Una persona speciale divenuta un'estranea
Buonasera. Mi chiamo Sebastiano, ho 40 anni. Qualche mese fa conosco una ragazza che viene da fuori e si innamora perdutamente di me. Lei è della tipologia spirituale, spirito libero, indipendente, giramondo, è italiana ma ha vissuto un sacco di tempo all'estero. Vede nel nostro amore l'unione di due anime elette e decide di provare a stare con me qui nella mia città. Io le confido di essere ragazzo padre, con tutte le limitazioni logistiche del caso. Il rapporto prende piede. Stare insieme è bellissimo, ci scriviamo cose splendide, abbiamo momenti nostri molto coinvolgenti. Lei però dopo un po' inizia ad avere dubbi sulla situazione oggettiva. Con me dice che è tutto meraviglioso ma la mia situazione (un figlio di otto anni a carico, che peraltro non le ho mai nemmeno fatto conoscere e di cui non le parlo quasi mai) dice che la limita e le toglie indipendenza: possibilità di piccole follie improvvisate, viaggi, libertà varie. In più per quanto la città sia bella, dice che non le piace e che tolto me si sente sola (anche se in realtà ha già sviluppato attività e amici). Il rapporto prosegue ancora e sembra che questi dubbi siano risolti dalla bellezza dello stare insieme, poi dopo una giornata trascorsa insieme (particolarmente intensa e bella) l'indomani lei mi lascia improvvisamente, con un lungo sms-shock in cui mi dice che mi ama e che mi amerà per sempre ma che questa situazione non è per lei e che con uomini in situazioni problematiche è già stata e non vuole ripetere lo stesso errore. Dice che se ne andrà dall'Italia. Chiedo di vederla per parlarle di persona almeno una volta ma dice che non se la sente, che non ne ha il coraggio. Dopo varie insistenze accetta, ma quando la vedo la chiacchierata dura pochissimo. Lei è gelida, ripete ossessivamente le stesse due o tre frasi già scritte nel messaggio, mi chiede di lasciarla libera nella sua scelta e che lei è fatta così: in certe situazioni a un certo punto le scende un muro. Quel muro glielo vedo negli occhi. Le dico che non la riconosco più, che sembra un'altra, lei sta zitta, tesa, gli occhi lucidi. Mi dice di non insistere (quando non sto per nulla insistendo, sto solo cercando di capire). Alla fine ne esco scoraggiato. Ci salutiamo freddamente e me ne vado. Io la amo alla follia e fino al giorno prima di quell'sms avrei detto lo stesso di lei. In 24 ore è diventata un'estranea, letteralmente. Questo mi distrugge il cuore. Vorrei poterle venire incontro, ma non è che posso abbandonare mio figlio per strada, né portarlo con me in altre città europee per seguire lei. Ora dopo quell'ultimo incontro di qualche giorno fa, tra noi è sceso il silenzio. Non riesco a credere che una persona con cui avevo un'intimità così speciale sia diventata da un giorno all'altro un'estranea. Questo tarlo mi tortura dal di dentro. Non so cosa dire e cosa fare. So solo che sono distrutto, letteralmente, e questo dolore lacerante mi paralizza anche nelle attività quotidiane, compreso lavorare e stare dietro a mio figlio. Mi può dare un consiglio, dottore? La ringrazio molto.