L.  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Perugia

Problemi tra figlio, padre e nuova compgana

Buonasera,
siamo una coppia di circa tren'anni, stiamo insieme da due anni e mezzo e conviviamo da poco più di un anno. Il nostro si sta rivelando un rapporto in crescita, sempre più bello e di cui siamo entrambi molto convinti. Il problema però è che lui è separato, con un figlio di quasi 6 anni, con cui ultimamente i rapporti stanno diventando sempre più conflittuali. Al momento della separazione il bambino aveva 2 anni e oggi vive con noi per metà della settimana. Sono due anni che il bambino non frequenta l’asilo perché la madre non ha voluto vaccinarlo, quindi non andando a scuola non ha altri rapporti che con degli adulti: i nonni, la madre e noi. La madre vive da sola con lui, dormono nella stessa stanza.
Ultimamente nel bambino si è rafforzato l’atteggiamento di imitazione nei confronti del padre, assumendo anche atteggiamenti da adulto, come quando si introduce in discorsi di cui non può conoscere il significato e imitando quello che dice il genitore (ad esempio dicendo “si anche secondo me” quando si discute guardando il Tg). Ci sembra sempre di più alla ricerca di attenzioni eccessive. Pochi giorni fa ad esempio, dopo essere andato in bagno ha chiamato il padre come di consueto per essere aiutato nella pulizia, scoprendo poi che in realtà non aveva fatto niente e dicendo di aver fatto solo uno scherzo. Stanno nascendo problemi relazionali tra il bambino e la ragazza, con il bambino che cerca di estrometterla come figura e suscitando anche in lei sentimenti di contrasto che stanno sfociando nella scelta di isolarsi quando c’è lui per non creare tensioni, che però di fatto si creano, nascono malesseri e malumori, non c’è un clima sereno; lei inizia ad avere problemi di somatizzazione.
Vorremo chiedere un parere su come affrontare questa situazione perché siamo molto preoccupati che questo problema possa portare alla rottura del nostro rapporto.
Grazie

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 26/03/2020 - 17:51

Buonasera L.,
comprendo e condivido la vostra preoccupazione e credo che per affrontarla e risolverla efficacemente possa essere utile muoversi in questo modo:
Concordare la funzione genitoriale tra i due ex partner: infatti, come già avete avuto modo di notare voi, la non frequenza dell'asilo sta producendo risultati negativi sul bambino ("rapporti conflittuali" e "atteggiamenti da adulto"). Quindi, come prima cosa il suo compagno, se desidera aiutare suo figlio e promuovere una crescita sana, a contatto con altri bambini, può manifestare alla mamma queste perplessità, nonchè la questione del vaccino che è, a mio parere, molto discutibile anche dal punto di vista sanitario perchè può mettere in serio pericolo la salute del bambino. In sintesi, il papà può aiutare il bambino a modulare meglio le sue richieste di attenzione, cercando di essere più presente nella gestione della vita quotidiana.
So che non è facile, quindi, nel caso in cui la contrattazione tra i due ex partners sia difficoltosa, consiglio una consulenza familiare che li aiuti a riorganizzare in modo funzionale il loro ruolo genitoriale, anche se non sono più una coppia dal punto di vista sentimentale.
E' di fondamentale importanza trasmettere al bambino una sensazione di coesione e accordo genitoriale, in modo da evitare comportamenti sgradevoli come quelli da voi descritti ("il bambino cerca di estromettere la ragazza").
Attraverso una consulenza psicologica familiare potrete infatti aiutare il bambino ad accettare la separazione e di conseguenza anche la "ragazza". In modo che essa abbia un nome ed una collocazione ben definita nella vita del papà e del bambino.
Risolti questi problemi, si potrà creare uno spazio adeguato per una maggiore definizione ed evoluzione del vostro rapporto di coppia.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).