Antonella  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Mantova

Come risolvere i problemi di insonnia?

Buongiorno, da circa otto mesi soffro di disturbo del sonno. È morto mio suocero e nello stesso periodo ricorreva l'anno di morte di mia madre e ho iniziato a prendere klaira. Mio marito alla morte del padre mi ha obbligata a non piangere e da allora non riesco più a sfogarmi. Quando sono a letto mi sveglio quando sento mio marito che russa e devo andare sul divano e faccio fatica a riaddormentarmi. Non sono tranquilla. Da allora mia suocera vuole che mangiamo insieme a pranzo da lei e a cena da me. Se a volte ho delle discussioni con mio marito lei non vuole e mi dice che abbiamo bisogno di psicologi e di gocce x tranquillizzarmi. Sono stanca. Datemi un consiglio. Premetto che tra poco smetterò di assumere klaira. Grazie

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Katarina Faggionato Inserita il 23/11/2020 - 20:17

Cara Antonella,
se la Sua insonnia è dovuta alle situazioni problematiche che ha vissuto e che sta vivendo, appare chiara la necessità di affrontarle. A volte si può agire sulle conseguenze ma non è sufficiente né risolutivo, serve andare sulla causa. Come quando si ha un'infezione e si prende un farmaco per la febbre. Si abbassa la febbre, ma non si risolve l'infezione. Sua suocera potrebbe avere ragione per quanto riguarda l'utilità di un aiuto psicologico. Sopprimere le proprie emozioni non fa bene, così come non aiuta mandare continuamente giù quando si sente il bisogno di avere rispetto di se stessi e non solo degli altri. Quindi il consiglio che mi sentirei di darLe è quello di chiedere un aiuto concreto - rivolgersi a un professionista e cominciare a lavorare per affrontare le cause della Sua insonnia.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 24/11/2020 - 09:36

Buongiorno Antonella,
da quanto scrive mi sembra di capire che fin'ora lei si sia attenuta ad una regola imposta dai suoi familiari (marito e suocera) che la "obbliga" a reprimere il dolore e il disagio in generale ("mi ha obbligata a non piangere" e "se ho delle discussioni con mio marito lei non vuole").
Quindi, la prima domanda che è necessario lei si ponga è questa: come mai Antonella ha acconsentito a rinunciare di esprimere i suoi stati d'animo? E come mai, scondo lei, ora questo schema è diventato per lei intollerabile tanto da manifestarsi con il sintomo dell'insonnia?
Come mai ha accettato la proposta organizzativa di sua suocera circa le modalità di gestione dei pasti?
Quanto si sente libera casa sua e con suo marito?
Consideri che una consulenza psicologica individuale può aiutarla risolvere la sua situazione nella misura in cui lei si senta libera di esprimere ciò che sente, condizione che mi sembra ora le sia vietata e per questo è comprensibilmente "stanca".
Al contrario, se la consuelnza psicologica viene intesa come un modo per mettere a tacere i familiari che gliela consigliano, difficilmente otterrà i risultati sperati.
Perciò il consiglio che mi sento di darle è concedersi un temo per decidere questo: desidero avvicinarmi ad Antonella e renderla libera oppure desidero solo "tranquillizzarmi" e seguire le regole indicate dai miei familiari?
In ogni caso in bocca al lupo!
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).