C.  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Voglio morire e porre fine alla mia sofferenza

Sono una ragazza di 19 anni. Ho il desiderio di morire per porre fine alla mia sofferenza. Mi vergogno a dirlo, perchè non ho particolari problemi, c'è gente che sta mille volte peggio di me. Tuttavia sono estreamamente infelice, inappagata e frustata perchè nella mia vita faccio tutto solo perchè devo e non perche mi piace. Non mi piace l'università che frequento, non mi piace il mio ragazzo, non mi piace la mia famiglia, non ho amici, sono sola. Non ho il coraggio di lasciarlo, anzi ci ho provato, sono stata male e sono ritornata con lui, non ho il coraggio di cambiare uni in quanto ho studiato tutta l'estate per entrare e ho fatto e sto continuando a fare enormi sacrifici. Ogni sera, ogni giorno quando sono da sola un momento mi metto a piangere. Sono giunta alla conclusione che sarò per sempre infelice, tuttavia non riesco più ad andare avanti. Non ho nessuno con cui parlare, tutti pensano che io sia felice, nemmeno mia madre si accorge di come io stia. Vi chiedo aiuto, cosa devo fare?

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Valentina Nappo Inserita il 04/04/2016 - 06:29

Gentile ragazza,

hai fatto bene a utilizzare questo canale come "sfogo", come prima richiesta di aiuto. Il tuo è sicuramente un momento delicato, di forte dolore e scoramento, ma ritengo sia preferibile andare un pò più a fondo attraverso un consulto con uno psicoterapeuta de visu che ti offrirà quello spazio di ascolto e di accoglienza di cui hai bisogno in questo momento.
Chiedere aiuto è da coraggiosi, ricordalo sempre.

Resto a disposizione
dr.ssa Valentina Nappo
Psicologa e psicoterapeuta
Terapia individuale e terapia di coppia
San Giuseppe Vesuviano - Pompei - Melito - Vomero (NA)
www.psicodialogando.com

Dott. Simone Negrini Inserita il 04/04/2016 - 17:07

Buonasera Giuditta,
Comprendo che in alcuni periodi della vita ci possiamo sentire frustrati, inappagati, e facciamo le cose solo perchè dobbiamo, senza ricavarne alcun piacere o senza che ci interessino veramente.
E' come se ogni giorno in cui ci svegliassimo dovessimo trasportare un peso su per una collina, e a lungo andare questa situazione finisce col sembrare senza speranza, senza scopo.
Per fortuna però, per quanto ci possano sembrare al di là delle nostre forze, questi sono periodi che finiscono.
Lei ha 19 anni, è molto giovane, e davanti a lei la attendono comunque dei cambiamenti, sia a livello lavorativo, sia situazioni relazionali.
Per esempio, per quanto riguarda l'università, se è un corso di studi che sie è accorta non essere giusto per lei, c'è sempre la possibilità di cambiare.Avere 19 anni significa anche questo, avere una grande possibilità di scelta davanti a sè.
Lei è giunta alla conclusione che sarà per sempre infelice, quando in realtà non può sapere come sarà la sua vita fra cinque anni, o dieci, o venti.
Il mio consiglio, se riesce, è quello di parlarne comunque con sua madre o in famiglia perchè fingere che tutto vada bene quando non è così le comporta una fatica supplementare; il dover mantenere quella maschera di "presunta felicità" tutti i giorni è un ulteriore peso che si aggiunge al momento difficile che sta attraversando.
Infine, se non riesce a superarlo con le sue forze, l'indicazione che le posso dare è quella di contattare uno specialista della sua zona, almeno a livello di un colloquio iniziale in cui poter esprimere il suo malessere.

Un saluto,
Dott.Simone Negrini
Psicologo clinico.Bologna

Dott.ssa Maria Grazia Passerini Inserita il 03/04/2016 - 19:10

Ciao Giuditta,
provo molta tristezza nel leggere la tua mail. Sì è vero la morte, in alcuni casi, è l'unica soluzione che vediamo per porre fine ad una sofferenza divorante ma ho scoperto col tempo che, in realtà, non è l'unica ma, paradossalmente, quella più semplice. E' più facile desiderare di morire che affrontare i problemi che ci accadono, ci sembrano troppo più grandi di noi e non vogliamo rischiare di "perdere l'amore" di chi ci circonda cominciando a dire <<NO, io questo non lo voglio fare>>.
Scrivi che non hai qualcuno con cui parlare, che tutti pensano che tu sia felice e mi chiedo come mai pensano questo di te? Forse è questo il messaggio che mandi? Forse sei una brava attrice? Nemmeno la mamma si accorge di come stai ma tu le hai mai chiesto "aiutami"? Io penso che non sarai per sempre infelice se decidi di cominciare a fare qualcosa per essere felice e penso anche che tu abbia una buona consapevolezza, sai che tutto ciò che fai lo fai perchè devi e no perchè vuoi e ti piace e mi sembra un buon punto di partenza. Se da sola senti che è dura, puoi cercare un terapeuta privato nel tuo territorio che ti possa accompagnare oppure un servizio pubblico come un consultorio o un CAF, Centro AscoltoFamiglie.
Per qualsiasi ulteriore informazione puoi contattarmi, anche telefonicamente.
Buon lavoro Giuditta!