Cara Eloise,
In psicotraumatologia, in presenza di trauma, in episodi simili a quelli da te accennati si parla di "dissociazione".
Cerco di spiegarmi meglio.
Quando viviamo uno o più episodi altamente stressanti, la nostra mente ci protegge dal ricordo con l'amnesia.
Questo accade anche perché durante l'episodio traumatico lo stress e le emozioni che proviamo sono talmente intensi da procurare una sorta di "cortocircuito" nel nostro cervello (precisamente tra ippocampo e amigdala) che non ci permette di registrare le informazioni dell'episodio a livello della corteccia, ovvero in un modo "razionale", usando la memoria per così dire "classica".
Il fatto quindi che tu non ricordi nel dettaglio quegli episodi, significa evidentemente che sono risultati talmente traumatici e intollerabili per la tua mente che solo una parte di te (quella che potremmo definire "dissociata", perché non ben connessa alla tua parte consapevole che rilegge quei monologhi) li ha "conservati".
Il lavoro da intraprendere è sicuramente quello di farsi accompagnare da un professionista nell'approfondire la violenza psicologica subìta, dato che spesso può portare a problematiche di umore oltre che a quella sensazione di "confusione" di identità e di emozioni di cui parli.
Non pensare però che recuperare i ricordi di ciò che hai subìto significhi necessariamente "superare" il trauma, come se fosse un puzzle da completare.
La consulenza psicologica può aiutarti invece a convivere con queste ferite, senza aspettarsi che spariscano da un momento all'altro (come invece cerca di gestirle adesso la tua mente, mediante l'amnesia), ma imparando a conviverci senza che ti suscitino emozioni troppo intense e disturbanti.
Se desiderassi approfondire contattami pure al 3497848144.
Ti auguro una buona giornata!
Dott.ssa Giorgia Caramma (Padova - Ragusa - online)
www.loradellapsicologia.it