Rifiuto del concetto di morte
Buonasera, sono un 32enne realizzato professionalmente, impegnato in una relazione felice e stabile e un'ottima famiglia alle spalle.
Sono anni, almeno 5 o 6, che il rifiuto del concetto di annullamento della mia coscienza (sono ateo e razionalista, e non ho trovato alcun conforto in filosofie, spiritualità o religioni) dovuto alla mia futura morte mi perseguita. Sono spesso colto da pensieri sulla mia futura morte, sulla fine della mia sensorialità e vengo assalito da sensazioni di nodo alla gola in una spirale discendente di pensieri sull'inevitabilita del fine vita. Ultimamente il problema si è fatto più pressante e ho addirittura paura di addormentarmi, perché penso che potrei morire nel sonno e non svegliarmi più.
Essendo una persona molto curiosa e vogliosa di scoperte, ritrovarmi a vedere il tempo che corre inesorabile e veloce, nonché immaginare che un giorno la mia vita avrà fine, imprigionandomi in un sonno eterno senza sogni, mi sta logorando, portandomi a rifiutare il concetto stesso di morte, ma rischia di di impedirmi di vivere.
Grazie in anticipo per un'eventuale risposta.