Come gestire la paura?

Pubblicato il   / Psicologia e dintorni
Gestire la paura

La pandemia ci sta mettendo a dura prova e sta provocando una serie di reazioni emotive variegate a cui seguono scelte comportamentali molto diverse da loro. Queste differenze rischiano di aumentare il malumore perchè sentiamo colpevoli coloro che hanno più o meno paura di quanta ne avverto io.
 

Ma cos'è la paura?

Si tratta di un'emozione primaria, cioè la reazione a fronte di un pericolo che viene valutato come più o meno rischioso. La paura ha infatti una sua utilità, ci aiuta a discriminare i pericoli, la loro portata e ci attiva al fine di affrontarli al meglio. La centralità di una valutazione individuale fa sì che le percezioni siano diverse e che portino a comportamenti più o meno cauti.

La stessa natura individuale dell'emozione rende meno comprensibile perchè gli altri vedano la situazione con occhi diversi. Ne consegue che in un momento in cui le nostre scelte hanno delle ripercussioni sull'intera comunità questa varietà porta a frustrazione e intolleranza verso chi valuta la situazione con un altro metro di valutazione.
 

Come gestire la paura ed evitare che domini le nostre reazioni?

Prima di tutto cercare di escluderla non è un via produttiva, perchè resta un'emozione a salvaguardia della nostra incolumità. Allora può essere utile:

  • conoscere il fenomeno (in questo momento magari scegliendo una fonte principale di informazione),
  • prenderci dei momenti di meditazione quando le manifestazioni fisiche (come tachicardia o tremori) e psicologiche (irritazione o pensieri negativi) prendono il sopravvento,
  • rivolgendo la nostra attenzione a cosa possiamo fare più che alle limitazioni.

E quando dobbiamo gestire la paura altrui? quando è una diversa percezione del rischio che ci innervosisce? Cercare di convincere qualcuno è molto difficile e rischia di alterare le relazioni, allora possiamo rivolgere la nostra attenzione a ciò che l'altro sente e a dargli ascolto, perchè è solo quando ci si sente ascoltati che si è più disposti ad ascoltare.