Patologia o semplice bugia?
Salve cari dottori.
Il mio nome e' marco 40 anni ed ho un forte dubbio su come chiamare questa evenienza.
Saro' breve....da circa 3 anni ho interrotto una relazione con una donna che chiamero' anna mia coetanea, durata 1 anno. Anna e' stata sempre innamoratissima di me me lo ha sempre dimostrato e fatto capire ed entrambi abbiamo vissuto 1 anno di relazione da persone mature fine alla nostra interruzione o meglio la mia esplicita richiesta di una rottura per una serie di motivi ma che nel complessivo notava una icompatibilita nel carattere...ripeto cmq fin qui sempre ci siamo mostrati 2 persone molto assennate e mature. Da circa 1 anno anna mi ha sconvolto pero' perché nonostante i flebili contatti amichevoli (parliamo di 2 persone di 40 anni e non ragazzini) di colpo ha cominciato a drimi che sente delle voci che rigurdano mio padre passato a miglior vita parecchi anni fa che a quanto lei sostiene con veemenza parla con lei rigurado me. Io continuo a sostenere che non posso crederle perché penso sia un meccanismo per toccare chiaramente la mia sensibilita' visto che lei sa quanto fossi legato a mio padre ma lei sostiene che e' tutto vero ed e' davvero difficile non crederle. La mia domanda e' se si puo' chiamare questa come una forma di patologia o se semplicemente un modo immaturo per riaprire una varco nel mio cuore verso lei. Ripeto difficile non poterle credere e non so più cosa pensare perché lei si e' sempre mostrata come persona di forte maturita'...davvero non capisco cosa credere e chi..(quanto più grossa e' la bugia tanto divenda difficile non potervi credere H.hitler).Grazie tante