Relazione con partner ninfomane? Ecco come possiamo aiutarlo

Pubblicato il   / Sesso e Amore
ninfomania e ipersessualità
L’incidenza della dipendenza sessuale in Italia è del 6% negli uomini e del 2% nelle donne


Cosa sono ninfomania, satiriasi e ipersessualità?

Il termine “ninfomania” viene dal greco antico nýmphē che vuol dire "sposa" e nella mitologia è anche il nome di una divinità femminile, e “mania”, che si riferisce a un tipo di follia. Questa parola fu coniata nel ‘700 dal medico francese J.D.T. de Bienville, autore del testo “La ninfomania, ovvero trattato sul furore uterino”, dove l’autore descriveva un incremento morboso dell’istinto sessuale femminile.

La parola ninfomania indica l’ipersessualità femminile e la parola satiriasi indica l’ipersessualità maschile. Mentre le ninfee erano delle bellissime dee, note per sedurre gli uomini per soddisfare i loro impulsi sessuali, i satiri erano dei semi-dei di sesso maschile che assumevano aspetto animale per abusare delle ninfee e placare le loro pulsioni.

 

Differenza tra sesso e sesso patologico

Essere attivi sessualmente è considerato normale, mentre essere ninfomane presentare una manifestazione sintomatologica di dipendenza dal sesso non lo è. L’incremento dell’attività sessuale per frequenza ed intensità, dovuta ad un aumento irrefrenabile degli impulsi sessuali, nel sesso maschile o nel femminile, viene definito ipersessualità, dipendenza sessuale o sex addiction.

Tutti questi termini indicano un disturbo psicologico caratterizzato da un impulso sfrenato, impetuoso e inestinguibile di impegnarsi in ripetuti comportamenti sessuali con più partner, anche senza coinvolgimento emotivo.

Si tratta di una vera e propria dipendenza comportamentale, caratterizzata da un impulso disregolato e compulsivo che riguarda i comportamenti sessuali. Il desiderio sessuale è notevolmente aumentato, è incontrollabile e non vi sono inibizioni. Chi ne soffre presenta pensieri e fantasie sessuali ricorrenti e ricerca l’appagamento sessuale in maniera ossessiva.

Come in altre dipendenze, come quella da droghe o dal gioco, il soggetto trae benessere quando fa uso dell’oggetto di dipendenza, può assuefarsi e può raggiungere una saturazione sessuale. In assenza di esso, può manifestare una sindrome di astinenza.

In una teoria del ’78 elaborata da J. Orford, viene presentato un parallelismo tra la dipendenza da sostanze e la dipendenza sessuale: in entrambi si verifica la tolleranza e la necessità di ricorrere a uno stimolo sempre maggiore, nel primo caso assumendo più sostanze, e nel secondo caso tendendo all’osceno e al perverso, o dedicandosi in maniera esagerata alle attività sessuali a scapito di altre attività (lavoro, amici, famiglia, etc).

Secondo gli studi del 2000 del dott. Willy Pasini, l’incidenza della dipendenza sessuale in Italia è del 6% nella popolazione maschile e del 2% nella popolazione femminile. Gli uomini più colpiti hanno tra i 20 e i 40 anni e sentono la necessità di mostrarsi forti e vincenti nel contesto sociale. Nelle donne, invece, l’ipersessualità si manifesta con forme di voyeurismo e rapporti sessuali con sconosciuti.

Probabilmente negli ultimi decenni la diffusione delle video-chat e dei siti web a tema sessuale, con la gran facilità di accesso alla pornografia, stanno esercitando una certa influenza sull’aumento dei casi di dipendenza sessuale. Infatti, c’è anche chi ritiene che l’ipersessualità sia un prodotto di contesti ed influenze culturali. C’è anche chi la considera una forma di disturbo ossessivo-compulsivo.

In passato, la ninfomania era ritenuta una perversione e se ne parlava come “furore uterino”. In seguito, iniziò a essere considerata una patologia sessuale femminile e, nel 1992, l'Organizzazione Mondiale della Sanità smise di considerarla tale. Ad oggi non è parte delle patologie del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), ma è inclusa nella classificazione ICD (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems) dell'OMS come un sottotipo di ipersessualità, un’ampia categoria di disturbi, che comprende anche la satiriasi, e si caratterizza per un desiderio sessuale insaziabile e perennemente insoddisfatto.
 

Sintomi e caratteristiche

I sintomi dell’ipersessualità sono:

  • Impulso patologico ad avere rapporti sessuali, con desiderio eccedente, persistente e difficilmente appagabile

  • Ripetizione dell'atto sessuale fino allo sfinimento del partner

  • Amplesso impersonale, disconnesso, non coinvolgente e distaccato

  • Perdita dei freni inibitori, con tendenza a essere pronti, in qualsiasi luogo e con qualsiasi partner, a copulare o a masturbarsi

  • Incontri sessuali frequenti e ricerca di partner sessuali sempre diversi

  • Anorgasmia o esigenza spasmodica di raggiungere l’orgasmo

  • Uso frequente di pornografia

  • Autoerotismo/masturbazione compulsiva (compulsività: l’incapacità di scegliere se interrompere o continuare con un comportamento)

  • Pensieri e fantasie sessuali ossessivi e morbosi

  • Egocentrismo

  • Esibizionismo

  • Voyeurismo

  • Dipendenza, craving (nonchè bisogno intenso dell’oggetto della dipendenza), tolleranza, assuefazione e sindrome di astinenza

  • Ansia e irritabilità, quando la pulsione non viene soddisfatta

  • Razionalizzazione del proprio comportamento sessuale compulsivo

  • Numerosi tentativi falliti di interrompere o cambiare comportamento

  • Conseguenze legali derivanti dal comportamento sessuale

C’è una gran differenza tra persona con un forte temperamento erotico e comportamento sessuale patologico. È possibile avere un desiderio sessuale attivo molto alto e gestirlo senza avere alcun problema. Quando l’aumento del desiderio che si sperimenta è dirompente al punto da far perdere la capacità di governare i propri impulsi e si sviluppa una dipendenza, allora questo desiderio diventa disfunzionale.

Ciò che distingue la dipendenza dal sesso è la percezione di incontrollabilità, la sensazione di non riuscire a gestire gli eccessi di desiderio. In questo caso sorgono gli elementi della dipendenza: craving, assuefazione e astinenza.

Inoltre, la persona affetta da ipersessualità, mettendo al centro della propria vita il sesso, arriva a trascurare i propri doveri coniugali, le responsabilità sociali e professionali, così come i propri interessi, e spesso ha anche problemi economici.
 

Le conseguenze della dipendenza sessuale

La dipendenza sessuale ha un impatto negativo in molti aspetti della vita. Chi ne è affetto, mette al primo posto i propri impulsi e tutto il resto perde importanza. Tra le conseguenze della dipendenza sessuale vi sono:

  • Svalutazione del partner, che viene ridotto a oggetto sessuale

  • Promiscuità

  • Aumento di rischio di malattie sessualmente trasmissibili

  • Aggressività, difficoltà di concentrazione, problemi cognitivi

  • Stanchezza cronica, stress, disturbi del sonno, esaurimento nervoso

  • Abbassamento del tono dell’umore, noia, senso di solitudine, depressione, angoscia

  • Apatia, bassa autostima

  • Senso di colpa, vergogna e segretezza

  • Disfunzioni sessuali

  • Isolamento sociale e senso di inadeguatezza

  • Compromissione dei rapporti affettivi e della relazione di coppia

  • Incapacità di avere relazioni stabili e sane

  • Dispendio economico in sesso a pagamento, oggetti sessuali, telefonia erotica, etc

  • Problemi sul lavoro.

Vi sono diversi disturbi correlati alla dipendenza sessuale. Si trova spesso associata a sindromi maniacali, disturbo bipolare, disturbo borderline di personalità, nevrosi e anche disturbi endocrini-ormonali. Inoltre, diversi studi, come quello di Raymond del 2003 e quello di Black del 1997 hanno evidenziato l’altissima frequenza di casi di comorbidità di dipendenza sessuale e dipendenza da sostanze.
 

Tipi di ninfomania

Nella letteratura si è studiato molto il comportamento dell'essere ninfomane. La ninfomania è stata suddivisa in diversi tipi, eccone alcuni:

  • Compulsiva: iperattività sessuale simile a una nevrosi ossessiva

  • Fallica: tipica di donne che ricercano rapporti frenetici per “appropriarsi di un pene”

  • Controfobica: tipica di donne che non sopportano la solitudine o stanno reprimendo la propria omosessualità

  • Psicopatica: iperattività sessuale caratterizzata da mancanza di freni inibitori, che si riscontra in forme di oligofrenia ed epilessia

  • Immaginaria: pseudo-eccitazione tipica di donne affette da disturbo istrionico della personalità

  • Platonica: donne che praticano masturbazione compulsiva accompagnata da forti fantasie erotiche

  • Infantile: tipica di bambini che presentano una maturazione sessuale discordante e ingestibile autonomamente in età precoce, spesso dovuta a social media, disregolazione valoriale o educazione trascurante da parte dei genitori.

 

Diagnosi e fattori di rischio

Per ricevere una diagnosi di dipendenza sessuale, sono stati creati dei test, come il SAST (Sexual Addiction Screening Test). Inoltre, l’OMS ha identificato dei criteri diagnostici, quali:

  • ricorrenti e intense fantasie o impulsi sessuali per almeno 6 mesi, in associazione ad almeno 3 dei seguenti elementi: compromissione della vita quotidiana, impulso in risposta ad emotività problematica, fantasie sessuali costanti, inutili sforzi di controllare gli impulsi, impegni sessuali eccessivi

  • disagio sociale, personale e lavorativo

  • l’impulso sessuale, l’ossessività e la compulsione che ne derivano non sono correlati ad altre patologie, farmaci o sostanze.

Sono stati identificati alcuni fattori di rischio per lo sviluppo della dipendenza sessuale:

  • stile di attaccamento insicuro appreso durante l’infanzia in famiglia

  • disturbo di attenzione ed iperattività trascurato

  • vissuti traumatici di abusi psicologici, fisici e sessuali durante l’infanzia

Le cause della ninfomania non sono facili da identificare. Gli abusi infantili, così come diverse patologie psichiatriche, possono giocare un ruolo importante nell’insorgenza di questa patologia. Come le altre dipendenze, anche il comportamento sessuale compulsivo può presentarsi in risposta a emozioni spiacevoli, venendo usato come un anestetico per gli eventi difficili.
 

Come gestire il problema all’interno della coppia?

Se hai una relazione con una persona dipendente dal sesso o con un uomo o una donna ninfomane, dovrai osservare la situazione e agire al meglio per gestire il problema all’interno della coppia e per aiutare il partner. Ecco dei consigli:

  • Osserva la situazione e fai chiarezza. Cerca di capire se il tuo partner potrebbe avere altri problemi, come dipendenza da sostanze, che è molto comune negli ipersessuali.

  • Parla con il partner di ciò che sta succedendo. Apriti e spiega con sincerità i sentimenti che provi.

  • Analizzate insieme la situazione e cercate delle soluzioni. Per esempio, puoi proporre di iniziare una terapia o partecipare a gruppi di sostegno.

  • Ascoltati e accetta i tuoi sentimenti. Accogli il tuo dolore o la tua rabbia e, se senti di volerlo fare, perdona il tuo partner e aiutalo.

  • Stabilisci i tuoi limiti. Avere dei confini emotivi e fisici è fondamentale per uscire forti dalla situazione. Puoi anche astenerti dal sesso con il tuo partner per un periodo, se ritieni che sia il caso e se sai che il suo comportamento sessuale è promiscuo e potrebbe avere contratto delle malattie veneree.

  • Chiedi un supporto agli amici, ai familiari e a uno psicologo. Metti da parte l’imbarazzo e non vergognarti, ti farà bene.


Il passo più importante per aiutare il tuo partner è aiutarlo a contattare uno psicologo, se disposto. Potrebbe essere opportuno anche fare dei test per le infezioni veneree. In alcuni casi, si può tenere in considerazione anche il ricovero in strutture di riabilitazione.
Il trattamento più efficace è quello multidisciplinare, in cui diverse figure professionali (come medico, psicologo, sessuologo) collaborano per aiutare il soggetto a ripristinare un sano rapporto con la sessualità e le relazioni intime.

La terapia cognitivo comportamentale è uno strumento di grande aiuto per chi soffre di dipendenza sessuale e può portare a una profonda consapevolezza delle ragioni che hanno causato il disturbo.

Anche la terapia di gruppo si è dimostrata efficace, soprattutto nella diminuzione del senso di colpa connesso alla condotta ipersessuale. Aggiungere alla psicoterapia altre tecniche come mindfulness, monitoraggio delle attività quotidiane, visualizzazioni e esercizi di rilassamento, sembra avere successo. È importante anche gestire i disturbi mentali e fisici coesistenti (come la depressione o i disturbi di personalità ed eventualmente seguire il trattamento farmacologico, qualora indicato dal medico.

La terapia per il recupero è un percorso lungo, ma può davvero riportare le cose alla normalità, aiutare a sviluppare chiarezza e lucidità e persino salvare la vostra relazione.


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Bibliografia:

  • DSM 5- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali; American Psychiatric Association; Cortina Editore; 2014;

  • Nymphomania Associated With Childhood Sexual Abuse: A Case Report, Swaleha Mujawar, Suprakash Chaudhury, Daniel Saldanha, June 3, 2021, https://doi.org/10.1177/26318318211013615

  • Stephen B. Levine MD, A modern Perspective on Nymphomania, Pages 316-324, 14 Jan 2008

  • Raymond N.C., Coleman E., Miner M.H., Psychiatric comorbidity and compulsive/impulsive traits in compulsive sexual behaviour, in "Compr Psychiatry", 2003; 44(5):370-380

  • Black D.W., Kehrberg L.L., Flumerfelt D.L., Schlosser S.S., Characteristics of 36 subjects reporting compulsive sexual behaviour, in "Am J Psychiatry", 1997; 154(2):243-249

  • Fenichel O. Psychoanalytic Theory of the Neuroses. New York, Norton, 1945.

  • Orford J., Hypersexuality: implications for a theory of dependence, in "Br JAdd", 1978; 73:299-310

 

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