Edoardo domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Torino

Come affrontare un provocatore

Buongiorno.
Da un po' di tempo ho a che fare, mio malgrado, con un individuo che si comporta da vero provocatore, da bullo se vogliamo.
L'individuo in questione ha la bellezza di 27 anni, ma ha una personalità molto infantile e megalomane. Sparla sempre delle persone che non sono presenti, è arrogante, critica pesantemente chiunque, incentrando la propria critica soprattutto sull'aspetto fisico. Per lui infatti conta moltissimo l'apparenza, ossia ha un suo modo soggettivo di intendere la bellezza e questo è l'unico giusto. Cerca di spostare sempre l'attenzione su di sé e nel momento in cui si sente minacciato da una qualche possibile critica nei suoi confronti tenta di spostare l'attenzione su di qualcun altro, con una presa in giro o un aneddoto del passato. Oltretutto, cerca sempre costantemente di essere all'interno di una relazione amorosa, quasi che l'essere con una ragazza gli fornisca status sociale e popolarità. Questo l'ho compreso dal fatto che ripete spesso come la ragazza con la quale sia non lo soddisfi e voglia disfarsene nel momento in cui troverà "qualcosa di meglio".
In aggiunta è molto aggressivo e prepotente; cerca sempre lo scontro di prevaricare gli altri ed in discoteca scatena dei litigi per delle sciocchezze. Punta tutto sulla minaccia e crede che la sua maggiore "prestanza fisica" gli dia una vantaggio nell'intimorire gli altri. Se vogliamo, ha il classico fisico da bullo: alto ed un po' cicciotto.
Il punto è questo: da un po' di tempo questo ragazzo mi ha preso di mira. Mi sto punzecchiando sempre ed io di rimando rispondo. Purtroppo a volte mi indirizza delle offese davvero pesanti, come ad esempio "sei brutto", "fai schifo", "come cazzo ti vesti" ecc.
Ora, questa situazione è spesso ricorrente nella mia vita, ossia non è la prima volta che ho a che fare con individui con una personalità del genere. Anzi, posso dire che nel mio passato, sia recente che remoto, mi sono sempre scontrato con persone di questa risma. Persone che avevano una personalità uguale identica a questo ragazzo hanno sempre cercato lo scontro con me. Quindi potrei dire che questo tipo di condizione e ciclica e ricorrente nella mia vita. Quello che mi scoccia e che, conoscendomi, questa cosa andrà a finire male. Infatti ad ognuna di questa persone ho alzato le mani; infatti, io sopporto finché non ho una reazione esplosiva dove cerco con cattiveria di fare del male all'altro. Diciamo che in passato è servito, in quanto poi hanno smesso, ma vorrei una volta per tutte mettere fine a questa spirale, anche perché sono esausto di queste situazioni. Vorrei capire per quale motivo attiro l'astio di persone con una simile identità; mi da quasi l'impressione che si sentano minacciate da me, da ciò che io sono, penso e faccio.
A questo punto cosa consigliate di fare?
Perché a parte picchiarlo ( cosa che questa volta vorrei evitare, dato che.non sono più un ragazzino di 18-20 anni) l'unica soluzione che vedo è evitarlo, ovvero cambiare gruppo e non frequentarlo più, oppure uscire con questo gruppo solo quando lui non c'è. Questa scelta da una parte mi dispiacerebbe, perché noi condividiamo tutte le amicizie in questo gruppo ed abbandonarlo tutto o in parte a causa sua mi sembra una mezza sconfitta. Purtroppo gli altri lo accettano ( o lo tollerano - ne hanno timore non si capisce) e lo seguono ed ascoltano come se fosse un leader. Trovo infatti incredibile e l'esperienza me lo insegna, come all'interno di un gruppo, queste persone vengano seguite e rispettate nonostante il loro atteggiamento così negativo ed offensivo. Ogni volta che propone un'attività, nessuno dice di no o gli va contro. Ma paradossalmente, quando non c'è lui, l'atmosfera del nostro gruppo è serena. Infatti, anche se gli altri non lo ammetteranno mai, la sua assenza viene percepita con piacere, la sua presenza è difatto ingombrante e inquinante per il nostro gruppo.
Che cosa mi consigliereste di fare? Tenendo in considerazione che le parole con un individuo simile non servirebbero a nulla, dato che capisce solo il linguaggio dell'offesa e delle mani.
Grazie mille per il vostro aiuto.
Cordiali Saluti

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Ana Guerrero Gomez Inserita il 12/03/2017 - 13:59

Caro Edoardo, purtroppo solitamente i bulli sono a loro volta stati vittime di bullismo o indifferenza da parte dei cari, probabilmente questo ragazzo ha dovuto reprimere la sua affettività e puntare tutto su una riuscita materiale che comunque non è mai soddisfacente. In questi casi il tuo malessere diventa l’obiettivo principale. E’ importante mantenere la calma e non fare apparire di essere colpito dalle svalutazioni. Avere un atteggiamento sicuro aiuta, ma rappresenta un difficile sforzo che non garantisce il non essere feriti.
Se l’intero gruppo non riesce a reagire all’aggressività di questo ragazzo e invece l'asseconda, ti consiglierei di cercare di sviluppare singoli rapporti con chi ti trovi meglio oppure situazioni dove incontri solo alcune delle persone del gruppo in questione. Iniziare a favorire i rapporti con gli amici più interessanti non è assolutamente una sconfitta, è una scelta, come quella di scegliere le situazioni di gruppo in cui questa persona non c’è. Per migliorare la tua autostima e uscire da questi ciclici incontri con bulli è fondamentale circondarti da rapporti validi ed affettivi che facilitino l’acquisizione di una reale sicurezza e calma interna.
Se però non riesci a farlo con l'aiuto dei cari o il tuo disagio aumenta potresti rivolgerti a uno psicoterapeuta. In bocca al lupo e rimango a disposizione per altri chiarimenti.