' un punto di partenza, uno strumento agevole per dare il via ad una nuova storia. Resto a disposizione nel caso le facesse piacere condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Come calmare un forte senso di ansia/angoscia post weekend?

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Buongiorno Gabriele, il weekend è il vostro buco spazio temporale per vivere la vita insieme, ho capito bene? Fosse così, come potrebbe fare per sentire più spesso, durante la settimana, le sensazioni del weekend? A partire dalla situazione attuale, quali azioni potrebbe fare? Gli incontri durante la settimana come influenzano l'ansia e l'angoscia? Le faccio tutte queste domande perchè la situazione che ci ha descritto può essere ricondotta a tanti pensieri ed emozioni diversi e in questo contesto pubblico non è possibile esplorarli in modo accurato. Tuttavia, queste domande sono un punto di partenza per avviare riflessioni sulle soluzioni al problema. Resto a disposizione nel caso desiderasse condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Terrore della notte e del distacco

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Gentile Giusy, il problema che hai descritto merita di essere esplorato e tu meriti di trovare la soluzione che cerchi. Scrivi che il problema, che inizialmente si presentava solo in viaggio, ultimamente si verifica anche in casa. Tutte le notti? Ci sono notti in cui riesci ad addormentarti senza provare la sensazione di abbandono e solitudine? Come mai quache tempo fa in casa non accadeva? E' cambiato qualcosa? c'è stato un evento che puoi considerare importante, significativo oppure collegato? La mia risposta alla tua ultima domanda è: sì, valuta la possibilità di rivolgerti ad uno psicologo. Chiediti cosa non ti sia sembrato utile nel percorso precedente e cosa riterresti utile per te in questo momento. La scelta del professionista, a mio avviso, dipende dal tipo di persona da cui ti piacerebbe essere aiutata. Guarda le foto dei professionisti, leggi i profili e scegli "di pancia". E' importante che tu ti senta a tuo agio con la persona che sceglierai. Ad oggi si può usufruire di consulenze in studio oppure online. Un bel vantaggio perchè permette di scegliere lo psicologo anche se esercita la professione in una zona diversa da quella in cui si vive. Resto a disposizione. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Come superare l'emetofobia?

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Gentile Lulu, come ha gestito finora l'emetofobia? Quali soluzioni ha tentato? Il mio suggerimento è di valutare la possibilità di una consulenza psicologica. Nel frattempo le pongo due domande: se l'emetofobia potesse parlare, cosa direbbe? Che voce avrebbe? Resto a disposizione nel caso desiderasse condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

20 anni e sentirsi vecchia

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Gentile Marta, le rispondo in due modi diversi. La prima risposta è di stampo biologico. Nei primi 18-20 anni di vita, lo sviluppo fisico e cognitivo è tale per cui c'è una grossa differenza tra un neonato e un bimbo di 4 anni, un bimbo di 7 anni e un ragazzino di 11...ad un tratto, queste differenze percettive rispetto all'aspetto e alle abilità cognitive ed emotive, cominciano a pareggiarsi. Una buoan cosa condsiderando che gran parte della propria vita è vissuta in stadio adulto. Questo aspetto evolutivo consente alle persone di mantenere uno stato di salute psicofisica ottimale (fatti salvi i casi di malattia) per gestire gli eventi di vita. La seconda risposta riguarda la sua storia di vita: Cosa significa, per lei, la vecchiaia? Quali pensieri le fa fare? Quale sensazioni le fa provare? Ci sono momenti in cui pensa un pochino meno alla vecchiaia? Resto a disposizione nel caso le facesse piacere condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non so quale sia il problema

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Gentile Lulu, le ho risposto anche all'altro messaggio. Data la descrizione della sua situazione, come riesce a trovare le energie per cercare di stare meglio? Quali pensieri la sostengono? Secondo lei, c'è una relazione tra la solitudine e l'emetofobia? Come suggerito nella risposta all'altro messaggio, valuti l'opportunità di consultare uno psicologo. Si conceda di trovare una soluzione al problema. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Ansia e pianto

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Gentile Stella, il suo messaggio di richiesta d'aiuto mi sembra uno specchio di quello che sta provando e somiglia, mi corregga se non si riconosce nelle mie parole, ad un conflitto: da una parte l'indecisione, l'irritabilità, il desiderio di stare sola, il pinato, i cambi d'umore, la timidezza, la balbuzie, il tradimento; dall'altra l'abilità nel canto, la relazione con il ragazzo attuale che descrive come "meraviglioso", con il quale le cose vanno bene, anche nella sessualità (abbastanza soddisfacente... abbastanza quanto? cosa manca, secondo lei?)... Mi permetto di osservare che, nonostante l'indecisione che la sta influenzando in questo momento di vita, è riuscita a trovare la forza per prendere la decisione di chiedere aiuto: cosa glielo ha permesso? Come può usare questa risorsa? Immagini un contenitore diviso in due parti e, da una parte, metta le cose che non le piacciono e che le sembra stiano andando male (anche quelle piccole), dall'altra quelle che le piacciono e stanno andando bene (anche quelle piccole). Come appare il contenitore? C'è una cosa, almeno una cosa, nella parte delle cose che le piacciono? Come mai questa cosa ha meritato il posto tra le cose positive? Come ha contribuito, lei, a rendere positiva questa cosa? Le domande da fare e le riflessioni conseguenti sarennero molte, ma non è questo il contesto più adatto. Potrebbe valutare la possibilità di una consulenza con uno psicologo. Dal canto mio, le offro la mia disponibilità. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Come riconquistarlo?

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Cara Carlotta, potrebbe essere utile avere la possibilità di sapere cosa pensi lui, come si sente quando siete insieme, se crede in un futuro insieme. Ci scrive che a volte lui sembra voler ricominciare, a volte no. Come mai? Gliene ha chiesto le ragioni? La chiave per scegliere se e quanto dedicare spazio a questa relazione mi sembra poggi sulla reciprocità del vostro amore. Il modi per riconquistarlo, a quel punto, verranno da sé. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Non so più cosa fare

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Gentile Lina, Ansia e Angoscia vanno così spesso a braccetto! Quando l'ansia è forte, può far pensare a cose negative e minare la fiducia,; l'angoscia, dal canto suo, può essere un segnale dell'organismo per dirci che ci sentiamo in trappola e senza vie di fuga. Cosa ne pensa? Si riconosce in queste descrizioni o invece quello che prova è diverso? Come riconosce anche lei, la sua storia merita di essere ascoltata e, quindi, è difficile poterle dare un suggerimento senza conoscerla meglio. Una soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi al servizio di psicologia della asl o del consultorio (il servizio è gratuito o è previsto il pagamento di un ticket, in base all'organizzazione della struttura). Questo le permetterebbe di cominciare ad avere strumenti per aiutarsi diversi dai farmaci. Detto questo, provi a chiedersi quale messaggio le stanno comunicando l'ansia e l'angoscia: cosa dicono? Potrebbe essere un buon punto di partenza per capire in che modo può farle diminuire. Le chiedo, anche, se in questo periodo ha riscontrato momenti o episodi in cui ansia e angoscia si sono fatte sentire meno: è capitato? in che occasioni? Resto a disposizione nel caso le facesse piacere condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

E' normale litigare in questo modo?

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Gentile Lettrice, le informazioni che ci dà sono poche per poterle rispondere con accuratezza, ma la situazione va approfondita, per il benessere suo e della coppia. La rabbia è un'emozione che porta ad agire, per proteggere il proprio valore, pertanto è fisiologico un comportamento di "attacco". Tuttavia, non è quello ottimale per gestire le situazioni relazionali e, come riconosce anche lei, può suscitare emozioni ulteriori, come la paura o il senso di colpa, oppure la tristezza... Potrebbe esservi utile conoscere qualche strategia per gestire la rabbia e per comunicare in modo efficace. Ha pensato di rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza? Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Problemi di coppia

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Gentile Ema, ci descrive tante cose che le piacerebbe cambiassero... quale ritiene più importamte per lei? Quale aspetto della sua vita e della sua relazione, se cambiasse, permetterebbe al problema di ridursi un poco? Cosa la farebbe stare un pò meglio? Le faccio queste domande perché il problema, così come lo ha descritto, è articolato ed è difficile dare una soluzione a tutte le componenti del problema contemporaneamente. Più utile potrebbe essere cominciare da una di queste. Dato che la situazione si protrae da tempo e, dal suo messaggio, arriva la fatica di questi due anni, potrebbe contattare uno psicologo per sé oppure per la coppia, sulla base di ciò che desidera in questo momento. Resto a disposizione per approfondimenti. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Correlazione dolori fisici e problemi psichici

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Gentile Giovanni, è possibile che vi sia una componente o un origine psicologica nei sintomi che sta vivendo da ben 4 anni. Come sono cominciati? Ricorda un momento specifico in cui per la prima volta ha provato questi sintomi? Come influenzano il suo quotidiano? ci sono stati momenti, negli ultimi anni, in cui le sembra di essere stato un pò meglio? come stava prima che iniziassero? C'erano stati dolori simili sebbene più sporadici o meno intesi? Dati i numerosi accertamenti medici e dato che il problema persiste, potrebbe essere utile appoggiarsi ad uno psicologo e valutare insieme a lui se e come procedere. Resto a disposizione. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Sempre triste

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Gentile Fefy, complimenti per essersi osservata così bene e per saper riconoscere gli effetti del suo comportamento (nervosismo in sè e nella vostra coppia, litigi, paura di perderlo...). Secondo lei, che relazione c'è tra la gelosia e la tristezza di cui ci scrive nel titolo del suo messaggio? Quale delle due le sembra venire prima? Il comportamento che descrive, mi fa pensare che ci sia qualcosa di importante da proteggere: che cosa ne pensa? Resto a disposizione nel caso desiderasse condividere le sue riflessioni. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

Abbuffate notturne, come comportarsi?

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Gentile Max, sarebbe poco saggio proporre una diagnosi sulla base delle informazioni che ci ha dato. Le chiedo questo: se si alzasse anche lei quando sente sua moglie in cucina durante le abbuffate di dolci, cosa pensa accadrebbe? Pensa potrebbe essere un'occaisone utile per voi per parlarne? Mi sembra, infatti, che in questo momento il primo passaggio consista nella condivisione del problema e dei suoi significati. Solo sua moglie può aiutarla a capire a cosa potrebbe servire questo comportamento di abbuffate. Una volta condiviso il problema, potrete scegliere se affrontarlo in autonomia o appoggiarvi ad un professionista. Resto a disposizione nel caso desiderasse approfondire. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...

E' davvero possibile vedersi brutti?

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Gentile Vincenzo, la risposta è sì, è possibile. La causa dipende dalla storia personale della persona e, per questo, non c'è una lettura univoca, una causa generale a cui fare riferimento. Date le difficoltà relazionali che il vedersi brutti comporta, è bene appogiarsi ad un professionista con il quale co-creare una soluzione al problema. Un saluto Dott.ssa Francesca Fontanella...