Rabbia e sensi di colpa
I rapporti familiari sono complicati e difficilmente gestibili,questo l'ho sempre saputo,ma qual'è il giusto mezzo per poter parlare senza far scatenare una guerra? Nella mia famiglia è sempre andata cosi; ogni qualvolta che qualcuno provasse a parlare come conseguenza si riusciva a ottenere soltanto un furioso litigio. Per mesi ho cercato di tirarmi fuori da questo circolo vizioso,ma anche io si vede che sono fatta della stessa sostanza velenosa. Ieri,dopo tempo che non passavo giorni con mia madre,abbiamo discusso e scatenato un vero e proprio inferno. Sono scoppiata come una bomba ad orologeria e non sono riuscita a controllarmi ma quello che ne è uscito è stato sconcertante e deprimente. Nel mezzo del litigio mia madre ha sputato sopra il mio problema alimentare,sul mio studio, sul nostro rapporto e su tutto quello che è stato detto e fatto per mesi. Il dolore che ho provato nel cuore è indescrivibile; ma è colpa mia? Se mia madre riesce a dirmi determinate cose,se riesce a cacciarmi di casa,vuol dire che sono io la figlia del diavolo? Cosa posso aver fatto per meritare questo astio e questa cattiveria? I rapporti di mia madre con i miei fratelli sono orribili,ma pensavo che almeno con me fosse diverso;ho combattuto perché fosse così. Ma dopo ieri sono crollate tutte le basi che credevo avessimo. Mi ritrovo di fronte ad un bivio che mi impone di scegliere tra i sogni che seguivo per il mio futuro e le responsabilità che sono stata accusata di avere. Mi sembra che l'unica opzione possibile sia abbandonare l'Università e iniziare un percorso che,come ha gia fatto mio fratello,escludi completamente questa famiglia.Ma non vorrei lasciare quello per cui ho tanto lottato. Che cosa devo fare ? Cosa è giusto che faccia un figlio ?