Buongiorno Giovanna,
credo che lei abbia interiorizzato un modello relazionale rigido, caratterizzato da possessività e poco rispetto per la libertà e i confini dell'altro. Questo stile affettivo, spesso, si manifesta anche attraverso i rapporti sentimentali, crea una asimmetria nella coppia e non permette di sviluppare un buon livello di autostima personale, poiché il modo in cui l'individuo si percepisce, sarà sempre influenzato dalle azioni e dai movimenti del partner. Ad esempio, infatti, lei si sente in "pericolo" ogni volta che il suo ragazzo si espone a situazioni sociali e teme di essere abbandonata, poiché non ha il controllo di ciò che accade. Difficile, quindi, vivere i rapporti con serenità e fiducia nell'altro. Io non conosco la sua età, ed è invece una informazione molto importante per capire come potrebbe, intanto, gestire la relazione con i suoi genitori che, da come la descrive brevemente, appare molto "controllante". Avrei bisogno di maggiori informazioni per capire quale sia effettivamente il clima familiare. Quello che posso intanto suggerirle è di iniziare un percorso di psicoterapia per ritagliarsi uno spazio personale solo suo, in cui riacquistare un senso di indipendenza. Uno spazio in cui potrà liberamente esprimere le sue paure di abbandono legate (anche) alla condizione di limitatezza nel poter prendere decisioni. Questo potrebbe permetterle di dare nuova forma al rapporto con i suoi genitori che, al momento, lei vive con frustrazione. Contemporaneamente, cerchi di valutare il significato della sua attuale relazione sentimentale, soffermandosi sui punti di forza che legano lei e il suo ragazzo e parli con lui dei suoi timori in maniera onesta, senza vergogna, ricordando che in un rapporto sano bisogna sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni, senza aver paura del giudizio, ma con lo scopo di trovare un punto di incontro adeguato per entrambi.
Se dovesse esserle utile, può contattarmi in privato.
Un saluto,
Dott.ssa Simona Bianchini