Roma - Cassia, Flaminia, Tor di Quinto, Cesano, Fo
Buonasera Daniela,
Comprendo la sua difficoltà nella gestione della relazione con suo marito e penso che possa efficacemente affrontare la situazione iniziando a confrontarsi con lui.
Ossia cercare di capire come si senta lui e come mai abbia scelto questa modalità disfunzionale nella gestione dell'energia aggressiva.
Consideri infatti, che generalmente, il soggetto che adotta questa strategia, ha difficoltà a manifestare direttamente ciò che prova.
Questo accade per diversi motivi:
1. Timore di creare conflitti diretti
2. Difficoltà ad affrontare l'altro
3. Inclinazione provocare l'altro allo scopo di metterlo in difficoltà
4. Suscitare nell'altro l'aggressività aperta e manifesta che lui non riesce ad esprimere
Quindi, bisogna capire cosa attiva questi meccanismi, ossia: secondo lei da cosa è infastidito suo marito che lo induce ad evitare di fare qualcosa sapendo che lei proverà un disagio per questo?
Quali sono gli ambiti in cui l'aggressività passiva si manifesta maggiormente?
Fin'ora come ha reagito lei all'atteggiamento di suo marito?
Come definirebbe la vostra relazione, al di là della problematica qui descritta?
Consideri che limitarsi a sottolineare che l'aggressività passiva sia negativa, non è efficace affinché suo marito cambi atteggiamento. In questo modo si sentirebbe giudicato e quindi potrebbe allontanarsi emotivamente da lei.
È invece più utile fargli notare che lei soffre per questo, sa che soffre anche lui e che è motivata a risolvere i problemi insieme. Che le è vicina e desidera migliorare le cose, quindi è importante che gli chieda in che modo lei può aiutarlo per modificare atteggiamento.
Se desidera approfondire la questione, può scrivermi o contattarmi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).