Cos’è la serendipità?
La serendipità è un fenomeno intrigante, che può essere definito come la capacità di fare accidentalmente una scoperta inaspettata e fortunata, o di cogliere osservazioni incidentali mentre si cerca qualcosa di diverso, o di trovare una soluzione a un problema senza cercarla attivamente.
Trovare un tesoro mentre si è alla ricerca di qualcos'altro è un classico esempio di serendipità. A volte, gli si dà il significato di “buona fortuna”, ma il concetto va ben oltre la sorte.
Il termine "serendipità", dall'inglese "serendipity", fu coniato nel 1754 da Horace Walpole. Lo scrittore inglese si ispirò a una favola persiana, "I Tre Principi di Serendip", in cui i fratelli protagonisti risolvevano problemi e difficoltà grazie a una serie di scoperte casuali e alla loro buona sorte.
Questi tre principi avevano un particolare dono innato: la capacità di fare scoperte, casualmente e ricorrentemente, che fossero in grado di salvarli. Così, Walpole usò il termine per descrivere un momento magico e intuitivo in cui la casualità e una serie di coincidenze propizie giocano a nostro favore, per cui cerchiamo qualcosa e troviamo altre cose, ancor migliori.
La serendipità può riferirsi a un incontro o un ritrovamento casuale che cambia la vita di una persona, o anche a una scoperta fortuita che cambia il mondo. Basti pensare alla scoperta della penicilina, fatta per caso da Fleming come risultato di un’incidentale contaminazione del suo laboratorio, o alla “scoperta” dell’America da parte di Cristoforo Colombo, che vi è giunto mentre stava in realtà cercando un altro luogo.
Insomma, la serendipità può riguardare episodi marginali ma anche avvenimenti significativi e importanti sul piano individuale o globale.
Secondo la scienza esiste davvero?
Non vi è ancora una quantità sufficiente di studi sulla serendipità che ci permetta di definire con certezza la sua natura. Tuttavia, un recente studio condotto dall’Università La Sapienza di Roma ipotizza di aver identificato la struttura neurale alla base della serendipità.
Nello studio, i ricercatori hanno stimolato l’attenzione selettiva dei partecipanti ed esaminato come il cervello elabora gli stimoli visivi in condizioni di serendipità. Ne è emerso che la capacità di elaborare consapevolmente gli stimoli visivi è aumentata quando l'osservazione attiva non è guidata da aspettative rigide. In altre parole, la serendipità si verifica quando l'attenzione dell'osservatore non è rigidamente focalizzata su ciò che ci si aspetta di vedere in base alle esperienze passate. Quindi, quando non ci aspettiamo qualcosa, diventiamo “più bravi” a cogliere elementi che altrimenti non avremmo notato, grazie al nostro cervello che aumenta l’attenzione consapevole quando non sa cosa succederà.
Insomma, possiamo dire che la serendipità esiste e si verifica grazie a una serie di meccanismi neurali e cognitivi per cui il cervello è più vigile ed elabora “meglio” le informazioni in situazioni inaspettate e in assenza di regolarità.
Esempi e studi scientifici
Molti dei grandi progressi scientifici sono stati raggiunti grazie a fortuite scoperte o a errori casuali. Infatti, sono numerosi gli scienziati che hanno scoperto nuovi fenomeni rivoluzionari senza l'intenzione esplicita di farlo. È proprio così che sono stati fatti enormi passi avanti in medicina, tra cui la scoperta dei raggi X e della radioattività, della penicillina, del vaccino anti-vaiolo e del viagra.
Naturalmente, non si tratta solo di buona fortuna. Piuttosto, gli scienziati hanno aumentato le loro possibilità di fare scoperte “serendipiche” grazie a vari fattori, tra cui l'esplorazione curiosa, la mente aperta, la perseveranza nella ricerca, la competenza e la prontezza nel cogliere sfide inaspettate.
Un esempio è quello dello scienziato Kekulé, che non riusciva a capire la struttura del benzene, finché non sognò un serpente che si mordeva la coda, intuendo “serendipicamente” la composizione ciclica del composto.
Le scoperte serendipiche non riguardano solo il campo scientifico. Per esempio, le patatine fritte croccanti (tipo “chips” in busta) furono inventate per caso da un cuoco che, indispettito da un cliente che mandò indietro un piatto di patate fritte, pensò di proporgli delle patate tagliate a fettine così sottili che, una volta fritte, risultassero tanto dure da non poter essere prese con la forchetta. Contrariamente alle previsioni, il risultato fu apprezzato e così il piatto si diffuse.
La serendipità può manifestarsi in molti altri diversi ambiti, come quello artistico, sociale o personale.
Anche nella vita quotidiana possiamo sperimentare in modo casuale o accidentale cose molto semplici ma davvero preziose o desiderabili. Per esempio, mentre siamo in montagna, invece di seguire il percorso, prendiamo un piccolo sentiero e scopriamo un meraviglioso prato o un lago nascosto. Oppure, ci perdiamo in una città straniera durante un viaggio e finiamo per ritrovarci in un bellissimo monumento. O ancora, cerchiamo un libro specifico in biblioteca, ma ne troviamo un altro che è davvero utile per noi in questo momento. O a un mercato dell’usato troviamo un oggettino apparentemente insignificante, ma scopriamo successivamente che è un pezzo da collezione prezioso. O infine, come capita a molti, usciamo per una passeggiata e conosciamo qualcuno che diventerà una persona importante nella nostra vita.
Serendipità dal punto di vista psicologico
La serendipità può essere vista come una forma di pensiero divergente, un concetto della psicologia che definisce un pensiero di tipo creativo, che apporta nuove idee e soluzioni efficaci con un modalità complementare, uscendo dagli schemi e esplorando nuove possibilità. Possiamo considerare la serendipità come uno dei motori di questa modo di pensare.
Quando ci apriamo all’imprevedibilità, creiamo spazio per l’innovazione e la scoperta. Inoltre, questo è perfettamente in linea con le scoperte scientifiche di cui abbiamo parlato riguardo al funzionamento del cervello, che è più vigile e lavora meglio quando è libero di di lavorare senza previsioni e aspettative.
Ciò che accade è che, spesso, la mente non è pronta ad accogliere la novità o l’incertezza. Se invece riuscissimo a rompere vecchi schemi grazie al pensiero divergente, potremmo creare le condizioni per la serendipità.
Un altro concetto psicologico legato alla serendipità è quello della sincronicità, introdotto da Jung, il quale lo definiva come la coincidenza di eventi che non sono collegati in modo causale ma che hanno un significato simbolico per l’individuo.
Secondo lo psicologo, il caso non esiste e tutti gli eventi sarebbero il risultato di una sorta di “campo unificato” che collega tutti gli esseri umani e il mondo esterno. Il nostro inconscio, per istinto, ci guida verso queste connessioni “magiche”, in cui avviene una comunicazione tra l’inconscio individuale e quello collettivo.
Insomma, a livello psicologico la serendipità è un processo cognitivo che coinvolge molti aspetti tra cui l’intuizione, la creatività, l’apertura mentale e la capacità di fare connessioni improvvise tra diverse idee o informazioni. Anche in quest’ottica, sembra che le cose più belle succedano quando usciamo dalla nostra zona di comfort e manteniamo attivo il nostro istinto e vigile la nostra mente, soprattutto nell’instabilità e nella novità.
Come favorire attivamente le coincidenze fortunate?
La serendipità può sembrare legata a un colpo di fortuna o a un evento casuale. Tuttavia, non si tratta solo di una questione di fortuna. Infatti, è possibile sviluppare la propria serendipità.
Per attrarre nella tua vita delle coincidenze fortunate, puoi adottare queste semplici abitudini:
Sii curioso e aperto mentalmente alle novità: Coltiva la curiosità e l’entusiasmo per il mondo che ti circonda, accogliendo nuove idee, esperienze e possibilità. Sperimenta nuovi approcci con attitudine giocosa, in modo da lasciare spazio per l’imprevisto. Una mente preparata ad accogliere l’imprevisto e a trasformarlo in opportunità costruttiva apre la strada alla serendipità.
Pensa fuori dagli schemi: Cerca di ridurre il pensiero logico e metodico, favorendo il pensiero laterale. In questo modo allenerai l’elasticità mentale, sviluppando intuizione e la capacità di immaginazione.
Vai oltre le tue abitudini: Concediti di fare cose diverse nella vita di tutti i giorni, conoscere persone nuove e luoghi inesplorati, fare attività fuori dal solito schema, uscendo così dalla tua zona di comfort.
Allena la concentrazione e l’istinto: Esercita la mente sia a focalizzarsi su un punto sia a lasciarsi andare, permettendo che il flusso di pensieri sia libero ogni tanto. Questo ti permetterà da un lato di concentrarti quando è necessario, dall’altro di vivere con più leggerezza e attrarre cose belle.
Ottimismo: Se credi che possono accadere cose positive, avrai più fiducia in te stesso e potrai sfruttare al meglio le opportunità che si presentano. Una visione ottimista aiuta sicuramente ad attrarre coincidenze fortunate.
Rallenta: Ogni tanto, stacca dal ritmo frenetico della quotidianità e assapora le piccole cose che vivi, come una semplice passeggiata o il tuo stesso respiro. Dedicati ai tuoi hobby e fai qualche attività manuale. Tutto con lentezza e coscienza piena, senza fretta, ansia o stress. In questo modo potrai cogliere elementi che normalmente rimangono nascosti.
Sforzo e perseveranza: Quando c’è un coinvolgimento attivo e una dedizione verso un obiettivo specifico, aumentano le possibilità di scoperta, come accade a molti scienziati. Lo sforzo e il lavoro duro, accompagnati dalla perseveranza, permetteranno di non arrendersi di fronte alla difficoltà e alle insoddisfazioni e di trovare soluzioni creative per raggiungere le proprie mete.
È importante sottolineare che la serendipità non può essere completamente controllata o pianificata, ma può essere coltivata creando un ambiente e un mindset favorevoli che aprano la strada a nuove idee e scoperte. Sicuramente ci sono persone che hanno una certa predisposizione alla serendipità, ma è anche vero che è possibile creare delle condizioni che possano favorirla.
Inoltre, cercare di favorire attivamente le coincidenze fortunate porta anche a benefici e implicazioni positive nella vita personale, sociale e professionale.
Permettere alla mente di essere aperta all’ignoto e libera di esplorare ha un impatto positivo sul benessere mentale e riduce lo stress legato alla rigidità della logica e alla necessità di trovare soluzioni ai problemi.
Coltivare la serendipità apre all’innovazione, alla pro-attività e all’accoglimento di cambiamenti positivi, grazie alla ricerca dell’inaspettato.
IN SINTESI
Cos'è la serendipità?
La serendipità è la capacità di fare scoperte fortunate o inaspettate mentre si cerca qualcos'altro.Come si manifesta la serendipità?
Si manifesta spesso nella ricerca scientifica, nell'arte o nelle esperienze quotidiane, dove soluzioni o idee emergono in modo imprevedibile.È possibile coltivare la serendipità?
Sì, mantenendo una mentalità aperta, curiosa e pronta ad accogliere l'inatteso.Qual è l'importanza della serendipità?
Stimola la creatività e l'innovazione.
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Oggi ad esempio abbiamo parlato di serendipità.
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