Lidia  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Bergamo

Senso di colpa e ansia nella relazione

Buongiorno vorrei porre un quesito in merito a dubbi e ansie che mi accompagnano ormai da mesi.
Sono una ragazza di 23 anni e sto vivendo una storia d’amore con un ragazzo di 10 anni piú grande di me; siamo stati amici per 2 anni e mi ha aiutata a uscire da una relazione per me disastrosa, in cui l’altra persona si faceva rincorrere e che ad oggi riconosco più come un’ossessione che una vera storia sana. (Premetto che anche in passato ho sempre avuto storie con ragazzi che si facevano rincorrere, che non mi davano certezze e io comunque facevo di tutto pur di stare con loro anche se stavo male alla fine). In seguito al primo lockdown qualcosa è scattato e ho cominciato a uscire con questo mio amico (persona per la quale prima non provavo sentimenti, se non forte amicizia e connessione mentale). Ho vissuto mesi stupendi con lui, è il primo ragazzo che davvero sento che ci tiene a me, che mi fa vivere serena, senza ansie, senza bisogno di capire costantemente cosa provi per me. Insomma tutto quello che ho sempre sognato in una relazione.
Sono stata a casa sua per una settimana e alla fine ho sentito la necessità di tornare a casa mia (dove vivo con i miei genitori e ho tutte le mie cose, libri dell’università ecc) e da lì ho iniziato a domandarmi “se voglio tornare a casa allora significa che mi sono stancata di lui” e ho iniziato ad entrare in un loop di pensieri ansiosi in cui mi chiedevo se quello che provo ora è amore o se non lo amo abbastanza. Ho continuato ad addentrarmi in domande senza risposta rendendomi conto che non si può razionalizzare un sentimento, ma comunque i dubbi e le paure tornavano. Ho iniziato a chiedermi “se una sua smorfia o un lato del profilo del suo viso non mi convince a primo impatto allora non lo amo” “se vedo un ragazzo carino e penso sia carino allora non amo il mio ragazzo” e via dicendo.
Ho letto di un Doc da relazione e mi ritrovo in molti aspetti, ho provato a pensare “non dare peso a pensieri intrusivi, ma goditi il momento quando siete insieme” e in effetti quando succede, poi capisco che l’unico ragazzo che voglio è lui. Che la mia paura non è rimanere sola, nel caso; ma perdere proprio l’unica persona che è in sintonia con me, con i miei valori, con ciò che sento.
Mi sembra di combattere con la mia testa continuamente, perché mi rendo conto che forse sono solo dubbi infondati, eppure poi ho i sensi di colpa per ciò che ho pensato, per aver “mancato di rispetto” ad una persona a cui tengo veramente così tanto.
Mi chiedo quindi.. sono semplice ansie o è un modo per proteggermi da una verità scomoda come quella del disinnamoramento?
Solo scrivere questo mi fa venire un tonfo al cuore, come se sapessi realmente che non è quello il motivo, sento che nel profondo il mio cuore urla che lui è la persona che voglio accanto anche in futuro; per assurdo mi immagino con l’anello al dito con lui. È l’unico ragazzo che davvero mi capisce è l’unico che mi manca appena saluto.
Aggiungo che sono una ragazza che soffre di ansia da sempre.. attacchi di panico durante esami in università ecc.
potrebbero c’entrare i miei genitori? A volte quando litighiamo mio padre tende a dire “guarda che carattere che hai, prima o poi anche lui si stancherà di te e ti lascerà come tutti gli altri”...
non voglio che si rovini nulla, sento di amarlo nel profondo, ma a volte ho paura che aver avuto questi dubbi o pensare che non sia un modello (ho sempre avuto un po’ la tendenza a stare male per un giudizio altrui, mi fissò allora magari su qualche aspetto estetico in viso, ma alla fine non mi viene da guardare altri ragazzi o immaginarmi con altri; se non lui e basta) significa che non lo amo, ma poi lo guardo a volte e mi sento stupida, perché in realtà mi piace esteticamente(anche perché pensandoci bene non ho un prototipo di ragazzo ideale e non c’è nulla di particolare che cambierei in lui), facciamo l’amore e sto bene, davvero.
Sono quasi convinta che dentro di me ci sia un’altra parte che sta cercando di sabotare a tutti i costi una cosa bella finalmente nella mia vita e dall’altro lato ci sono io che combatto con questa parte razionale e cerco di spiegarmi che tutto ciò che dice non è vero, che i sentimenti dicono altro.
Diciamo che mi ritornano le paure di poter ricadere in dubbi e ossessioni di questo tipo appena lo vedró e non voglio, ma automaticamente pensando a questo ci ricado. Come fosse un loop.
Purtroppo non posso pagarmi uno psicologo al momento... spero riusciate ad aiutarmi o a darmi qualche spunto di riflessione o un aiuto per eliminare questo SENSO DI COLPA e ansia continua. Grazie

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Alessandra Melli Inserita il 12/02/2021 - 12:28

Mestrino
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Buongiorno Lidia, nella sua lettera emergono diversi temi che potrebbero come lei sostiene, effettivamente richiamare il funzionamento di un Doc "senso di colpa, dubbi, pensiero magico" , tuttavia essi necessiterebbero di accurati approfondimenti, di colloqui clinici ed uno strutturato assessment al fine di procedere per una adeguata restituzione con una ipotesi diagnostica . Emergono inoltre schemi non adattivi correlati a bisogni probabilmente non adeguatamente soddisfatti" A volte quando litighiamo mio padre tende a dire “guarda che carattere che hai, prima o poi anche lui si stancherà di te e ti lascerà come tutti gli altri”..
Bisogni insoddisfatti che comportano la ripetizione di comportamenti sebbene si percepiscano come fonte di sofferenza :"Premetto che anche in passato ho sempre avuto storie con ragazzi che si facevano rincorrere, che non mi davano certezze e io comunque facevo di tutto pur di stare con loro anche se stavo male alla fine".
Il mio suggerimento è di affidarsi ad un professionista, valutando magari un servizio pubblico nella sua zona di residenza, se al momento ritiene di non avere disponibilità .
un caro augurio
Cordialmente
dott.ssa Alessandra Melli