Andare dallo psicologo è un atto di coraggio

Pubblicato il   / Crescita Personale
andare dallo psicologo

Prendiamo un problema qualsiasi, un’ansia di prestazione, un’eccessiva timidezza, la difficoltà a proseguire gli studi, una sfida. Potrei andare avanti all’infinito, perché i motivi di disagio sono tanti, e la reazione dei più è sempre la stessa:  stringiamo i denti  e tiriamo avanti.

Non è così?

Perché, domandiamocelo, perché nella nostra scala di valori intervenire su una carie ai denti è necessario ma su un disagio esistenziale, no?

Probabilmente è una domanda che non ci siamo mai posti. Probabilmente non ci siamo mai soffermati nemmeno sulle nostre debolezze, perché l’imperativo è sempre lo stesso: stringiamo i denti e tiriamo avanti. Ricordate? L’abbiamo già detto  ma ripetiamocelo.

Ammettere di avere una difficoltà non è da tutti. Non è gratificante, non è nemmeno utile, meglio far finta di essere forti e agire di conseguenza. Se non se ne parla non esiste.

Più o meno.

Abbiamo sempre fatto così, no?

E com’è andata?

Chiediamocelo. Come è andata la nostra vita fino ad oggi, la strategia di non guardare alle difficoltà tirando avanti con le nostre forze, ci aiuta a vivere bene, raggiungere i nostri obiettivi, vivere, insomma, una vita serena?

Siamo convinti che la vera forza sia stringere i denti e andare avanti con ciò che si ha.

Tendiamo a credere che ammettere di avere delle fragilità e chiedere aiuto per affrontarle  sia una scelta che rivela debolezza, perchè solo l’uomo debole chiede aiuto.

Potrebbe essere una valutazione scorretta:

chi è più coraggioso? Chi guarda in faccia il pericolo e si attiva per fronteggiarlo o chi cerca di ignorarlo sperando che sparisca da solo?