alessia  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Sondrio

Raschiare il fondo del barile per un uomo

Ho raschiato il fondo del barile per amore di un uomo.
cosi in basso da non vedere che buio fitto...
la mia storia d’amore inizia 6 anni fa, un primo amore purissimo per cui oggi rischio di entrare in analisi...
Ci conosciamo sul web e da lì i primi 3 anni li passiamo a rincorrerci prendendo aerei, treni, bus... L’anno scorso mi lascia perché non ero pronta a trasferirmi.
Lascio il lavoro, mi metto su un aereo e me lo vado a riprendere sottomettendomi sessualmente e mentalmente a lui per ottenere una seconda possibilità.
Passiamo un altro anno insieme, ma qualcosa nei suoi occhi non torna, e quando vado via per rimettermi a lavorare...dopo una vacanza insieme passata a fare gli innamorati...ad ottobre mi dice che io, con lui, mi sforzo di essere felice.
Senza mai pronunciare la parola fine, da quel momento non risponderà al miliardo di chiamate, messaggi, suppliche...
La sera stessa gli dico che prendo un aereo per parlarne di persona.
Lui mi avvisa ‘Non ci sarò’ , così mi lascia in mezzo ad una strada, di notte, e per 3 giorni mi trovo nella sua città, sola.
Prendo dei farmaci, grido nella casa affittata per noi, ma non lo contatto...
In aeroporto è lui a farlo; nega di avermi lasciato sola, dice di non averlo saputo, farfuglia di non poter venire in aeroporto a fermarmi, salutarmi, perché amo lui, ma non i suoi hobby, odio la sua vita...
Passa del tempo...Una mia amica mi invita in una città ad un’ora dalla sua...
Ci vado nella speranza di vederlo e quando non accade mi isolo da tutti per concentrarmi sul supplicarlo di raggiungermi.
Lui fredda ogni tentativo ‘basta’
Cosi prendo un treno contro la sua volontà, lui e i parenti mi comunicano che se andrò rimarrò li da sola, e in stazione, quando alla fine lui chiama per sapere dove sono, mi lascio andare a pezzi contro un muro e butto via il telefono.
Ricordi dell’anno prima, di me e lui in una stanza a guardarci stanchi, del sesso rabbioso, mi fanno sentire miserabile e sbagliata...
Torno a casa senza averlo mai visto.
Continuo a giustificarlo, umiliando me stessa per una volta di più, gli mando così tanti messaggi di supplica da non riuscire a contarli.
Voglio che mi dice apertamente ti lascio e lui non lo fa.
Gli domando se devo smettere di scrivergli? Ma lui, ancora, è vago.
Passo così i mesi, implorando, col sonno stampato in viso, arrivo a dispiacermi persino di vedere la felicità negli occhi dei miei familiari.
I suoi rifiuti mi spingono oltre i limiti, inizio a mandargli mie foto in intimo, disonoro me stessa...
Mi scoperebbe, dice, ma questo non cambia nulla.
Fra di noi non ci sarà più amore... Devo ficcarmelo in testa...
Ma io non desisto, è solo ferito, io l’ho ferito, io posso mettere tutto apposto...
Ieri notte, spinta dal sesto senso, riesco a scoprire che si interessa sui social ad una ragazza.
Perdo tutto. Lo tempesto di messaggi, chiedo verità, ma lui, ormai lontano dal’adolescente che mi ha rubato il cuore, si limita a leggere i messaggi ed ignorarli...
Col cuore a pezzi, contatto lei, e quando conferma la conoscenza, qualcosa si rompe in me...
L’amore di tutta una vita non mi ama più.
Dopo 6 anni di amore incondizionato, di fedeltà, del nostro mondo rimangono un mucchio di chiacchiere e il martellante pensiero di non essere abbastanza...
E lui risponde come dentro un sogno, quasi lo immagino col viso contratto dall’acidità, cinicamente, mi dice che non mi deve nulla, di essere stato chiaro.
Mi rendo conto di non conoscere quell’uomo. Di non averlo mai conosciuto...
Una vita insieme e in un battito di ciglia sono diventata passato...
Adesso mi trovo qui a parlarne, non mi sento in grado di muovere un muscolo...
come se tutta la mia esistenza si fosse ridotta al giudizio di quell’uomo
Mi sento piccola e mediocre, incapace di respirare senza sentirmi rifiutata.
Le mille attenzioni, i regali costosi, la venerazione assoluta...
Sono nulla...

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Federica Vallarelli Inserita il 12/11/2019 - 10:24

Alessia. Le sue parole rendono esplicita la sua sofferenza.
Prendere coscienza della fine di un amore è qualcosa che ha del terribile, tanto da anestetizzare ogni muscolo del corpo e farci sentire l'anima rotta in mille pezzi. MA E' UNO STATO TEMPORANEO SE CI RENDIAMO DISPONIBILI CON NOI STESSE A CONCEDERCI UNA POSSIBILITA' CON NOI STESSE.
Ciò che al momento posso dirle, sebbene non conosca la sua storia e le ragioni che l'hanno condotta ad un processo di supplica tanto estenuante, è di concedersi qualche giorno… Stabilisca tuttavia IL MOMENTO PRECISO per ripartire e ricostruirsi, lì da dove aveva lasciato: Lei è tutt'altro che nulla. Lei innanzitutto è sé stessa: UNICA AL MONDO.
Parta dal godersi le piccole cose della sua giornata (una doccia, una pulizia del viso, un apprezzamento per l'impegno che ha dimostrato e la fatica che ha sopportato), spostando l'attenzione sulla SUA sfera personale.
Entri in contatto con essa perché i piaceri di cui è costituita meritano di essere conosciuti, assaporati e respirati a pieni polmoni dopo così tanta prostrazione e sofferenza.
Facciamo il tifo per lei Alessia.