Tradimenti dopo 40 anni di vita insieme
Buonasera, ho 61 anni e da 40 anni ho una relazione con mio marito e con il quale ho 2 figli di 25 anni. Due anni fa ho scoperto i suoi tradimenti (non eravamo ancora sposati). ho trovato foto e filmini con la sua amante (nel mio letto e nel letto di mia suocera) risalenti a 5 anni prima. Il tutto l'ho scoperto perché una seconda amante mandava msm con richiesta soldi su wathsapp. quando gli ho detto di spiegarmi ha negato tutto e poi messo alle strette, difronte alle prove evidenti, non ha potuto far altro che ammettere e promettere un cambiamento. Io l'avevo perdonato assumendomi anche delle responsabilità perché volevo salvare la nostra relazione. Ma ho anche iniziato a controllarlo attraverso una app sul cellulare. Con la prima amante ha continuato a sentirsi per telefono (lei si è trasferita in una altra città) La seconda è scomparsa dai contatti, Informato ancora ha di nuovo promesso un cambiamento.. Allora ho preteso il matrimonio e ci siamo sposati alcuni mesi fa. Anche dopo il matrimonio ha continuato a sentire la prima amante. La vita è diventata impossibile. Lui non parla più anche perché, secondo me, ha paura di contraddirsi e far scoprire altro ancora. Aggiungo che anche se lei non vive più nella nostra città, lui va a prendere tutti i giorni il caffè al bar dove l'ha conosciuta e io questa cosa non la sopporto e gliel'ho detto. Negli anni passati sono mancati molti soldi dal bilancio familiare e la signora non lavora ed è già al 2° testamento che incassa da uomini. Prima ho detto che, in un primo momento, mi sono anche accollata la colpa e questo perché da qualche anno (dopo la menopausa) anche la nostra intesa sessuale era venuta a mancare. Ma anche da questo punto di vista lui ha seri problemi (diabete, protesi) e per gli incontri con le amanti faceva uso di Viagra e altro (prove certe) e successivamente ha avuto problemi al cuore. Io pensavo che fosse giunto il momento di vivere la nostra età con i problemi che abbiamo e senza andare a cercare di peggiorare la situazione, Evidentemente mi sono sbagliata. A questo punto non so più cosa fare. In casa non si parla più. Se inizio un discorso non sono in grado di mantenere la calma. Lui non parla, si è chiuso nel mutismo più assoluto. Solo se faccio presente che così non va bene allora dice qualcosa ma parla solo di oggetti, di cose da fare in casa e mai parla di se stesso o di noi.
Due mesi fa (dopo l'ennesima telefonata intercettata) gli go proposto la terapia di coppia e ha accettato. Io nelle 5 sedute già fatte sono stata sincera, ho parlato dei miei problemi ma lui non ha minimamente accennato ai suoi (difficoltà per il diabete, problemi posturali ecc.). Ha più volte che non ho difetti e questa cosa mi fa pensare che non dice tutto anzi si nasconde, prende tempo e chissà che altro. Prossimamente saremo sentiti singolarmente. Non so se devo accennare io a queste cose o se per correttezza è meglio lasciare fare allo psicologo.
Inoltre, da persone esperte, cosa pensate che succeda? Ci sono possibilità di recuperare il rapporto di fiducia con una persona così difficile?
Grazie