Tante volte in tanti contesti differenti mi è capitato di sentir dire questa frase in maniera più o meno esplicita; ho anche riscontrato una forte difficoltà all'interno dell'ambiente scolastico, dove proponendo progetti di sportelli d'ascolto o cicli di incontri per i genitori o gli insegnanti, sono andata incontro a forti resistenze, dettate sì dalle difficoltà economiche, ma anche dalla convinzione che la figura dello Psicologo non sia accessibile e utile a tutti, ma sia un professionista a cui rivolgersi quando si è matti!
E' da queste esperienze che ho capito che all'interno della nostra società ancora non è stata compresa la professione dello Psicologo, e ho iniziato a pensare che forse prima ancora di proporre dei progetti specifici c'è bisogno di spiegare alle persone chi è lo Psicologo e cosa fa. E' questo che proverò a fare, spiegare chi è lo Psicologo, qual'è il suo lavoro e a chi si rivolge.
- Partiamo dalla prima domanda, CHI E' UNO PSICOLOGO? Lo Psicologo è una persona che si è iscritta alla Facoltà di Psicologia, ha conseguito prima la Laurea Triennale e successivamente quella Magistrale; in seguito ha svolto un anno di tirocinio per poter accedere all'Esame di Stato che, se superato, consente di iscriversi all'Albo degli Psicologi della propria regione ed esercitare la professione. Dopo questo ci sono diverse strade che si aprono e ognuno sceglie la propria specializzazione, tra le quali c'è anche quella in Psicoterapia che a sua volta si divide in diversi orientamenti.
- La seconda domanda è COSA FA UNO PSICOLOGO? Lo Psicologo, a seconda dalla specializzazione scelta, può lavorare sia nel pubblico che nel privato, in diversi ambiti: infantile, adulto, familiare, sociale, scolastico, di comunità, ecc. In base all'ambito in cui il professionista lavora i propri compiti ed obiettivi variano, ma possiamo dire che lo Psicologo svolge dei colloqui, in cui può utilizzare diversi strumenti acquisiti durante la propria formazione ed esperienza, per sostenere nei momenti di difficoltà chi a lui si rivolge. Oltre a questo lo Psicologo lavora poi in equipe con le altre figure professionali per garantire un lavoro di qualità ai propri pazienti, sia che si trovi all'interno del contesto pubblico che di quello privato.
- Ma quindi CHI SI PUO' RIVOLGERE ALLO PSICOLOGO? Ognuno di noi attraversa nella propria vita momenti di difficoltà personali, all'interno della famiglia, della coppia, nel gruppo dei pari, coi colleghi; la risposta quindi è TUTTI, TUTTI POSSONO RIVOLGERSI ALLO PSICOLOGO e nel momento in cui lo si fa NON SI E' MATTI, anzi è il primo passo verso una maggiore serenità. Probabilmente non tutti sanno, ma credo sia importante dirlo, che chi sceglie di fare questo lavoro, a sua volta molto spesso ha fatto o fa un percorso psicologico personale, per poter lavorare nel migliore dei modi, ma prima ancora perchè siamo prima di tutto umani, con le nostre fragilità e momenti di difficoltà come tutti gli altri.
- E QUANDO DEVO CONTATTARE UNO PSICOLOGO? Quando si avverte che da soli non si riescono a superare queste difficoltà e qualcuno di esterno alla situazione può aiutare a trovare nuovi strumenti, a vedere le cose da un altro punto di vista, a vedere parti di sè e degli altri che da soli non si riescono a vedere, a ritrovare in sè e negli altri risorse che non si credeva esistessero.
- MA PSICOLOGO E PSICHIATRA SONO UGUALI? No. Lo Psichiatra è un Medico che ha frequentato la facoltà di Medicina e dopo la laurea ha scelto di Specializzarsi in Psichiatria. Entrambi si occupano delle malattie mentali e collaborano, lavorano assieme; in quanto medico lo Psichiatra può prescrivere farmaci, cosa che lo Psicologo non può fare, per cui nel momento in cui la situazione richiedesse un sostegno anche farmacologico, lo Psicologo deve inviare il paziente allo Psichiatra che saprà indicare il trattamento più adeguato. Ma attenzione, neanche a questo punto siamo matti!!!
Quando si inizia un percorso psicologico si è sempre un po' spaventati, se chiedete a chi lo ha fatto o lo sta facendo vi dirà che la serenità e la soluzione ai problemi non si raggiungono subito ma occorre il giusto tempo e talvolta può essere difficile e fonte di frustrazione; però poi i progressi arrivano, un po' alla volta si vedono importanti cambiamenti se il paziente è attivo e contribuisce alla riuscita del processo terapeutico, perchè lo Psicologo da solo non è in grado di generare un cambiamento, ha bisogno che il paziente metta in gioco le sue risorse.