anne_s19 domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Chieti

Figli viziati:i fratelli ne pagano le conseguenze

Salve, sono Anne e ho 24 anni. Da quando sono iscritta all'università la mia vita relativamente indipendente mi ha fatto apprezzare i sacrifici sofferti dai miei genitori, così, ora che sono momentaneamente a casa con loro, mi sento in coscienza di ripagarli come posso. Ho una sorella di 29 anni che, invece, pur avendo avuto le mie stesse esperienze universitarie (abbiamo anche convissuto per tre anni), non mostra il minimo riguardo per la casa e per i miei genitori. E' sgarbata, lunatica, depressa, asociale (persino con i familiari) e se la prende con me, mi incolpa dei suoi fallimenti e i miei genitori fanno finta di nulla. Mamma mi ha confessato che vorrebbe che mia sorella andasse via, che non la sopporta, che non è più in grado di gestirla; mi ha persino chiesto di portarla con me dovunque vada dopo la laurea costringendomi così a rinunciare alle mie libertà. Quello che più mi ferisce è che mia madre non dà importanza alle mie necessità: mi dà dell’esagerata, ribadisce il fatto che sia mia sorella e che devo curarla anche io. E io?! Io non ho alcun diritto?! Io non merito di stare per conto mio?! Sono davvero esagerata?!

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Dott. Antonino Savasta Inserita il 02/12/2014 - 17:22

Cara Anne,
tra fratelli e sorelle ci si spalleggia, sempre.
Per fortuna sua lei è la sorella più forte delle due, sembrerebbe da quanto dice. Sua madre si confida con lei, forse vostra madre non ritiene sua sorella maggiore in grado di essere diversa da come si comporta, dunque l'ancora di salvezza risulta essere lei in famiglia.
D'altro conto, ha perfettamente ragione quando dice che lei ha dei diritti. Probabilmente c'è da imparare a gestire la relazione da parte dei suoi genitori con sua sorella e poi forse merita parlare anche con sua sorella facendole notare che le cose andrebbero meglio se lei fosse più disponibile e collaborativa in casa. Che se anche la famiglia che ha non le dovesse piacere pienamente è proprio con voi che si trova ad aver che fare, e che merita lo stesso rispetto che voi avete nei confronti di lei.
Non pensi alla richiesta che le fa sua madre come una costrizione. Quando vorrà, potrà trasferirsi e scegliere liberamente con chi condividere la sua vita.
Come punto di riferimento del suo nucleo familiare le spettano più responsabilità...Non necessariamente è una situazione tragica.
Se dovesse aver bisogno di una mano per far chiarezza rimango a sua completa disposizione.
Cordialmente, Dottor Savasta Antonino.