Sara  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Foggia

Ne sono cosciente ma non riesco comunque a smettere di farmi del male

Avverto un cambiamento in me non positivo intrinseco già da tempo. Ho perso il sonno. Dormo solo con le prime luci dell'alba. Potrei saltare pasti interi. Spesso mi limito ad un solo pasto al giorno e quasi sempre in tarda sera. Ho riconosciuto in me periodi di up e down. Cambi repentini d'umore che mi destabilizzano. Nei momenti più critici con me stessa, tendo ad allontanare tutti e sono molto irascibile. Il mio sfogo, la cura dell'animo, é la poesia. Adoro scrivere su carta le mie emozioni. Il problema è che, ormai, anche ciò mi spaventa... Questo è dovuto alle sensazioni che le mie poesie emanano nel lettore. Ogni volta ricevo considerazioni strane. Un esempio più recente con una persona a me estranea:
"Sara, tu mi inquieti. Le tue poesie emanano un senso di vuoto infinito... Tipo buco nero."
Sono scossa. Non so cosa mi sta succedendo. So solo che ho la sensazione di aver dormito, un lungo letargo, ed ora li vedo. Vedo tutto ciò che ho fatto a me stessa e ciò che sto facendo.Vedo i miei errori e ho riconosciuto i miei traumi...Ne sono cosciente. Allora perché non riesco a smettere? Perché non riesco ancora ad uscirne? Continuo a chiedermi se è solo questione di tempo, se è una cosa normale, comune... O se, forse, è qualcosa da esaminare più a fondo... Ma, bene o male, sono ancora qui, no?
Non so cosa pensare. Sono abituata a risolvere sempre da sola.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Stefano Luciani Inserita il 24/02/2021 - 14:24

Salve Sara,
dal suo scritto si respira molta incertezza e paura. Un cambiamento come quello che descrive potrebbe avere molteplici cause, da non sottovalutare. La perdita di sonno, mancanza di appetito, sbalzi d'umore importanti, l'irascibilità, sono sintomi da prendere seriamente in quanto non solo possono compromettere la qualità della vita in modo significativo, ma anche perché potrebbero far parte di un quadro più ampio cui ora non darò un nome.

La poesia è un ottimo mezzo per esprimersi: si riesce in qualche modo a dare una forma ad uno stato d'animo o ad un pensiero, senza necessariamente doverlo "definire" o "etichettare".
Ciò che arriva ad altre persone è frutto di un'interpretazione e alla base, vi è sempre un vissuto loro, non suo.
Ciò che dicono e commentano è frutto di considerazioni loro, non sue, è poi importante confrontarsi con qualcuno laddove questo, come racconta, la dovesse inquietare, tuttavia dia il giusto peso ai giudizi altrui.

Le dico senza girarci intorno che potrebbe esser davvero utile un consulto con un professionista: sia per fare maggior chiarezza, sia per scavare un pò più a fondo.

Sono disponibile qualora volesse approfondire, cavarsela da soli non sempre è possibile o giusto.

In bocca al lupo

Dott. Stefano Luciani