Figlio gay che non dice di esserlo
Salve, mio figlio, 14 anni, senza essere spinto da noi genitori (aveva visto un ragazzo il cui genere era difficilmente intuibile), un giorno ci ha detto che non sa se sia omossessuale o etero, non sente uno stimolo da un lato o dall'altro. Lo abbiamo confortato, dicendogli che qualunque sia il suo orientamento, per noi non sarebbe cambiato nulla, eccetto il fatto (gli ho fatto notare) che avrei preferito fosse etero non per me, ma perché per un omosessuale la vita può essere più difficile (sono certo che lo sia) ma che in ogni caso lo avremo aiutato. Però, recentemente, ho scoperto controllando il suo PC che ha una relazione a distanza con un ragazzo di un altra nazione e suo coetaneo, con cui scambia fotografie (volto e petto nudo) e parole d'amore e qualche battute sessuale. Non ci ha detto nulla, e non so come intervenire e se devo farlo. Mi sento in colpa per aver invaso la sua intimità, ma preferirei non scambiasse foto online (questo cerco di ripeterglielo a più riprese, di stare attento quando naviga in rete) e non vorrei forzarlo a fare coming out, vorrei lasciargli il suo tempo. Io è sua madre cerchiamo di essere aperti, fin da piccolo, quando nei cartoni o film vedevamo con lui scene di scambio di affetto fra omosessuali, gli abbiamo spiegato che alcune persone sono cosi e vanno rispettate e per loro quella è la normalità, l'amore può andare al di là del rapporto uomo/donna, mi rendo conto però che, credo causa il nostro venire dagli anni 80, più volte abbiamo fatto qualche battuta (noi o nostri amici o familiari) a sfondo omofobo, più forte di noi. Non vorrei quindi averlo confuso in qualche modo o avergli fatto venire meno la fiducia nei nostri confronti. Inoltre, mi chiedo se il suo orientamento sia già consolidato o sia ancora in una fase di sperimentazione malgrado il suo rapporto a distanza e quanto dovrei essere permissivo in questo ambito. Come dovrei comportarmi? Grazie