Anonima domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Roma

Indecisione Cronica

Salve,sono una ragazza di quasi 25 anni. Purtroppo sono sempre stata indecisa e insicura su tutto e la cosa è diventata un problema invalidante al momento di scegliere l'università. Infatti ho cambiato 2 volte facoltà per l'indecisione e per via del giudizio dei miei genitori. Sono riuscita poi a stabilizzarmi per un breve periodo e prendere la laurea triennale con risultati di gran lunga sopra le aspettative
Purtroppo i problemi sono tornati al momento della scelta della laurea magistrale a causa dell'ossessione del futuro e l'incapacità di vedermi responsabile.
Ho pensato di non iscrivermi e provare un'altra strada molto difficile ma per via della disapprovazione dei miei,ho rimandato la scelta e ho continuato sostenendo degli esami con ottimi voti pur senza impegnarmi.
Ora il problema è che ho paura di essere troppo grande per aspettare ancora ma allo stesso tempo ho una paura enorme di sbagliare,essendo una decisione molto importante.
I miei genitori oscillano tra le grandi aspettative e farmi sentire una inconcludente che fallirà. Io stessa nutro sentimenti ambivalenti e sto male!
Ho paura che altri possano influenzarmi come loro (anche il terapeuta) e per questo nelle sedute che ho fatto non sono riuscita a stabilire un'alleanza terapeutica e ho interrotto la terapia.
Mi spiace essermi dilungata ma non volevo saltare passi importanti. Grazie

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Chiara Francesconi Inserita il 29/05/2016 - 14:56

Buon pomeriggio Anonima,
mi accodo alla risposta della collega, suggerendole di intraprendere un nuovo percorso terapeutico, non tanto focalizzato sul "cosa scegliere" (in quanto facendo semplicemente i pro e i contro delle alternative potrebbe risultare influenzata da qualche commento o altro; oltre il fatto che non penso sia utile ed etico fare una terapia incentrata sul cosa scegliere in uno specifico caso), ma piuttosto sul "perchè non so scegliere da sola ciò che desidero e voglio?". Con tale obiettivo, la terapia sarebbe strutturata sul comprendere il perchè dei suoi timori di sbagliare, di sensazione di poca responsabilità, del suo vissuto con il nucleo familiare... in questo modo, smascherando cosa sta sotto le sue paure, potrà fare questa scelta (e altre scelte future!) con maggior consapevolezza di sè, seguendo i suoi propri bisogni e necessità. L'approccio cognitivo utilizza una strategia denominata Schema Therapy, proprio per rendere consapevoli le persone dei bisogni emotivi che non hanno ricevuto soddisfazione nella loro vita, e che hanno creato trappole emotive da cui sembra impossibile uscire... trappole come quelle della "sottomissione" alle richieste altrui, o quelle correlate ad una scarsa fiducia in se stessi. Se desidera maggiori informazioni può dare un'occhiata al mio sito web, che trova sotto, oppure può contattarmi senza alcun impegno.
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi
psicologa psicoterapeuta cognitiva
www.chiarafrancesconi.it

Dott.ssa Stefania Montagna Inserita il 29/05/2016 - 13:29

Buongiorno, a mio parere è utile che lei faccia un percorso volto a capire da dove nasce questa insicurezza, per poi lavorare su cosa è per lei importante, su cosa può dare significato e scopo alla sua vita, in modo da trovare l'ispirazione e la motivazione per pianificare degli obiettivi e piani d'azione. Non deve cercare nel terapeuta una persona che scelga per lei, ma anzi, qualcuno che le dia gli strumenti che le permetteranno, anche in futuro, quando si troverà ad affrontare ulteriori scelte, di agire in maniera quanto più autonoma.
La saluto cordialmente.