Alla ricerca della persona che non esiste
Gentili Dott.sse e Dott.,
è tanto che penso di chiedere supporto a una figura professionale quale la vostra, ma per un motivo o per un altro continuo a temporeggiare. Sono una ragazza di 35 anni, single da 6 anni, data che risale a poco dopo l'aver scoperto che mia madre aveva una malattia degenerativa. Allora mi attaccai molto a un ragazzo rivelatosi poi con caratteristiche narcisistiche (non rilevate da me, ma da care amiche del vostro ambito.. io al tempo certi atteggiamenti / comportamenti non li vedevo). Negli ultimi 6 anni, in cui mi sono buttata molto sul lavoro, ho avuto brevi frequentazioni di cui una con quello che credevo essere diventato il mio migliore amico, ma dopo poco si è rivelato tutt'altro. Ora sono quasi 3 anni che ogni qual volta ricevo un invito ad uscire da un possibile papabile frequentatore mi inizia a girare per la testa sempre lo stesso dubbio "è la persona migliore che possa trovare o posso aspettare e cercare/aspettare di meglio?" e questo dubbio sorge per diversi criteri che possono essere i più disparati: aspetto fisico, lavoro, cultura, etc. Naturalmente, quando poi accetto di uscirci non mi convince e ci chiudo prima che possano illudersi.
Mi rendo conto di avere "un problema" e forse è arrivato il momento di affrontarlo in maniera concreta ...avete qualche consiglio da darmi sulla base di quel poco che sono riuscita a scrivere qui?
Grazie di cuore