Il genio della lampada: i desideri e la difficoltà di riuscire ad esprimerli

Pubblicato il   / Psicologia e dintorni
Il genio della lampada


Una delle cose che più mi colpisce nel mio lavoro di orientamento scolastico è la difficoltà con la quale i preadolescenti rispondono alla richiesta di esprimere tre desideri.
Sono in generale pieni di cose, pieni di oggetti, pieni di attività, pieni di preoccupazioni e disagi, pieni di bisogni eppure questa domanda apparentemente semplice ha il potere di bloccarli.

Mi sono chiesta dove nascesse questa difficoltà. Mi sono venute diverse idee, nessuna completamente veritiera e nessuna completamente estranea.

Tuttavia nel lavoro individuale con gli adulti ritrovo la stessa difficoltà.

Mi piace la storia del Genio della lampada e la vorrei prendere in prestito.

Il genio può esaudire solo tre desideri. In alcuni casi sono troppo pochi, occorre quindi selezionare i nostri desideri prioritari, in altri casi sono troppi, può risultare difficile perfino formulare tre richieste.

Ti voglio proporre un piccolo esercizio esperienziale.

Quale sarebbe la tua reazione di fronte al Genio della lampada? Provaci.

Prenditi il tuo tempo e prova a formulare i tuoi tre desideri. Scrivili se vuoi.

Prova a stare nella sensazione.

Com’è andata? Sono stati trovati questi desideri? É stato facile, è stato difficile? Nel tuo caso tre desideri sono troppi o troppo pochi? Hai espresso desideri per te o per altre persone?

Questo piccolo esercizio esperienziale può dirti molto di te.

Può indicarti in che momento sei della tua vita, se sei in un momento di riflessione, di azione, se sai dove andare, se hai bisogno di ritrovare la tua direzione. Qual è il tuo rapporto con il desiderare.

Fa così paura esprimere un desiderio? Certamente sì.

É “solo” questa la difficoltà? Certamente no.

In generale desiderare significa concedersi di ammettere di volere qualcosa.

Ci mette in una posizione scomoda, perché se è vero che volere è potere allora io dicendo che vorrei qualcosa mi metto nella posizione di poter (dover) agire per ottenerla.

E se poi quel desiderio viene esaudito? Eh. Non è detto che si sia pronti ad avere quello che si desidera, come non è detto che sappiamo quello che desideriamo sul serio.

Spesso riusciamo addirittura a bloccare la fantasia in questo senso. Incontro spesso molta difficoltà se chiedo a chi ho davanti di immaginare come potrebbe essere la propria vita se i propri desideri venissero esauditi.

Aveva ragione Walt Disney dicendo “se puoi immaginarlo puoi farlo”.

Un’altra particolarità del Genio di Aladino è che ha sì il potere di esaudire tre desideri tuttavia li esaudisce in modo letterale. Pertanto il modo in cui si formula la richiesta è fondamentale, altrimenti una persona che desidera di diminuire la sua statura perché a disagio con la propria altezza potrebbe ritrovarsi con le gambe tagliate!

Ripensa ai desideri che hai espresso. Come sono formulati?

Possono essere fraintesi? Sono chiari e concisi o hai dovuto usare molte parole per riuscire ad esprimere pienamente il concetto?

Contengono negazioni? Spesso ci è più facile dire quello che non vorremmo invece di quello che vorremmo.

Vorrei non dover più fare questa cosa. Cosa vorresti allora? Desideri e obiettivi vanno sempre volti al positivo.

Il gioco del Genio della lampada è uno strumento di auto aiuto che può permetterci di cogliere eventuali campanelli di allarme su noi stessi.

Possiamo ripeterlo tutte le volte che ne sentiamo il bisogno e utilizzarlo come meglio crediamo, per monitorare i nostri desideri, per correggere la nostra direzione, per motivarci.

E se hai difficoltà ad esprimere i tuoi desideri hai la possibilità di indagare.

Abbiamo tutti diritto a desiderare.