Daniele  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Roma

Madre depressa ed alcolista, come aiutarla?

Salve, mi presento, mi chiamo Daniele ed ho 24 anni.
Vivo in una famiglia composta da mia madre, mio fratello ed io.
Mio padre non e' piu' presente in casa, hanno avuto una separazione.
Non ho idea di quando mia madre ha iniziato a bere, immagino da quando ero piccolo, indicativamente verso i 4/5 anni.
Come descritto da titolo, mia madre soffre di una dipendenza da alcool e credo sia depressa, dico questo perche' il coportamento di mia madre e' anomalo: non beve tutti i giorni, ma a periodi.
E' in grado di starne senza anche per mesi, ma puo' ricominciare da un momento all'altro passando giorni o settimane intere a casa, a letto.
Nella sua vita ora non ci sono grandi problemi, almeno obiettivamente: ha due figli che le vogliono bene, ha un lavoro e la sua completa indipendenza. Sicuramente nutre un forte rancore per l'assenza di mio padre, che continua ad incolparlo per l'abbandono subito, quando in realta' e' comprensibile anche la sua reazione.
Ammetto che forse mio padre avrebbe dovuto fare di piu' per aiutarla.
E' stata piu volte, in clinica, dallo psichiatra, ma niente. e' come se avesse un problema di costanza, e fosse autodistruttiva, ma sono tutte mie idee e non essendo psicologo/psichiatra non posso diagnosticare nulla.
La domanda principale e', siccome appunto ne ha gia' provate mille, la voglia di farsi aiutare e' certamente diminuita e non ne vuole sapere niente.
Possibile che l'unica cosa da fare e' quella di lasciarla morire sul letto in balia dell'alcool?
Non posso aiutarla in qualche modo?
Non c'e uno psicologo che puo venire a casa?
Aiutatemi per favore, vivendo questa situazione non vedo piu soluzioni e mi butta sempre giu.
Grazie.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Alessandra Melli Inserita il 30/09/2020 - 12:36

Mestrino
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Salve Daniele, purtroppo non sempre l'ospedalizzazione per i pazienti con problematiche alcool-correlate è un' efficace soluzione. La deflessione del tono dell'umore è una tra le conseguenze dell'abuso di alcool, l'abuso di alcool può essere una tra le strategie poco funzionali agite dal paziente depresso, per fronteggiare il carico emotivo: il "problema di costanza", sta spesso nell'ambivalenza della richiesta di aiuto del paziente, ma ogni paziente è chiaramente un caso a se stante è pertanto necessario un accurato assessment psicodiagnostico, per elaborare un'adeguata proposta di trattamento . Ci sono diversi approcci per la presa in carico di problematiche alcool-correlate: il mio suggerimento è di muovervi nell'ambito di chi si occupi specificamente di questa complessa problematica.
Un caro augurio.
dott.ssa Alessandra Melli

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 21/09/2020 - 11:17

Buongiorno Daniele,
poichè le tarapie individuali non hanno sortito finora nessun riusultato apprezzabile sul comportamento di dipendenza mostrato da sua madre ("è stata più volte in clinica ma niente"), può essere utile proporle un incontro di terapia familiare in cui coinvolgere anche suo padre.
Posso immaginare che ciò possa presentare delle difficoltà organizzative, dal momento che suo padre non è più in casa, ma credo che il "forte rancore", rappresenti per sua madre un ostacolo significativo nella risoluzione del suo disagio.
E' possibile, infatti, che sua madre non abbia elaborato il lutto della separazione e che, quindi, sia necessario aiutarla nello svolgimento di questa operazione.
Perciò, le consiglio di muoversi in questo modo:
1) contattare suo padre e spiegare la necessità della sua presenza.
2) proporre a sua madre questo tipo di terapia familiare o, in alternativa, una terapia di coppia con il suo ex marito.
3) qualora trovi difficoltà nella realizzazione delle due opzioni precedenti, le può essere utile richiedere una consulenza individuale per lei stesso, in modo che possa ricevere delle indicazioni più specifiche e dettagliate su come agire.
La auguro, in ogni caso, di risolvere la sua situazione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).