Alex  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Modena

Come superare un tradimento della moglie

Buongiorno, Ho 48 anni e mia moglie 43, stiamo insieme da 22 e sposati da 8.
Ho scoperto che l'anno scorso mia moglie ha avuto una relazione con un collega durata due mesi e che (a detta di Lei) non la coinvolgeva emotivamente ma io a questo non credo. Hanno avuto anche, sempre a sua detta, due rapporti sessuali.
Il mondo mi é crollato addosso, tutta la fiducia che riponevo in mia moglie é svanita anche se sono ancora profondamente innamorato di lei.
Parlandole, mi ha fatto capire di essersi molto pentita e che anche lei mi ama profondamente ma quando cerchiamo di capire il perché sia successo, lei dice di non ricordare e di aver rimosso....é possibile rimuovere dalla mente un episodio del genere? o sta mentendo ancora? Sono molto avvilito di tutto cio, non stavamo passando un brutto periodo, anzi tutto il contrario però lei al lavoro aveva molti problemi.
Ho deciso di darle una seconda possibilità stabilendo che la sincerità dovrà essere la base del nuovo rapporto ma continuo a farmi domande senza risposta...
come posso superare questo fatto?
Aggiungo che é rinata tra noi anche una passione intima che mai avevamo avuto.
Grazke

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 23/10/2025 - 16:49

Torino
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Buongiorno Alex,
il tradimento è sicuramente un’esperienza pesante da superare, spesso lo è per entrambi i coniugi ma è anche la spia di un malessere nella relazione e può diventare un’opportunità di guarigione.
Perché ciò avvenga è necessario affrontare la questione e sua moglie sembra che non voglia o non possa farlo. E’ possibile che questa difficoltà nasca dal desiderio di sua moglie di proteggerla da ulteriore dolore Affrontare la questione in un’ottica di crescita significa cercare di capire che cosa nella vostra relazione sia mancato e forse per farlo nel modo migliore l’aiuto di un terapeuta di coppia potrebbe essere la soluzione migliore per voi. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, d.ssa Manuela Leonessa

Dott.ssa Chiara Consoli Inserita il 24/10/2025 - 10:38

Buongiorno, comprendo perfettamente la profondità del Suo dolore e del Suo smarrimento. L'infedeltà, in una relazione così lunga e basata sulla fiducia, è un evento sismico che mette in discussione l'intera struttura del mondo emotivo di una persona.
Lei ha compiuto un passo estremamente maturo, prendendo la decisione di darle una seconda possibilità e stabilendo un "nuovo contratto" basato sulla sincerità. Questo è un lavoro consapevole e coraggioso. Per superare l'accaduto, la priorità deve essere lo spostamento del focus:

Da: Chi è colpevole? e Cosa è successo? (Domande che bloccano nel dolore).
A: Perché è successo? e Cosa ci ha insegnato questo evento sul nostro sistema di coppia? (Domande che aprono al futuro).
La Sua domanda cruciale è: "È possibile rimuovere o sta mentendo ancora?".
quando Sua moglie dice di aver "rimosso" o di "non ricordare" è probabile che sia bloccata in una dinamica di vergogna e paura del giudizio.
Non si tratta necessariamente di una menzogna cosciente, quanto di un meccanismo difensivo potente.
Ricordare e raccontare in dettaglio significa connettersi con la parte di sé che ha agito in contrasto con i propri valori e con gli impegni presi. Spesso, il "non ricordo" è la sua mente che la protegge da un dolore o una vergogna insostenibili.
Il fatto che sia "rinata tra voi anche una passione intima che non avevate mai avuto" è un elemento frequente e molto importante nelle crisi di coppia e merita una lettura Sessuologica:
In questo momento, il sesso non è solo piacere, ma è un linguaggio di sicurezza e ri-appropriazione. Per Lei, è il ripristino di un confine ("È mia, sono io l'uomo") e per Lei, è la conferma della scelta ("Sono ancora qui, ti amo").
Sebbene positiva, questa passione non deve diventare un modo per evitare di parlare della crisi. Il sesso può riparare la connessione fisica, ma è la comunicazione onesta (il nuovo contratto) che deve riparare la connessione emotiva.
Lei è pronto a dare una seconda possibilità, ma l'avvilimento permane perché per superare l'accaduto, dovrete lavorare insieme.
Smontare lo schema copionale. Non più "Perché è successo a noi?", ma "Cosa di noi ha creato lo spazio per un terzo?"
Ed infine stabilire un nuovo contratto di mantenimento; voi avete un nuovo "contratto" (sincerità), ma dovete anche stabilire un "contratto di manutenzione". Come vi assicurerete di darvi a vicenda "carezze" necessari per non lasciare che una delle due parti cerchi un appagamento fuori dal sistema?
Si ricordi che il perdono non è un singolo evento, è un processo attivo. È la scelta consapevole di lasciare andare il ruolo di vittima e di traditore, per assumere il ruolo di partner impegnati in un nuovo inizio.
Questo è il tipo di lavoro che farei fare in terapia.