Cara Mamma,
diventare madre è uno dei viaggi più eccezionali ma anche più impegnativi che una donna possa intraprendere. Dal momento in cui senti che una nuova vita sta crescendo dentro di te, tutto cambia: il corpo, la mente, l’anima. E anche se a volte ti sentirai sopraffatta, voglio ricordarti una cosa fondamentale: sei più forte di quanto credi.
Il tuo corpo è un miracolo
La gravidanza e il parto sono esperienze incredibili. Hai dato vita a una nuova persona, hai creato un essere umano! E già questo è un atto di potere straordinario. Non importa come tu abbia vissuto questo percorso: ogni passo, ogni battito del tuo cuore ha contribuito alla nascita di una nuova vita! Non dimenticare mai la forza che hai dentro di te.
Accogli ogni emozione senza giudizio
Le emozioni che provi, siano esse di gioia o di difficoltà, di amore o di sconforto, fanno parte di un processo naturale – da osservare ed accogliere così com’è, senza giudizio.
La maternità è un’altalena di emozioni: tra gioia profonda e stanchezza estrema, tra amore immenso e momenti di solitudine. È normale sentirsi così. Non sei sola in questo viaggio, anzi, sappi che ogni mamma ha vissuto momenti simili. Riconoscere queste sensazioni ti aiuta a comprendere te stessa e a vivere con più consapevolezza questa situazione. C'è una sottile linea tra il sentirsi bene ed il crollare quando si diventa mamme: riconoscerla è il primo passo per imparare a gestirla.
Daniel N. Stern, Psichiatra e Psicoterapeuta, affermava che "La maternità è un processo di apprendimento continuo. Anche i momenti di incertezza e le emozioni contrastanti fanno parte di questo viaggio, contribuendo alla costruzione di un legame profondo e autentico con il proprio bambino".
Ogni mamma è unica, non esiste un modello perfetto
Spesso le madri si sentono sopraffatte ed abbattute dalle aspettative imposte dalla società, dai famigliari o addirittura da loro stesse - e che non riescono a realizzare. La verità è che non esiste una madre perfetta: ogni mamma è diversa ed ogni bambino è unico. Fidati di te stessa: sei la persona più adatta a comprendere e rispondere ai bisogni del tuo bambino. Quello che conta davvero è l’amore che metti nel prenderti cura del tuo bambino. Non importa se il latte materno non è quanto speravi, o se a volte commetti degli errori, o se la casa è in disordine e tu a fine giornata senti di non aver concluso nulla. Ricorda una cosa importante, cara Mamma: la perfezione non esiste, ma l’amore sì.
Tu sei la regina
Come dice un carissimo amico Dottore Pediatra, tu Mamma, sei la regina della famiglia.
Questo non significa avere una sorta di supremazia, ma piuttosto il diritto-dovere di essere un punto di riferimento, forte e sano: in poche parole, devi garantire di star bene per poter fare la tua parte al meglio.
Nel vortice delle attenzioni verso il tuo “piccolo principe” o “principessa”, è facile dimenticare che anche tu hai bisogni, emozioni e confini.
Ritagliarti piccoli spazi è un atto di amore, verso te stessa e verso chi ami. La maternità può facilmente assorbire ogni parte di te, ma hai bisogno di dedicarti tempo ed attenzioni per diventare la madre che desideri essere: che sia una passeggiata nel parco, un bagno caldo, o semplicemente dieci minuti per leggere un libro, non trascurare mai il tuo benessere. Non si tratta di fare qualcosa in più, ma di riconoscere il tuo valore.
Coltivare il proprio benessere non è egoismo, è responsabilità: perché quando sei in pace con te stessa puoi essere davvero presente per il tuo bambino. Solo se ti senti nutrita e centrata, infatti, potrai offrire realmente presenza, ascolto e cura perché prendersi cura di sé è un atto di altruismo, non di egoismo.
Ogni respiro consapevole, ogni momento di silenzio, ogni gesto gentile verso te stessa è un passo verso una maternità più autentica e sostenibile.
Affidarsi è coraggio, non fragilità.
Chiedere aiuto non è debolezza, è forza. Aprirsi a un supporto, che sia un familiare, un’amica o un professionista, rende la maternità più leggera. E condividere con altre mamme può farti sentire compresa e meno sola.
Ma non misurarti con gli altri, non cadere nell’errore di pensare che altre mamme siano migliori perché non hanno necessità di qualcuno: la realtà è che tutte le mamme hanno delle esigenze - e non voler chiedere appoggio o collaborazione, alla lunga, può risultare sfiancante. Ogni passo che fai come madre è un passaggio di crescita verso te stessa, di conoscenza dei propri limiti, di accoglienza dei tuoi bisogni che porta ad autorizzarsi nelle proprie richieste.
Conclusione: Stai facendo un lavoro straordinario come mamma.
Ogni volta che ti guardi allo specchio, ricordati che stai facendo un lavoro straordinario così come sei, nella tua semplicità ed unicità. Sì, tu, la mamma che sta leggendo queste parole. Ogni giorno stai facendo un vero e proprio lavoro che cambia il mondo, anche se a volte ti sembra che non stia andando tutto come vorresti. Come dicevano a loro volta i nostri padri e madri, il mestiere di genitore è il più difficile anche perché non c'è nessun manuale d’istruzioni.
Ma puoi contare sempre sulla tua intuizione, il tuo sentire ed il tuo amore di madre “sufficientemente buona” come diceva il celebre Winnicott: "La madre sufficientemente buona non è perfetta, ma è autentica, presente e capace di adattarsi ai bisogni del bambino. È proprio attraverso le sue imperfezioni che il bambino impara a conoscere la realtà e a sviluppare la propria autonomia."
Questo è tutto ciò di cui il tuo bambino ha veramente bisogno. Continua a fare ciò che stai facendo, perché sei una madre straordinaria, proprio così come sei.
…e quando pensi di non farcela, rileggi questa lettera.
Bibliografia
- Gutman Laura, Maternità tra estasi e inquietudine. Dal parto alla crescita dei figli, l'emozionante, intenso e appassionato cammino che ogni donna percorre nel diventare mamma, Terra Nuova Edizioni, 2011
- Recalcati Massimo, Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno, Feltrinelli, 2016
- Stern Daniel N., Diario di un bambino, Mondadori, 1991
- Tarozzi, S. Prendersi cura di sé per superare il senso di colpa delle madri. Lifeed, 2023
- Winnicott Donald W., I bambini e le loro madri, Raffaello Cortina Editore, 1996
- Winnicott Donald W., Il bambino, la famiglia e il mondo esterno, Magi Edizioni, 2005