A volte pensiamo di essere "troppo buoni" o di non riuscire a rispondere "a tono" a determinate persone, nonostante ci sia chiaro che si stiano approfittando della nostra educazione o eccessiva indulgenza.
Il risultato può essere una sensazione sgradevole di impotenza, frustrazione e rabbia per non essere riusciti a far valere il nostro punto di vista, che magari era logico e corretto e persino ben spiegato.
Se queste situazioni dovessero ripetersi nel tempo potrebbero diventare un pericolo per l'idea che abbiamo di noi stessi, lo schema o l'insieme di pensieri che conserviamo su chi siamo e come siamo, minando l'autostima e l'efficacia sulle relazioni interpersonali.
Molti meccanismi che alimentano l'ansia hanno alla base la paura di non riuscire a far fronte a dinamiche relazionali, nelle quali non pensano di avere competenze adeguate.
Una tecnica per evitare questi problemi è il training o addestramento all'assertività.
Il termine "assertività" deriva dalla parola inglese assertive, ed indica la capacità di un individuo di conoscere le proprie esigenze e di riuscire ad esprimerle nel proprio ambiente sociale.
La particolarità dell'assertività è che per affermare la propria personalità e i bisogni non si arriva a prevaricare l'altro, ma lo si riesce a fare con rispetto e senza degenerare nel conflitto.
Essere assertivi significa anche avere una "buona immagine di sè", evitando che la passività e i comportamenti eccessivamente rinunciatari finiscano per limitare la vita del soggetto, senza tuttavia diventare aggressivi.
Il training assertivo è svolto da uno psicologo esperto in queste specifiche.
Fondamentale è la fase di analisi dei comportamenti e dei pensieri che li muovono. Una volta effettuata, lo psicologo formula un vero e proprio piano di intervento, con obiettivi chiari e condivisi sui risultati.
Le fasi sono quindi:
- analisi comportamentale e personologica
- stesura del piano e degli obiettivi
- implementazione delle tecniche e modifica degli schemi interni passivi e disfunzionali
- adozione pratica, da parte del paziente, delle tecniche nelle interazioni quotidiane e rinforzi o modifiche dello psicologo.
La comunicazione non verbale fa parte integrante del training e lo psicologo deve conoscere il linguaggio del corpo e i significati associati, al fine di insegnare al paziente ad utilizzare anche questo potente strumento.
La durata del training assertivo dipende da molte variabili:
- impegno e disponibilità del paziente;
- numero di abilità sociali da sviluppare;
- tipo di ostacoli ambientali e sociali presenti nella vita del paziente, ecc...
Infine, il training di assertività può essere condotto nel formato individuale, anche con la modalità online, o di gruppo.