È giusto tagliare i ponti con mia madre?
Gentile dott.,
Sono una ragazza di 27 anni, ho deciso di chiedere un consulto veloce per capire se sono sulla strata giusta. Sono già stata in terapia e sto bene, tuttavia mi sono accorta di avere ancora qualche blocco legato a mia madre. Mi ha avuta a 38 anni, per farla breve, è sempre stata depeessa, quando da adolescente ho sofferto di anoressia nervosa, mi attribuiva la colpa della sua infelicità, non mi ha mai accettata, non ha mai accettato i miei interessi, la musica che ascolto o il mio modo di vestire, facendomi sentire indegna persino di essere sua figlia. Quindi non abbiamo mai avuto un bel rapporto, anzi non abbiamo mai avuto un rapporto, e di questa cosa me ne sto accorgendo solo ora. Da ragazzina la odiavo, ora l ho perdonata e mi sono perdonata però mi accorgo che tutto ciò che volevo era una madre. Quando stiamo lontane io sto bene, quando mi parla no. Quindi ho deciso di andare avanti per la mia strada e costruire un muro tra me e mia madre. Ho curato la ferita della mancanza di affetto e sono pronta ad andare avanti. Mi chiedo però se sia giusto fare così, sia per me che per lei. Cosa mi consigliereste di fare?
Grazie.