Le caratteristiche della cinofobia
La cinofobia (dal greco chiùon, che significa “cane”, e phobos, “paura”) è la paura eccessiva ed irrazionale dei cani.
Si tratta di una vera e propria fobia, che è classificata come fobia specifica nella categoria dei disturbi d’ansia all’interno del Manuale Diagnostico dei Disturbi mentali (DSM-5).
La cinofobia è una forma di zoofobia, cioè una paura degli animali, di cui fanno parte anche altre fobie molto comuni, come l’aracnofobia (paura dei ragni) e l’ofidiofobia (paura dei serpenti).
Anche la cinofobia è piuttosto diffusa. Secondo le statistiche attuali, ne soffrirebbe il 6-10% della popolazione mondiale.
La caratteristica principale della cinofobia, così come delle altre fobie, è che genera una paura estrema e del tutto incontrollabile. Chi ne è affetto si rende conto dell’irrazionalità della paura che prova ma non riesce a gestirla.
Molte persone che non soffrono di fobie hanno difficoltà a comprendere cosa sia davvero la cinofobia e pensano che si tratti di mancanza di coraggio, esagerazione o finzione. Ma la verità è che, quando il cinofobo vede un cane o sa di essere in prossimità di un cane, reagisce con un timore sproporzionato accompagnato da ansia e sente di non poter fare nulla a riguardo.
In alcuni casi, anche la foto di un cane o il solo pensiero di un cane possono scatenare importanti reazioni psicologiche, come l’ansia anticipatoria.
La paura che genera la cinofobia, in particolare, riguarda la possibilità di essere morsi o attaccati da un cane o contagiati dalla rabbia.
La cinofobia è una condizione che non va sottovalutata, poiché può avere un impatto significativo nella vita di chi ne è affetto e interferire con la sua vita sociale. Infatti, i cani si trovano nella maggior parte delle società, nelle case e nelle strade.
Per questo, anche solo una visita ad amici o parenti che hanno un cane o una passeggiata al parco può innescare reazioni di ansia. Spesso i cinofobi mettono in atto condotte di evitamento e limitano moltissimo le attività della vita quotidiana, perché sanno che imbattersi in un cane è quasi inevitabile.
Le possibili cause
Le cause della cinofobia non sono del tutto chiare. Tuttavia, esistono diverse ipotesi a riguardo.
Ecco le possibili ragioni che porterebbero allo sviluppo di questa condizione:
Esperienza personale diretta: Vivere un’esperienza negativa con un cane a qualsiasi età, come essere stati morsi o venire rincorsi, può portare allo sviluppo della cinofobia. Tali esperienze assumono particolare rilevanza quando accadono durante la prima fase dello sviluppo, poiché i più piccoli tendono a spaventarsi più facilmente. Durante l’infanzia, anche stare vicino a un cane che ringhia dietro una recinzione o vedere un cane fare un movimento brusco può esercitare un impatto significativo dal punto di vista psicologico. Inoltre, i bambini, curiosi e giocosi per natura, hanno un’alta probabilità di mettere in atto comportamenti che possono impaurire e infastidire i cani, come tirargli la coda o giocare in modi che il cane non gradisce, con conseguenti reazioni improvvise dell’animale o attacchi, che potrebbero generare un grandissimo spavento nei più piccoli. In questi casi, ciò che rimarrà nella psiche del bambino è proprio la brutta esperienza, più che la lezione di quali comportamenti evitare con un cane.
Esperienza osservativa: La cinofobia potrebbe svilupparsi anche dopo avere assistito a comportamenti minacciosi di un cane nei confronti di un parente o di un amico. Essere testimoni di un attacco di un cane può essere sufficiente per sviluppare la fobia. Infatti, le paure possono anche essere apprese attraverso le esperienze vissute da altre persone.
Esperienza informativa/istruttiva: In alcuni casi, la cinofobia è il risultato di angosce trasmesse dai genitori attraverso frasi che istillano la paura nei più piccoli, come “i cani sono pericolosi”. Certe paure possono anche essere trasmesse indirettamente da film, libri, documentari e dall’ascolto di storie sui cani. In generale, essere esposti a una narrativa da cui si evince la pericolosità dei cani, favorisce la comparsa della fobia.
Osservazione di comportamenti fobici: Le reazioni altrui di spavento di fronte a un cane, in particolare quelle dei genitori, possono venire registrate nell’inconscio dal bambino e poi imitate.
Scarsa conoscenza dell’animale: Chi non ha contatti diretti con dei cani non sa come potrebbero reagire in alcune situazioni. Per esempio, i cani a volte annusano le persone che non conoscono in modo inoffensivo, ma se non si hanno avuto occasioni interagire con dei cani, questo potrebbe essere vissuto come una minaccia. Nei bambini, esposizioni premature ai cani con il supporto di un adulto prevengono lo sviluppo della cinofobia: se una persona è abituata a interagire con i cani in modo sicuro già dall’infanzia, probabilmente non li temerà in futuro.
Predisposizione genetica: Avere dei familiari che soffrono di fobie o di altri disturbi d’ansia è un fattore di rischio per lo sviluppo di fobie.
Teoria evolutiva: Secondo alcuni, la paura per i cani è “atavica” in quanto si tratta di un discendente del lupo, animale notturno carnivoro, tipicamente raffigurato nelle favole e nei racconti popolari come “mangiabambini” o “lupo mannaro”.
Sintomi
I sintomi della cinofobia variano molto da persona a persona. Alcuni hanno paura solo dei cani di grandi dimensioni o di specifiche razze, altri di tutti i cani compresi quelli di taglia piccola.
I sintomi si scatenano in chi ne soffre quando il soggetto si trova nelle vicinanze di un cane, sa che potrebbe esserci un cane nei paraggi, vede una fotografia di un cane o addirittura solo sentendone parlare o pensandoci. Generalmente, i sintomi cessano quando questi stimoli fobici vengono a mancare.
I sintomi principali sono la paura intensa e irrazionale, impossibile da tenere a bada, accompagnata da alti livelli di ansia.
Chi soffre di cinofobia, cercherà di evitare di visitare amici e parenti che hanno dei cani (comportamenti di evitamento) e tenderà a fuggire o nascondersi se ne vede uno (comportamenti di fuga), il che è particolarmente rischioso in quanto, di fonte a una reazione fobica, molti cani reagiscono con uno schema di attacco.
La reazione di ansia può causare sintomi fisiologici, quali:
Aumento del ritmo cardiaco
Difficoltà respiratorie
Malessere generale
Sudorazione o sudore freddo
Sensazione di soffocamento
Dolore o senso di oppressione al petto
Tremori
Vertigini
Nausea
Secchezza delle fauci
Mal di testa
Confusione
L’ansia può essere anche anticipatoria e manifestarsi prima di un possibile incontro con un cane o al pensiero di questo, con cambi del comportamento, disorientamento e mancanza di concentrazione.
In casi estremi, possono comparire sensazione di impotenza e di perdita di controllo, senso di pericolo costante, sentimento di distacco da sé, paura di morire e intenso bisogno di fuggire. Questi sintomi potrebbero sfociare in un attacco di panico vero e proprio.
I bambini che soffrono di cinofobia tendono ad aggrapparsi al proprio genitore, fare capricci e piangere ininterrottamente.
Consigli utili per superare la paura dei cani
Quando incontri un cane, tieni a mente questi tre suggerimenti:
Gestisci la comunicazione non verbale con il cane: non irrigidirti quando lo vedi e non iniziare a camminare molto velocemente, perché potresti proprio ottenere l’effetto opposto e attirare l’attenzione del cane.
Non guardare il cane negli occhi, perché potrebbe sentirsi sfidato. Piuttosto, mantieni la calma, prosegui con scioltezza e passagli vicino ma non troppo, senza invadere il suo spazio.
Non fare impaurire o innervosire il cane con reazioni come agitazione o grida, che rischiano di spingere il cane ad attaccare.
Se stai cercando di lavorare su te stesso e affrontare la paura dei cani, ecco dei consigli utili da mettere in pratica:
Avvicinati a un cane, specialmente in seguito a una brutta esperienza recente, per superare quanto prima la paura. Se non riesci a spiegarti il perché, interrogati su cosa è nello specifico dei cani che ti causa angoscia cercando di razionalizzare.
Non vergognarti: negare il problema rinforza ulteriormente la reazione fobica e porta a una riduzione dell’autostima. Piuttosto, parlane con qualcuno!
Conosci meglio i cani, magari ricercando delle informazioni riguardo al loro linguaggio e comportamento.
Come affrontare la cinofobia e come chiedere aiuto
Come accennato, la cinofobia può esercitare un impatto nella vita di chi ne soffre, specialmente per via delle condotte di evitamento e per i sintomi legati all’ansia. Sembra che solo il 12-30% di chi soffre di questo disturbo vada in cerca di una soluzione con un professionista.
Richiedere un aiuto è importante per migliorare la qualità della vita, per gestire i sintomi della cinofobia e infine per superarla del tutto.
Le evidenze scientifiche ci mostrano diversi trattamenti efficaci per la cinofobia.
La terapia di prima scelta è quella cognitivo-comportamentale, utile anche per le altre fobie specifiche.
Durante le sessioni, si lavora sui pensieri irrazionali con tecniche di ristrutturazione cognitiva e vengono insegnate strategie di coping e tecniche di rilassamento.
Le tecniche di esposizione o desensibilizzazione sistematica sono particolarmente efficaci per far imparare al soggetto a far fronte alle situazioni temute in modo graduale. L’esposizione inizia generalmente con fotografie e contenuti audiovisivi di cani, per poi passare all’esposizione immaginaria attiva (visualizzare di stare svolgendo dei compiti con un cane) e infine arrivare all’esposizione in vivo.
In ogni caso, l’esposizione avviene sempre in ambiente protetto e alla presenza dello specialista.
Ha lo scopo di desensibilizzare progressivamente, cioè creare un’abitudine agli stimoli finché questi non cesseranno di generare ansia. Negli ultimi anni è stato implementato nelle tecniche di esposizione l’uso della realtà virtuale immersiva e interattiva, con la quale si ottengono ottimi risultati e che si mantengono a lungo.
In rarissimi casi potrebbero essere prescritti dei farmaci per ridurre i sintomi dell’ansia, come beta bloccanti e sedativi.
IN SINTESI
Cos'è la cinofobia?
La cinofobia è la paura irrazionale e intensa dei cani.Quali sono le cause della cinofobia?
Può derivare da esperienze traumatiche passate o essere legata a ansia e fobie specifiche.Come si può trattare la cinofobia?
Terapie come l'esposizione graduale e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere efficaci.Quali sono i sintomi della cinofobia?
Ansia, panico o evitamento alla vista o al pensiero di cani.
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Oggi ad esempio abbiamo parlato di cinofobia e paura dei cani.
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