Sono allo sbando
Salve, ho 18 anni e frequento il quinto anno.
A Gennaio ho conosciuto un ragazzo, me ne sono innamorato ma lui diceva di non essere pronto per una relazione perché aveva troncato da poco col suo ex ragazzo. Per due mesi è stato un tira e molla per arrivare in conclusione che non lo sento più da ormai quasi un mese. Con lui ero a mio agio, mi faceva sentire bene ma non gli ho mai detto di amarlo perché temevo che lui non mi avrebbe detto la stessa cosa. Dopo esserci visti una prima volta, la seconda forse è stata un po' troppo spinta, insomma abbiamo corso non poco ed è stato dopo quella seconda volta che lui mi aveva parlato dei suoi dubbi su di noi a causa della sua ultima relazione. Ciononostante abbiamo continuato a sentirci finché non credevo che fosse finita e per qualche giorno non parliamo. Io non resisto e lo contatto per dirgli che mi manca. Ci vediamo e quella volta è stata strana, lui mi parla di sé che sta passando un periodo ansioso, sta andando da un psicologa e gli dico che ho visto un altro ragazzo e che ci ho fatto dei preliminari. Io ammetto di aver sbagliato perché comunque era la primissima volta che vedevo questo tizio ma spiego che lo avevo fatto per tentare di dimenticare ma che non aveva funzionato perché non provavo le stesse cose che provavo con lui. Lui mi dice che comunque questa cosa gli ha dato fastidio e che se gli fossi davvero mancato non sarei arrivato a ciò. Proseguiamo le due ore successive fra poche parole e grandi silenzi, ci salutiamo senza nemmeno un bacio e finisce lì.
Nei giorni avvenire ne parlo coi miei amici, sono molto depresso fino a quando arriva il giorno del mio diciottesimo compleanno, al quale una mia amica mi fa una sorpresa e porta anche questo ragazzo di cui sono tanto innamorato. La serata è fantastica anche se lo sento un po' distante però poi nei giorni seguenti mi dice che si era comportato così perché comunque c'era la mia famiglia e si sentiva in imbarazzo. Le due settimane successive sono state fantastiche, mi sembrava che fossimo in armonia perfetta tanto che avrei quasi potuto dire "Siamo fidanzati!", anche se mi ha fatto passare prima un piccolo periodo di "prova" a causa di quel piccolo errore che feci, perciò si dimostrava anche geloso e la cosa mi piaceva perché significava che ci teneva a me. Ma alla fine è saltata fuori di nuovo la storia dell'ex fidanzato e mi dice di restare amici. Io sto male e non lo contatto per due giorni dopodiché lui mi chiama arrabbiato dicendomi che non mi sono sognato nemmeno di mandargli un messaggio, io gli dico che sono stato male e che sentirlo, anche se arrabbiato, mi aveva reso quasi felice. Perciò io recito la parte dell'amico e andiamo avanti per due giorni finché parlando mi dice che l'ex lo ha contattato dicendogli che lo ama ancora. Dopo quel messaggio non l'ho più sentito né visto ma lo penso continuamente e dopo un po' vengo a sapere da una mia amica che si sarebbe visto con l'ex. A ciò io scoppio in lacrime mi deprimo pesantemente, resto per giorni chiuso in casa, non esco con gli amici, non ho più lo stimolo per far nulla, non ho la forza per andare avanti, nemmeno per studiare non ci riesco prorpio, è stato il mio primo amore e non riesco a provare con nessun altro quello che provavo con lui.
Quest'anno ho l'esame di stato e dopo tutto quello che mi è successo penso di non essere capace di pensare e riflettere, di non poter aver un'interrogazione decente perché non riesco a far collegamenti con le mie sole capacità anche se i voti che ho avuto finora non sono certo da buttare (7, 8 e 9, i 9 più in inglese che è la mia materia preferita, infatti dopo il diploma ho intenzione di frequentare un'università per inglese e spagnolo). Oltre al disagio scolastico che sto provando mi sento solo anche se forse qualcuno ha tentato di aiutarmi, di chiedermi come sto (ad esempio la mia adorata cugina dalla quale non mi separerò mai e la mia migliore amica).
Proprio ieri mi sono offerto in italiano e ho fatto un po' un'interrogazione per così dire a pezzi, nel senso che cercavo di leggere dal quaderno, non collegava bene i concetti ed ero molto insicuro di me. La professoressa nonostante fosse un po' delusa da come sono andato rispetto al resto del mio andamento scolastico mi ha messo 7. 7 è un buon voto ma mi ha fatto sentire comunque giù perché il primo quadrimestre lo avevo chiuso con 8.
Ritornando ai rapporti coi miei amici sto cercando di vedere una finta luce cercando di ricominciare ad uscire, proprio oggi vedo la mia migliore amica per parlarle un po'; dico finta perché dentro mi sento ancora morire. Infine sono in ansissima per l'esame, di andare a scuola non ne ho proprio più voglia mi sento con l'ansia addosso ogni giorno che devo andarci infatti ho molte assenze, l'indirizzo che ho scelto (informatica) non mi piace, non vedo l'ora che passi per godermi l'estate e ricominciare da 0 con l'università.