articoli di psicologia della Dott.ssa Felicia Burno

risposte dello specialista Felicia Burno

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Rapporto con mia madre

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Gentile Emy, è normale che si lasci prendere dall’ansia specie perché i comportamenti di sua mamma, a suo dire, sono perpetuati da tempo e addirittura nel quotidiano. Ha mai provato a spiegare a sua madre quello che ha scritto in questa pagina? Io mi sento di consigliarle di parlare con lei esprimendo quello che prova, di spiegarle come si sente e ciò che vorrebbe per il bene di tutti. Cerchi di tranquillizzarla e dato che si percepisce tra voi una relazione burrascosa, provate a condividere l’idea di contattare uno psicologo. Insieme potete affrontare un percorso che fortifichi ognuna di voi. Rivolgendovi ad un esperto sono certa che troverete gli strumenti giusti per un proficuo sostegno psicologico e relazionale, insieme avrete modo di “ritrovare” la forza di confidarvi quelle emozioni che spesso stentano a venire fuori nel rapporto madre e figlia. Rimango in attesa di consigli In ogni caso, in bocca al lupo Dott.ssa Felicia Burnò Psicologa a Cernusco sul Naviglio (MI)...

Respingo spontaneamente i bei gesti

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Gentile CR, leggendo le tue righe noto in te una capacità di auto-osservazione e di critica che ti portano a prendere consapevolezza sul tuo modo di essere. Il fatto stesso che hai riconosciuto in te aspetti particolari della tua personalità è un fattore positivo, un segnale che ha preso voce con questa richiesta di aiuto rivolta a noi esperti. Il tuo racconto ha evidenziato un quadro complesso che andrebbe valutato di persona con maggiore attenzione perché la causa di queste assenze di emozioni potrebbero essere diverse ma di sicuro legate a problematiche relazionali e a possibili reazioni depressive vissute qualche anno fa e che potrebbero spiegare il tuo quadro comportamentale ed emotivo. Ti consiglio quindi di rivolgerti ad uno psicologo di zona al fine di risolvere questo tuo particolare aspetto emotivo. Rimango a disposizione per possibili chiarimenti. Dott.ssa Felicia Burnò. Psicologa a Cernusco sul Naviglio (MI)....

Tra famiglia e fidanzato...

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Gentile Beatrice, poche righe per dirle che comprendo la sua paura, ma è solo il frutto di vecchie situazioni spiacevoli createsi in passato. Se oggi i suoi genitori le chiedono la possibilità di conoscere il suo ragazzo perchè loro intenzione è di chiedergli scusa, non parta già con l’idea che non riusciranno mai a farlo, prenda in mano la situazione e ne approfitti del momento, come ben ricorda adesso arriva Natale pertanto non rimanga nel dubbio sul “chissà se potevo passare un Natale diverso!” In bocca al lupo, Psicologa Dott.ssa Felicia Burnò Via Cavour, 75 Cernusco sul Naviglio (MI) 3204617993...

Aiuto con figlia di 16 anni

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Gentile Oamur, rispondo alla sua per ricordarle che non mi meraviglia la sua incredulità rispetto ai comportamenti di sua figlia, ma la tipica fase adolescenziale si presenta in lei e con essa anche diverse dinamiche connesse. Riferisce inoltre che lei genitore si trova in fase di separazione giudiziale: potrei dirle che i comportamenti di sua figlia non sono la conseguenza di ciò, ma non lo escluderei nemmeno a maggior ragione che la separazione di due genitori trascina inevitabilmente i figli nel vortice delle discussioni e contese. Lei accenna una separazione difficile in cui la moglie potrebbe indurre alla figlia “una assenza di giudizio favorevole” nei sui confronti. Se il suo timore è questo, mi permetto di consigliarle di non apportare confusione sull’immagine che la ragazza ha di voi genitori, lasciate la ragazza fuori dalla situazione di coppia e da buon genitore parli a sua figlia di ciò che è successo con i nonni esprimendo il suo dispiacere ma ricordando la sua presenza come padre nei movimenti futuri. Se vuole,rimango in attesa di ulteriori chiarimenti e sostegni. Cordiali saluti Psicologa , Dott.sa Felicia Burnò Via Cavour, 75 - Cernusco sul Naviglio (MI) 3204617993...

Gesticolare con le mani

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Gentile La tua domanda è particolare come la stessa tematica che mi porta a raccontarti un particolare di una ricerca. Una serie di ricercatori studiando la motivazione della gestualità comunicativa hanno chiesto a diversi bambini bilingui di ripetere una storia, prima in inglese e poi in francese. Abbiamo osservato che quando parlavano nella loro lingua principale tendevano a gesticolare di più, mentre gesticolavano di meno quando ripetevano la storia nella lingua che conoscevano meno. Gesticolare quindi aiuta a far capire meglio agli altri ciò che diciamo, ma aiuta anche noi stessi a ricordare ciò che si vuole o deve dire. È come se i gesti, in una comunicazione avessero un proprio compito: quello di diffondere parte di informazioni al cervello dando modo di ricordare più cose. Spero di avere colmato la tua curiosità. Cordiali saluti Psicologa , Dott.sa Felicia Burnò Via Cavour, 75 - Cernusco sul Naviglio (MI) 3204617993...