un aiuto
Gentile Dr,ho 21 anni e sono al 3 anno di università e gli studi procedono bene e con ottimi voti.Prima di cominciare gli studi avevo il desiderio di lavorare nell'esercito e ho fatto di tutto per superare le visite e le prove facendo,lo ammetto,spendere tanto a mio padre per acquisire i vari brevetti ma purtroppo è andata male e non sono riuscita ad entrare ma solo ad essere umiliata in sede di visita tant'è che ora odio quel mondo e chi ha rovinato il mio sogno. Ora è stato pubblicato un nuovo bando di concorso e mio padre mi ha detto di riprovarci anche per non sprecare i soldi spesi ma io non ho il coraggio di dirgli che non ho assolutamente intenzione di subire un'altra umiliazione e di tornare in quell'ambiente schifoso. C'è da dire inoltre che il rapporto con mio padre non è mai stato dei migliori: a volte penso di odiarlo,mi danno fastidio i suoi atteggiamenti, ho la sensazione che mi guardi come una fallita, come una delusione e come un'incapace. Non riesco a parlarci,penso solo che mi rovini la vita con la sua superiorità e con il suo modo di trattarmi. Di certo non ha mai fatto mancare niente a me e alla mia famiglia ma,nonostante questo,io sto meglio quando non c'è,quando non lo vedo per l'intera giornata. Mi sento costretta, giudicata. Mi da proprio fastidio la sua presenza e la sua voce. Mi vergogno a dirlo... ma resisto in casa solo perchè non lavoro ancora e quindi mi mantiene e mi paga le tasse universitarie. So che è bruttissimo parlare così di un padre ma è più forte di me.sono fidanzata da due anni,con mia madre vado abbastanza d'accordo.spero possa aiutarmi.Grazie