Ragazzo complicato
Salve!
Sono una ragazza di 30 anni. Sono stata tre mesi con un mio coetaneo, molto brillante sul lavoro, colto, intelligente, ma instabile sentimentalmente.
Premetto di non avere mai avuto storie serie, nonostante la mie età e che anche lui ha avuto soltanto storielle di poco conto.
Ci mettiamo insieme e lui si comporta inizialmente in modo impeccabile: messaggio del buongiorno e della buonanotte, fiori, attenzioni, passeggiate, gite. Sono sinceramente felice. Ci dichiariamo innamorati dopo pochi giorni.
Iniziano i problemi: lui ha perso la madre da poco e ha una difficile situazione familiare alle spalle. Figlio di un secondo matrimonio, genitori divorziati, zii, cugini e parenti con famiglie disgregate. Mi confida di avere imparato dalla morte della madre che niente dura per sempre e che a tutto si sopravvive e mi rivela, disgustato dal suo stesso comportamento, di non averla assistita negli ultimi giorni in modo deliberato, di avere portato avanti la sua vita come niente fosse. Si definisce anaffettivo. Non si fida, è ossessionato dal giudizio degli altri, esce solo con 5 amici fidati che sono la sua roccaforte. È molto narciso: si vede bellissimo, interessante ed è convinto di potere avere qualsiasi donna.
Io sono una bella ragazza, di famiglia agiata.
Nel mio ambiente sono sempre stata abbastanza "famosa" per queste mie caratteristiche. Lui, improvvisamente, inizia a svalutarmi, a ridimensionare le mie doti fisiche, la mia condizione sociale, insomma, mi butta a terra facendomi discorsi stile "sei bella ma ho avuto di meglio; tieni un basso profilo".
Mi arrabbio. Rispondo male, in modo arrogante perché punta nell'orgoglio. Litighiamo furiosamente, ma poi facciamo sempre pace perché lui rigira il discorso dicendomi che mi ama e che per lui sono il meglio.
Queste discussioni diventano sempre più frequenti. Facciamo l'amore: per me è la prima volta. È bellissimo, lui è molto dolce e si comporta esattamente come avevo sempre sognato.
Anche questo,però, diviene fonte di problemi: mi dice che ha pretese sessuali elevate, che è abituato a ben altro e che io non lo soddisfo; mi fa sentire poco desiderata, non ha mai voglia di farlo e ne soffro.
Oltretutto in pubblico è un'altra persona: distaccato e freddo, non mi bacia e non mi abbraccia; gliene parlo e si giustifica dicendomi che è fatto così e non ci può fare nulla.
La storia va comunque avanti e ci leghiamo sempre più. Passiamo insieme dei weekend splendidi e lui vince un'altra sua fobia: quella di dormire insieme ad una ragazza. Non lo aveva mai fatto, ma con me dorme abbracciato tutta la notte è mi riempie di baci e coccole.
Mi dice che mi ama e scoppia a piangere tra le mie braccia; mi confessa che ha paura di non avere più il controllo della situazione, di essersi lasciato andare. Mi parla di una vita insieme, mi implora di custodire le sue fragilità. Lo faccio. Sono sempre lì con lui, me ne prendo cura, me ne innamoro perdutamente.
Una sera litighiamo per un motivo futile: mi accusa di avere sfoggiato la mia auto e la mia barca con degli amici. Mi aveva detto più volte di non tollerare questo mio atteggiamento da dea, in quanto gli ricordava episodi spiacevoli legati alla sua famiglia.
In realtà non ho mai sfoggiato nulla. Ho solo risposto a delle domande senza alcuna malizia.
Di contro, lui che fa la morale, è un tipo molto egocentrico: parla di soldi, di lusso e di bella vita, ma si nasconde dietro la scusa di avere ben altri interessi e afferma che quelli rispecchiano solo la sua facciata. La realtà è che loda sè stesso e le sue cose e sminuisce quelle degli altri, forse per sentirsi la "prima donna".
Mi lascia su due piedi. Mi blocca il telefono.
Lo cerco da un altro e gli chiedo di parlare, lo imploro di non lasciarmi perché lo amo.
Mi risponde in modo gelido, sembra irriconoscibile: mi dice che sono una troppo diversa da lui e che non può bruciarsi la vita con me. Ci resto molto male. Ci blocchiamo il tel a vicenda. Contatto una sua amica per cercare di farlo ragionare. Tutto vano. Mi sblocca all improvviso il tel ma non ci contattiamo. Ci rivediamo dopo due settimane per caso, in giro, non mi saluta, tira dritto e mi riblocca il telefono.
Fine.
Come mi devo comportare? Cosa devo pensare di questa storia? Mi ha illusa? Era sincero? Mi ama ancora? Dovrei cercarlo? Io sono davvero innamorata di lui, ma non capisco più nulla. Mi sembra tutto sconclusionato.