David  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Prato

Problemi figlio 12 anni

Ciao a tutti.
Vi scrivo perché ho un problema con la gestione di mio figlio di 12 anni e la mia nuova compagna. Io ho 40 anni e sono separato. Sto con la mia compagna di 34 anni da due anni, ma solo da un anno la relazione si è consolidata. Lei ha sempre detto che uomini con i figli non ne voleva, poi ha incontrato me e ha deciso di provarci lo stesso. Le cose vanno alla grande quando non c'è mio figlio, ma quando c'è lui le cose si complicano. 
Io lavoro tutte le mattine, week end compresi, con un libero a settimana a girare, ed entro alle 7 di mattina.
Lei lavora come insegnante.
Lei vorrebbe convivere, dato che ha casa di proprietà, io invece sono appoggiato dai miei al momento. Il fatto è che io le ho spiegato che con la mia situazione andare a convivere vorrebbe dire dover stare con mio figlio quando io non ci sono, ma lei questa cosa non le va giù, e vorrebbe che io lo svegliassi alle 5:30 per portarlo dai nonni prima di andare a lavoro o comunque non doversene occupare.
Oltretutto c'è il fatto che lei ce l'ha un po' con mio figlio perché, dopo 7 mesi passati a cercare di instaurare un rapporto, lui una sera disse che voleva stare un po' più solo con me e meno con lei (perché sua mamma lo mette su contro la mia compagna perché ce l'ha con me per la separazione).
Io non so come comportarmi. D. sta con me, questo è poco ma sicuro, e sicuramente non lo faccio svegliare alle 5:30 per portarlo dai nonni. Ma allora come fare per conciliare tutto?

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Linda Bori Inserita il 18/09/2023 - 12:30

Roma - Monte Sacro, Conca d'Oro, Tufello, Settebag
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Buongiorno David,

grazie per la tua condivisione.

Stai vivendo un momento molto complesso, diviso tra il tuo desiderio di viverti la coppia e il desiderio e responsabilità di essere padre.
Tu chiedi come poter conciliare tutto, la risposta David è che non puoi. Non puoi farlo tu da solo.
Tuo figlio ha necessità e diritto a passare del tempo di qualità con suo padre da solo (e hai diritto anche tu di viverti tuo figlio in questo modo).
Nel momento in cui dici che la tua compagna "ha deciso di provarci lo stesso", cosa intendi?
Perché provare a stare con una persona che è anche padre significa includere nel proprio progetto di coppia anche la presenza di un figlio. Stare con un uomo che ha un figlio e pretendere che ci si organizzi come se lui non ci fosse non è provarci.
Naturalmente è valido anche il contrario David, tu hai accettato una storia con una donna che ha le idee chiare sull'argomento e quindi sarebbe sbagliato da parte tua (cosa che comunque mi sembra tu non stia facendo) pretendere che lei si comporti da "madre".
Vivere con un uomo che ha un figlio significa includere anche lui. Una casa e una organizzazione familiare che includa il ragazzino. Non siete solo una coppia. Svegliarlo alle 5.30 come tu stesso dici, non è una proposta accettabile.
Se la tua compagna decide di provarci deve essere in grado di accettare la realtà dei fatti, senza che lei si snaturi ma sta con te, come coppia le soluzioni andrebbero trovate in due, anche se l'argomento è tuo figlio. Il problema non è tuo ma vostro.
Altrimenti così lei ti impone delle condizioni e tu devi trovare delle soluzioni. E no, non puoi conciliare tutto da solo. Nessuno può.

Io ti consiglio un percorso di coppia per aiutarvi a definire i vostri confini ed esigenze in un piano armonico che includa, facendo ovviamente compromessi, i bisogni di tutti e tre.



Resto a disposizione.

Un caro saluto,

Dott.ssa Linda Bori
3312198573