Bruno  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Agrigento

Relazione ultraventennale

Sono felicemente sposato da quasi 22 anni. Abbiamo tre figli e il nostro rapporto è sempre più cresciuto in profondità e ricchezza. Tuttavia vi sono periodi più o meno lunghi in cui si fa strada una certa mancanza di attrazione intima. Premetto che la relazione fisica ha per noi sempre rappresentato non tanto un momento di godimento quanto un momento di intimità, complicità e profonda unione. Mia moglie ritengo sia una persona del tutto normale sotto questo aspetto e forse come tutte le donne sotto la cinquantina (ha 48 anni) accusa periodi di calo del desiderio. Fin quì tutto nella norma mi pare. Il punto è che di fronte a questa mancanza di desiderio, nasce in me, dopo un po’, una sorta di rifiuto a specchio, quasi come se una voce dentro di me mi dicesse: “perché devi corteggiare una donna che non ti desidera?” “Lo vedi quante volte le tue attenzioni vengono frustrate, perché continui a farti del male?” e così piano piano finisco per non desiderarla più.
Il guaio è che un po’ lei se ne rende conto e si deprime ancor di più. Insomma è un circolo vizioso. Che fare? Vorrei qualche suggerimento sul come continuare a corteggiare mia moglie nonostante la sua poca “fisicità” senza perdere la mia utostima. Premetto che di questo abbiamo più volte parlato con franchezza e che lei desidera tanto “migliorare”, talvolta ho percepito che mi “faceva contento” e questa cosa mi ha fatto un male tremendo perché io desidero non il corpo bensì il desiderio di mia moglie.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Katjuscia Manganiello Inserita il 12/04/2018 - 18:19

Gentile Bruno,
è bello sapere che dopo 22 anni di matrimonio lei abbia voglia di mettersi in discussione per migliorare i rapporti intimi, dimostra un grande amore per sua moglie e questo le ne dà merito.
Per quanto riguarda il calo di desiderio, del tutto fisiologico a causa del lungo tempo trascorso insieme, dei cambiamenti legati all'età, del coinvolgimento nelle tante attività quotidiane, ho alcuni consigli per lei:
- il calo del desiderio non è l'equivalente di un rifiuto "se non mangio la pasta è perchè in quel momento non ho fame non perchè non mi piaccia la pasta);
- provate ad invertire i ruoli : visto che il desiderio di sua moglie è meno frequente può chiedere a lei di prendere l'iniziativa così non si sente dire di no e allo stesso tempo si sente corteggiato;
- decidete insieme qual è la frequenza di rapporti che desiderate avere e impegnatevi entrambi a rispettarla: "anche lo sport è difficile da intraprendere ma poi quando lo si è praticato fa stare molto meglio";
- trovate dei momenti per farvi semplicemente le coccole senza andare oltre: "è un modo per sentirvi vicini e amati diverso dalla sessualità"
Se poi non riuscite o non vi sentite comunque abbastanza soddisfatti allora iniziate un percorso breve di aiuto psicologico per migliorare questa parte della coppia, lo potete fare anche online. Un caro saluto, dr Katjuscia Manganiello

Dott.ssa Giorgia Codato Inserita il 10/04/2018 - 23:01

Gentile Bruno,
concordo pienamente con lei, tali problematiche sono assolutamente frequenti in un rapporto di coppia così duraturo; capisco però altresì il desiderio di migliorare questa situazione, e ne ammiro il suo mettersi alla ricerca di soluzioni.
Sicuramente, anche se non è stato risolutivo, è molto importante che tra di voi ci sia il comunicare, il condividere, il confrontarsi con franchezza, che è fondamentale continuare a coltivare.
Dal mio punto di vista, in questi momenti di dialogo, potreste ridare spazio al piacere di entrambi – non soltanto dal punto di vista sessuale, ma raccontandovi cosa vi appassiona, cosa avreste voglia di fare insieme nel weekend, confidarvi qualche desiderio che con i figli è stato messo in secondo piano, e provare ad immaginare attività che riportino vitalità ed entusiasmo, che vi facciano brillare gli occhi e riscoprire il gusto di stare insieme. Un esempio, potreste semplicemente decidere di andare in un tal ristorante che vi è sempre piaciuto, oppure dormire una notte in una casa sull’albero od in tenda… perché magari lo avreste sempre voluto fare. Valgono anche cose piccole, e pure sciocche, sia ben chiaro. Ed è soprattutto importante dirsi cosa vi piace l’uno dell’altro, come vi piacerebbe vederlo… vestito in un certo modo, sentirlo cantare, vederlo ballare per l’altro…
E così, dal lasciarvi andare alla fantasia, al realizzare qualche desiderio rimasto “in sospeso”, potreste ritrovare complicità e contatto, a maggior ragione se non avrete vergogna, e saprete ridere insieme. E’ chiaro che questi “suggerimenti”, a distanza, senza conoscervi, sono solo un piccolo spunto rispetto alle risposte ed alle tecniche che potreste trovare chiedendo una consulenza di coppia.

Un caro saluto,

Giorgia Codato