Giulio  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Milano

Relazione extraconiugiale con un ragazzo più piccolo

Buongiorno,sono un RAGAZZO DI 36 anni
Scrivo questa storia perché la sto vivendo un po con ansia e non so come fare per gestirla al meglio.
Ho sempre saputo di essere bisex ma ho sempre represso questa cosa nel tempo fino a che ho conosciuto una ragazza con la quale stiamo insieme da 4 anni e abbiamo un bambino di 3.
Il problema è che qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo che ha 20 anni appena compiuti e dalla quale inizio a provare una forte attrazione ricambiata anche da lui che ci ha portato ad avere incontri nel tempo in gran segreto.. Ho sempre provato attrazione per i RAGAZZI con ruoli attivi nel rapporto a letto.mi affascina e mi fa sentire dominato e devo dire che lui ci riesce bene a farmi sentire così.
Ora però ho paura ho paura che mi sto innamorando o comunque che mi sia troppo affezionato a questo ragazzo e sto perdendo interesse verso la mia compagna.ho paura di perdere tutto.
Cosa mi consigliate di fare? Di seguire il cuore o la razionalità?
Grazie mille

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Katjuscia Manganiello Inserita il 27/05/2019 - 16:48

Caro G.,
domanda difficile la sua. Penso che se sente di stare per innamorasi significa che nel rapporto con la sua compagna qualcosa che non va c'è. Questo però significa solo che forse è bene iniziare ad affrontare quello che non va con lei per capire se ci sono gli elementi per continuare a stare insieme oppure no.
Potete farlo anche insieme con l'aiuto di una psicoterapia di coppia oppure può farlo da solo con una psicoterapia individuale.
Non si può stare solo con la razionalità ne fuggire solo con il cuore. Occorre capire se c'è posto per entrambe dentro allo stesso luogo.
Per qualsiasi chiarimento può contattarmi anche personalmente, un caro saluto dr Katjuscia Manganiello

Dott.ssa Mirella Caruso Inserita il 28/05/2019 - 10:38

Gentile Giulio, l'unico consiglio che si può dare in questa sede è di fare in modo, avere sempre nella mente e nel cuore l'idea che c'è un bambino che deve essere tenuto al riparo dalle problematiche degli adulti. Immagino che questa sia una sua preoccupazione importante. Ha costruito una relazione con una donna da cui ha avuto un figlio. Non è riuscito a mettere da parte i suoi desideri omosessuali o meglio, la sua parte omosessuale nella bisessualità. E' come se in questa nuova relazione ritrovi oggi una parte di sé dimenticata, il suo essere RAGAZZO, forse una parte adolescenziale che spinge a essere nuovamente considerata. Sarebbe davvero interessante, in un percorso di psicoterapia, esplorare come si coniugano queste due spinte: passività/attività, i desideri passivi nel rapporto omoerotico mentre in quello eterosessuale è più attivo? L'altro consiglio che mi sento di darle è dunque approfondire questa situazione, le emozioni e i sentimenti, la possibilità di poter fare delle scelte serene ma solo dopo aver messo in campo tutte le forze in gioco. La saluto.

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 24/05/2019 - 22:41

Buonasera Giulio,
leggendo il suo messaggio, mi sembra di capire che la sua situazione sentimentale presenti due aspetti di complessità:
1) Aver "sempre represso" la sua bisessualità può aver determinato una condizione di insoddisfazione affettiva proprio perchè si è imposto di rinunciare ad un aspetto di sè, inibizione che immagino venga simbolizzata dal termine "razionalità". Quindi, il "ragazzo" ventenne rappresenta, in un certo senso, l'appagamento di quella parte di sè a cui ha dovuto rinunciare, ossia il "cuore".
2) La questione relativa la tradimento: il tradimento, indipendentemente dall'orientamento sessuale, rapppresenta un momento di rottura, una via di fuga da qualcosa che viene percepito come intollerabile o frustrante nella relazione di coppia. Pertanto, se non si comprendono i meccanismi che lo alimentano, esso potrebbe verificarsi anche con il partner che si desidera di più, indipendentemente dal fatto che la relazione sia eterossessuale, omosessuale o bisessuale.
Quindi, ciò che posso consigliarle è, in primis, comprendere come mai abbia "represso" la sua bisessualità, che funzione svolga nella sua vita la relazione con la sua compagna e quella con il ragazzo ventenne.
Facendo chiarezza su questi ed altri aspetti della sua vita affettiva e relazionale, potrà decidere consapevolmente cosa sia meglio fare per lei coniugando "cuore e razionalità" in modo da risolvere efficacemente la posizione conflittuale che ha descritto e che le provoca, comprensibilmente, disagio e "paura".
Una consulenza psicologica individuale può aiutarla in questo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).