Angela  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Cosenza

Aiuto non c'è la faccio più

Salve, scrivo qui perchè penso di avere bisogno di aiuto. Ho quasi 24 anni e ho iniziato a soffrire di attacchi di panico a 18. Successivamente è subentrata l'agorafobia/claustrofobia. Dall'anno scorso ho iniziato a stare meglio, ero più tranquilla e uscivo, sempre accompagnata dato che non ho la patente ma almeno riuscivo a stare nei negozi da sola senza avere quei sintomi brutti dii voler scappare. Ho problemi familiari da anni , alcune cose sono cambiate e altre no. Grazie alla psicoterapia, anzi alle dottoresse che mi hanno "seguita" nel corso degli anni (ho cambiato diverse terapie per diversi motivi) ho capito che la mia ansia e i miei attacchi di panico provenivano dopo aver sopportato tante di queste problematiche familiari e sono esplosa. Da dicembre, la situazione con mio fratello (anche lui non sta bene e ha diversi problemi) è andata sempre peggiorando. Mi ha portata all'esasperazione fino a quando un mese fa si è comportato in un modo molto aggressivo con mia madre facendomi provare paura, panico... insomma quelle sensazioni che non provavo da un po'. Non dico che ero convinta di essere guarita completamente ma mi ero resa conto che potevo andare benissimo in un posto e rimanerci quanto volevo...non avevo nessuno di quei sintomi che mi hanno accompagnata in questi anni. Non mi aspettavo di ritrovarmi nella stessa situazione, di avere nuovamente paura e ansia di stare in un negozio. Qual è la differenza di adesso rispetto a qualche anno fa? Che ora non ho la forza di volontà di combattere quei sintomi in quel momento. Mi dico spesso che non ne vale più la pena, che sono arrivata e che non cambierà niente. Queste frasi non mi escono dal nulla in quanto vivo in una realtà molto difficile ed è andata a peggiorare. Non ho voglia nemmeno di trovarmi un ennesimo psicologo/a, ma mi rendo conto di aver bisogno di un supporto. Continuo a guardare le pagine degli psicologi nella mia città e boh non so che fare. Molti li avevo contattati tempo fa e boh non so nemmeno che sto scrivendo. A momenti non mi sento molto lucida ma ciò non toglie che alla base mi reputo una ragazza molto intelligente e razionale. Fatto sta che non so a chi rivolgermi, qualcuno di voi può darmi una mano? Grazie a chiunque risponderà.

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Francesca Grandi Inserita il 25/05/2022 - 09:24

Cernobbio
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Buongiorno Angela,

dal suo scritto traspare subito il senso di stanchezza che la caratterizza in questo momento e la capisco, chi non sarebbe stanco dopo tanti anni e dopo aver pensato di essere guarita?
Le voglio solo ricordare che "si è sconfitti solo quando ci si arrende"! A volte può capitare che alcune difficoltà provate nel passato e risolte, possano riaffiorare in momenti di particolare stress, la differenza sta nel come si reagisce a tali difficoltà.
Se non ha mai provato un percorso di psicoterapia breve le consiglio di informarsi, per quanto ha descritto penso possa esserle di grande aiuto.

Saluti,

Francesca Grandi

Dott. Massimo Martucci Inserita il 27/05/2022 - 15:02

Buongiorno Angela, esistono molte tecniche per affrotnare gli attacchi di panico, ma forse il vero nodo è capire perchè questa è la reazione che il suo sistema psichico utilizza per reagire alle difficoltà che sta affrotnando. Questo implica elaborare il suo passato e i suoi fantasmi, per una vita più piena, più libera, più serena. Ad esempio l'EMDR, cheha dei protocolli specifici per gli attacchi di panico, può aiutare molto in questo. Il cambiamento può arrivare se possiamo guardare a quello che è stato fin oad adesso senza il peso emotivo che ancora ci ingabbia.

Ti incoraggio, un caro saluto e buona vita!
Massimo Martucci
Psicologo, Grafologo, Neurotrainer, EMDR

Dott.ssa Roberta Dalla Vecchia Inserita il 31/05/2022 - 20:31

Buona sera Angela, il suo sconforto è comprensibile. Lei si chiede cosa c'è di diverso adesso da prima. La prima cosa che mi viene da dirle è che è consapevole dei suoi problemi e della loro origine detto questo non deve darsi per vinta. La crisi non è altro che la rottura di vecchi equilibri e la possibilità di costruirne altri di più funzionali. Lei scrive che era riuscita, pur facendosi accompagnare perchè non ha la patente, ad entrare nei negozi da sola e a starci, io penso che questa sia l'occasione magari per darsi dei nuovi obiettivi come per esempio fare la patente ed essere più autonoma. Sul fatto poi che, dopo la scena cui ha assistito di suo fratello che si è comportato in modo aggressivo con sua madre, siano riemerse antiche paure, non la vedrei come un "ecco, ho lavorato sul trauma e non mi è servito a niente", ma come l'occasione per riprendere un percorso terapeutico che le permetta di fare ulteriori passi avanti. Non getti la spugna, è giovane e con tutta una vita davanti.