Io ansioso, la mia compagna dipendente affettiva
Gentili psicoterapeuti del sito.
sto vivendo ultimamente un disagio forte nel rapporto con la mia attuale compagna. Premetto fin da subito che credo che sia opportuno lasciarla ma non riesco a farlo perché lei soffre tremendamente l'abbandono avendo una personalità dipendente affettivamente. Difatti quando mi sente distante, intuendo bene, diventa isterica, mangia e vomita o non riesce a deglutire.
Il rapporto con lei è diventato per me impossibile. Lei si adegua quando siamo tranquilli e pare che l'unica cosa che le interessa sia stare con me, non importa come e dove e non importa se io ci sto malissimo sentendomi costretto, asfissiato dalla sua presenza. Ieri, mi è venuto anche una crisi di panico. Devo premettere che in passato ne ho sofferto ricorrendo anche alla psicoterapia e so bene da cosa mi è stata scatenata ieri la crisi: dal sentirmi imprigionato e dall'impossibilità di comunicare a lei il mio disagio. In altri termini comincio a nutrire nei suoi confronti sentimenti di rabbia forte e di odio. Stamattina poi, a casa mia, si è sentita male perchè io intento a lavorare le ho detto di mettersi a fare altre cose invece di stare seduta accanto a me a guardarmi lavorare.
Lei ha già 3 figli avuti da due uomini. Io non sono stato mai sposato e non ho figli. Per me questo conta perchè vorrei una storia con una donna con cui costruire qualcosa. Le ho comunicato tutto questo ma pare non capirlo e fa la vittima accusandomi di declassificarla per il fatto che tiene figli. Ma non è così io guardo realisticamente alla cosa.
Insomma lo stare con lei mi sta indebolendo psicologicamente, mi sta stancando e svilendo. No so proprio come fare e gradirei consigli, opinioni in merito....
grazie in anticipo.