Sexting: tra piacere, trasgressione e rischi

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sexting


Cos’è il sexting?

Il termine sexting”, composto da “sex”, che significa “sesso”, e “texting, cioè “messaggiare”, è un neologismo proposto dal Daily Telegraph nel 2005 che si riferisce alle interazioni virtuali di carattere erotico o sessuale.

Nel sexting si utilizzano messaggi, chat, social network, piattaforme digitali o altri mezzi tecnologici per condividere contenuti sessuali espliciti tra due o più interlocutori.

L’era digitale in cui viviamo ha sicuramente favorito la diffusione di questo fenomeno. Le modalità degli scambi sessuali tra le persone cambiano nel tempo, e il sexting può essere considerato parte dei mutamenti della comunicazione e delle relazioni interpersonali del nostro secolo.

Si potrebbe parlare di una nuova “pratica sessuale”, sorta non solo grazie alle nuove modalità di rapportarsi e di comunicare, ma anche per il crescente consumo e fruizione di materiale on-line e per la possibilità che abbiamo oggi di utilizzare pc, tablet e smartphone da ogni luogo.

Proprio per queste ragioni, il sexting è in crescita anche in Italia, come evidenziato da uno studio realizzato durante il lockdown per la pandemia da covid-19.


Caratteristiche ed esempi di sexting

Il sexting si caratterizza per lo scambio di materiale sessualmente esplicito con mezzi digitali, soprattutto attraverso lo smartphone.

Esempi dei contenuti condivisi nel sexting sono:

  • foto e/o video di nudo o seminudo, rapporti sessuali, preliminari, masturbazione, etc

  • messaggi, scritti e/o vocali, dove si comunicano fantasie erotiche, si raccontano scene sessuali o si realizzano altri tipi di dialogo erotico.

Gli interlocutori coinvolti nel sexting possono avere diversi rapporti tra loro. Secondo uno studio condotto a Washington nel 2009, esisterebbero 3 tipi di interlocutori nel sexting:

  • due partner all’interno di una relazione stabile

  • due partner più altri soggetti estranei alla relazione

  • due soggetti che non hanno una relazione.

Uno studio condotto dall’Università La Sapienza ha spiegato che il sexting può essere realizzato in diversi modi, alcuni “innocui” e altri rischiosi. I ricercatori ne hanno distinti tre, ognuno dei quali presenta caratteristiche diverse:

  • sexting sperimentale: la condivisione dei contenuti erotico-sessuali è finalizzata alla sperimentazione e alla scoperta della propria sessualità

  • sexting a rischio: avviene quando si è sotto l’effetto di sostanze o di alcol, o quando si pratica con persone sconosciute o conosciute solo online

  • sexting aggravato: è caratterizzato dall’intenzione di fare del male all’altro; potrebbe includere contenuti violenti o invio di messaggi senza consenso, o potrebbe essere realizzato sotto pressione altrui.


Emozioni, piacere e motivazioni

Nel sexting, le emozioni che più frequentemente si sperimentano hanno a che vedere con la trasgressione, la paura e il piacere.

La sensazione di stare facendo qualcosa di trasgressivo o di essere ribelli per la possibilità di esibirsi ed essere ammirati (per chi li invia), così come di ricevere contenuti sessuali (per il destinatario), genera gratificazione, eccitazione e piacere. La scarica ormonale legata al piacere attiva una sensazione di paura, data dalla sensazione di stare trasgredendo le regole, mista ad adrenalina, rilasciata per l’eccitazione.

Insomma, ciò che genera il piacere è il fatto di sentirsi allo stesso tempo spaventati, affascinati e eccitati dall’invio o ricezione del materiale sessuale. Questi fattori spingerebbero le persone a praticare sexting.

Degli studi recenti condotti in Italia hanno dimostrato due elementi in più legati al piacere.

Da questi, è emerso che gli italiani preferiscono il sesso virtuale a quello reale per due motivazioni principali:

  • il sexting stimola il desiderio sessuale lasciando quasi tutto all’immaginazione degli interlocutori, con conseguente maggiore eccitazione e piacere

  • grazie alla protezione dello schermo, si aggiunge un elemento di gioco, e dato che non si percepisce come una pratica sessuale reale o impegnativa, ci si lascia andare più facilmente al piacere.


Diffusione del Sexting

Sebbene il sexting sia conosciuto per il suo uso tra gli adolescenti, in realtà viene praticato in tutte le fasce d’età. Infatti, secondo i dati statistici emersi da un campione di 870 uomini e donne di età compresa tra 18 e 82 anni, 8 persone su 10 comunicano tramite sexting.

Da uno studio condotto su giovani adulti, studenti universitari tra i 18 e i 30 anni, è emerso che il 58% invia messaggi a contenuti sessuali e circa il 62% li ha ricevuti almeno una volta. Un'altra ricerca ci dice che 6 giovani su 10 hanno praticato il sexting almeno una volta nella vita.

Un'indagine svolta solo su adolescenti ha evidenziato che il 37% di ragazzi è solito inviare materiale a sfondo sessuale, mentre il 35% lo riceve.

Nonostante le percentuali siano variabili in base al campione, sicuramente il sexting è una pratica ampiamente apprezzata da un pubblico sia adolescenziale che adulto, e il fenomeno non solo è molto diffuso, ma è anche in crescita.


La scoperta della sessualità: perché i giovani ne sono attratti?

Il sexting è una pratica molto comune tra gli adolescenti. In questa fase, i ragazzi stanno scoprendo molte dimensioni della vita adulta e stanno formando la loro identità, che include l’aspetto sessuale. Nel mezzo della tempesta ormonale ed emotiva adolescenziale, il sexting può rappresentare per loro uno strumento facile e immediato per la scoperta della propria sessualità, attraverso un mezzo - spesso lo smartphone - con cui hanno dimestichezza.

I giovani utilizzano il sexting principalmente come metodo di flirt e per esprimere o confermare interesse verso un'altra persona. Secondo uno studio spagnolo condotto su 132 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, i motivi principali per cui i ragazzi praticano sexting sono legati all'attrazione dell'attenzione del destinatario o al desiderio di essere considerati popolari.

I ragazzi, con il sexting, percepiscono di acquisire esperienza, anche se non in maniera diretta. Oltre a questo, sentono di proteggersi dalle insicurezze legate all’immagine di loro stessi, alle inquietudini riguardo ai cambiamenti del loro corpo e alla loro scarsa esperienza, mentre al tempo stesso si sentono al riparo dai rischi del mondo reale.

Se c’è qualcosa che gli adolescenti amano, quella è la trasgressione. D’altra parte, sebbene venga percepito come trasgressivo, il sexting viene percepito anche come “innocuo” per via dell’assenza di contatto fisico.

Abbellire e mostrare il proprio corpo in modo trasgressivo, ma senza troppi rischi grazie alla protezione dello schermo, viene considerata da molti adolescenti l’opzione migliore per lanciarsi nel mondo degli adulti. Tuttavia, come vedremo, non si tratta di una pratica priva di rischi: il texting espone a pericoli che spesso vengono sottovalutati.


Sicurezza e benefici

Perché il sexting possa essere considerato una pratica sicura, questo dovrebbe implicare come presupposti fondamentali il consenso e la piena fiducia nei confronti del destinatario che riceverà foto, video e messaggi.

Infatti, si tratta di materiale estremamente sensibile, che va trattato con consapevolezza e rispetto, e, soprattutto, non deve cadere in mani sbagliate. Nel caso in cui venga sovrastimata l’affidabilità del destinatario, si può finire vittima di ricatti e si potrebbero sperimentare conseguenze indesiderate.

Inoltre, il sexting dovrebbe escludere qualsiasi tipologia di reato (come abusi, mancanza di consenso, coinvolgimento di minori).

Quando praticato in un modo sicuro, quindi con consapevolezza, fiducia, consenso e rispetto, il sexting può apportare dei benefici, soprattutto tra partner stabili, come rafforzare il legame di coppia o mantenere l’intimità e la passione nei casi di relazioni a distanza.


Rischi e conseguenze

Purtroppo, la realtà è che il sexting non è sempre praticato in sicurezza. Vi sono possibili situazioni pericolose legate al sexting che fanno di esso un comportamento a rischio, che può avere conseguenze negative anche severe.

Ecco i principali rischi e conseguenze del sexting:

  1. Divulgazione illecita: Uno dei principali rischi è la diffusione non autorizzata di immagini intime sul web e sui social. Quando questa viene fatta da un/una ex, prende il nome di “revenge porn”, che sarebbe una divulgazione illecita di materiale sessuale del/della proprio/a ex partner con un fine vendicativo in seguito alla fine della relazione. Il revenge porn è una grave possibile conseguenza del texting, in quanto eseguita per umiliare, ledere la reputazione, far perdere l’autostima e generare sensi di colpa e vergogna nell’altro/a.

Una situazione simile al revenge porn, ma senza il coinvolgimento di ex partner, è il cyberbullismo, che avviene soprattutto tra adolescenti, sempre con lo scopo di fare del male alla vittima.

Nei casi di revenge porn e cyberbullismo si può assistere a una divulgazione non consensuale del materiale anche tra amici, conoscenti e parenti e si potrebbe persino perdere il controllo di tale contenuto, non potendo più stabilire chi lo possiede, tracciare gli invii e sapere a quanti è arrivato.

Tali spiacevoli situazioni possono indurre la vittima a uno stato di ansia, angoscia e disperazione, con un crollo dell’autostima e serie ripercussioni a livello interpersonale ma anche psicologico. Per esempio, la vittima potrebbe disidentificarsi dal suo corpo, perdendo la definizione di sé.

  1. Ricatti emotivi: Un altro possibile rischio è ricevere minacce o ricatti emotivi da parte dell’interlocutore, il quale esercita una pressione tale da convincere l'altro/a a praticare sexting. Tuttavia, l'emotività gioca un ruolo importante: può essere che una persona non si senta davvero pronta per il sexting, o che non gli/le piacciano le modalità proposte, ma comunque ceda di fronte alla pressione o al ricatto. In questo caso, non si tratta di una pratica davvero consensuale.

  2. Dipendenza: La persona che pratica sexting molto regolarmente, potrebbe incorrere in una vera patologia: la dipendenza da texting. Il meccanismo è simile alle altre dipendenze, cioè, la persona prova sentimenti di astinenza quando non pratica sexting anche per poco tempo, e potrebbe arrivare a sviluppare un’ossessione, escludendo dalla sua vita tutte le altre pratiche sessuali, in quanto non vengono più percepite come appaganti o eccitanti.

  3. Abuso sessuale online: Attraverso il sexting, potrebbe verificarsi un adescamento da parte di soggetti abusanti, che comporta un condizionamento rispetto all’invio di materiale sessuale con conseguenze rischiose per l’individuo che lo invia. Esiste anche un altro caso. Anche la ricezione non consensuale di immagini o messaggi di natura sessuale che supera il limite del consenso, arrivando a essere una vera e propria molestia, è considerato abuso sessuale online.

  4. Pedopornografia: Quando un adulto utilizza, o anche solamente possiede, materiale sessualmente esplicito prodotto da un minore, si tratta già di un reato. Questo non avviene se il materiale viene scambiato e utilizzato unicamente da adolescenti minori e consenzienti.

  5. Salute mentale degli adolescenti: Da una metanalisi realizzata nel 2019 è emerso che gli adolescenti che praticano sexting riportano spesso sintomi di ansia (nel 60% dei casi) e depressione (nel 25% dei casi), in particolare quelli che lo fanno sotto pressione o che sono stati vittime di cyberbullismo. Inoltre, chi fa sexting è anche più incline a pensieri suicidari, tentativi di suicidio e abuso di alcol e altre sostanze. Tra le variabili osservate, vi sono anche i tratti di personalità: chi fa texting tende a mostrare tratti di estroversione, impulsività, scarsa coscienziosità, nevroticismo, narcisismo, e personalità borderline.

Un aspetto interessante dei risultati emersi dallo studio è il legame bidirezionale tra tra aspetti psicologici e sexting: i sintomi psicologici possono spingere al sexting, che a sua volta può aggravare il malessere psicologico, potendo essere il sexting anche la causa primaria di disagio.

Date tutte le possibili complicazioni e ripercussioni sia sociali sia sul vissuto della persona, è importante essere consapevoli del potenziale lesivo del sexting. Per tutelarsi, il sexting va praticato in sicurezza, in maniera totalmente consapevole e nella completa fiducia dell’interlocutore.

Nel caso in cui si ritiene di essere stati vittime di un atto illecito, è fondamentale esporre denuncia e rivolgersi a uno specialista per meglio comprendere e superare quanto vissuto.


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Bibliografia

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