enrico  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Ferrara

Non sapere esattamente come ci si sente

Sono un uomo di 56 anni con un figlio , tutto è iniziato circa un anno fa , mia moglie raggiunti i 50 anni ha iniziato a manifestare stati di umore anomali quasi aggressivi nei miei confronti. nel nostro rapporto ha sempre colpevolizzatome di tutto quelli che accadeva nella sua vita, discussioni e disaccordi con la sua famiglia o normali preblematiche nel nostro rapporto venivano usate per scaricarmi addosso una rabbia che sempre più era evidente. ioho reagito male credendo che isolandola dalla mia vitae concentrandomi su nostro figlio le cose potessero migliorare, ma è stato un grosso errore . ho poi avuto la diagnosi di una patologia neurologica iniziale che per ora non mi crea problemi , questa èstat la fine , una sera mi ha detto cercando qualche misera scusa che non mi amava piu è che forse la mia malattia aveva dato la botta finale al nosro rapporto. è stata una pugnalata in un momento in cui il mio futuro era incerto vedere che la persona che aveva scelto di condividere la vita con me si rimangiava le sue intenzioni. Ho barcollato come un pugile colpito al mento , lei voleva che io uscissi da casa senza rivolgermi a nessuno confidando nella sua buona fede. ho tentato di proporle ogni via di uscita ma lei ha sempr rifiutato. Ho trovato un avvocato e mi sono rivolto a lui , questo per lei è stata una offes enorme era sicura che anche questa volta avrei ceduto per bonta , abbiamo passato moltissimo tempo tramite i nostri avvocati a cercare un accordo, lei non voleva ssolutamente concedermi il tmpo paritetico d gestione di nostro figlio, alla fine dopo piu diun anno lei sostanzialmente ha perso su tutto, sono appena uscito da casa e miaccingo a gestire con moltissime difficolta mio figlio di 15 anni con cui ho per fortuna un rapport strettissimo. lei rimane ora in attesa di un mio errore non volkewndomi dare nessuna collaborazione durante la settimana , mentre al contrarioio offrivo la mia presenza qundo mio figlioe con lei.
mi sento malissimo per tutte le accuse che mi a lanciato e usato nei confronti della sua famiglia che putroppo per tantissimi motivi non hanno potuto conoscere la verità sul comportamento della figlia. de dovessi dire come mi sento non saprei risondere, mi sento come una persona abusata ,calugnata, ed offesa che sa di non potere avere giustizia avant al mondo ed in particolar modo davanti alla persona che ti ha fatto tanto male. cosa devo fare per liberarmi da questa sensazione di ingiustizia
grazie per il vostro parere

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 09/04/2025 - 10:04

Torino
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Gentile Enrico buongiorno,
comprendo la sua situazione: come se un camion l’avesse travolta lasciandolo agonizzante per la strada. Il malessere è grande e il desiderio di stare meglio, urgente.
Ma è come un lutto, richiede tempo per essere elaborato. Cerchi di valorizzare gli aspetti positivi della sua vita: quando stiamo male spesso ci dimentichiamo di considerare che non tutto ciò che ci circonda è pessimo.
Se il malessere interferisce con il suo quotidiano rendendolo troppo pesante chieda aiuto. Ci sarebbero molti aspetti da considerare per aiutarla nella sua sofferenza, a partire dal suo bisogno di giustizia inascoltato, legittimo ma così grande da impedirle di vivere con serenità. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente
dott.ssa Manuela Leonessa