Problemi di vergogna
Sono una ragazza di 23 anni e non riesco a trovare la passione di fare le cose, soprattutto quando devo agire con generosità e voglia di mettermi in gioco arriva un punto in cui lascio la presa e mi racconto che non mi era nata la volontà di farlo. Forse non ho mai saputo come evitarlo, l'unico tratto che ho appreso da ciò che ho vissuto è il tenermi a galla nonostante tutto e tutti ed è svilente perché non è di certo così che si vive con soddisfazione: credo di ritenere il minimo indispensabile come una sorta di corazza che non mi faccia esporre troppo e tutto ciò perché ho paura dello sguardo altrui e di affrontare le situazioni, in tutto. Non sopporto stare con gli altri, soprattutto in occasioni in cui non mi reputo all'altezza e provo vergogna perché non ho una mia "voce" e proposte mie: iniziare una conversazione è per questo sempre una sfida e di certo gli altri mi rispettano poco. Provo vergogna anche quando devo far felice il mio fidanzato con regali inaspettati, una cena o un bell'abito, quindi mi nascondo nella mia inettitudine: provo ansia al pensiero di queste cose, provo vergogna nel pensare di riuscire a fare le cose elencate e non le faccio. A volte mi reputo non all'altezza nemmeno di lui perché lo vedo così estroverso, appassionato a ciò che fa e noncurante di ciò che gli altri pensano. Quello che mi spaventa di più è cambiare e come fossero delle ancore i miei problemi e le mie ansie a lungo andare mi stanno tirando verso il fondo. Soprattutto per vivere bene questa relazione, vorrei davvero uscire da questa situazione di smarrimento e di continua fuga perché mi appiattisce e mi rende sempre tesa, triste, e apatica ma non so come fare. Penso di non riuscirci da sola.