Convivere con un disturbo ossessivo compulsivo...
Ho 40 anni e da 20 anni sono in cura presso "me stesso" per un grave disagio causatomi da un disturbo ossessivo compulsivo, scatenatosi in modo del tutto incomprensibile e decifrabile da me stesso.
Ho sempre ritenuto che la cura di tutto dovesse partire da noi stessi, che solo rafforzando la propria cognizione di se e le proprie sicurezze si potesse far fronte a tutti i tipi di problemi di questo mondo... difatti ho sempre ritenuto che ogni problema avesse una sua soluzione ma oggi sto trovando la forza per condividere questo mio malessere con qualcuno.
Il mio problema non so se sia scaturito da una fobia giovanile ma di certo credo che questa abbia una forte valenza su ciò che mi sta accadendo.
Da 19enne accettai la scommessa di avere un rapporto con una prostituta e fui soddisfatto di aver vinto quella sfida vantandomene con tutti gli amici... ma da quel giorno molte persone iniziarono a parlarmi di malattie sessualmente trasmissibili e, da quel giorno la mia vita è cambiata... ho sempre scelto con meticolosa minuzia le ragazze con cui stavo, stando attento a non spingermi verso un rapporto "completo" seppure protetto, perchè anche la protezione per me non era motivo di sicurezza. Anche i periodici controlli negativi mi rassicuravano e qualunque cosa accadesse (tagli accidentali, essere sfiorato su ferite, strette di mano...) erano motivo di ansia... Ho vissuto e vivo ancora con questo malessere ma riesco a "controllarlo" con una grossa forza di volontà e di crescita interiore. Ho migliorato di anno in anno questa mia capacità di soffocare questo mio malessere ma, malauguratamente, passeggiando in una zona non periferiche della mia città ma molto affollata vidi una siringa e, in quell'istante, tutto ciò che sono riuscito a conquistare in questi anni di autoanalisi sembra essere svanito... fino al punto di essermi fermato con l'auto sotto casa di un parente che doveva scendere per essere accompagnato dal medico, ed essermi addormentato a causa di un mio stato influenzale... dovevano essere 5 minuti ma mi raggiunse dopo oltre 35 minuti...e visto che si trovava in quella zona dove vidi quella siringa iniziai a farmi domande del tipo "e se mentre dormivo qualcuno avesse aperto la portiera e mi avesse punto?".... razionalmente dovrei pensare che una portiera che si apre mi avrebbe svegliato come anche l'essere punto ma non riesco ad essere lucido...non riesco a ragionare...
A questo punto cosa posso fare? cosa potrei fare per scacciare tutto questo dalla mia testa e per ritrovare quella normalità che mi sono sudato investendo tanto su me stesso?
Cordiali saluti.