Disturbo Borderline: come relazionarsi e aiutare?
Buongiorno, da qualche mese conosco una ragazza probabilmente affetta da disturbo Borderline, (disturbo sospettato da uno psicoterapeuta presso il quale la stessa è stata in terapia con discontinuità, fino a preferire il totale abbandono di qualsiasi tentativo di affrontare il suo disagio).
Prima di sapere che la persona in questione soffrisse di questi disturbi e che avesse già cambiato tre analisti, ero molto attratto dalla sua sensibilità, tipica delle persone affette da tali disturbi. Adesso, più lucidamente, cerco di acquisire coscienza dello stato di cose e capire se è il caso di allontanarmene, per evitare che il coinvolgimento che sento ed il forte fascino che esercita su di me, possano assorbirmi in una relazione deleteria, malsana e dolorosa, perchè da quanto ho potuto leggere, è quasi impossibile avere una relazione con una persona affetta da tale disturbo, soprattutto se si desidera stabilità, una famiglia e così via. E' esatto?
A prescindere da questo, al tempo stesso non vorrei disinteressarmene del tutto e capire se e cosa posso fare per convincerla a farsi aiutare da uno specialista, nonchè aiutarla ad essere costante in un eventuale percorso di terapia, poichè purtroppo, questa persona si trova in realtà sola, senza l'appoggio di una famiglia o di altre persone, che sembrano ignorare l'esistenza del problema.
E' possibile dare sostegno a queste persone, convincerle in qualche modo affinchè si curino o è tutto subordinato unicamente alla loro flebile volontà?
Grazie per l'attenzione.