Diego  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Verona

Un altro litigio in famiglia

Salve sono un ragazzo di 34 anni. Vivo ancora con i miei e tra un po mi trasferisco. I miei genitori hanno appena trascorso un fine settimana con i loro amici. Stasera hanno litigato di brutto e prevedo che tra un po' si lasceranno perché è stata una discussione di quelle serie dove stavolta ho provato ad intervenire provando a dire qualcosa ma credo do aver peggiorato la situazione. Da circa un anno è mezzo ho scoperto che cosa mi rendeva la vita impossibile, è una malattia cronica che ne soffro da quando ero piccolo. Finalmente dopo aver trovato la cura giusta sto cominciando a migliorare. Mia madre ha la mia stessa malattia però peggio ed ormai è sempre vista come una pigra che si lamenta per niente e con problemi psicologici. Da una parte è vero perché questa malattia ti sfinisce fino a staccarti dalla realtà per sopportare il dolore. Adesso che il mio fisico è migliorato, sto recuperando la serenità psicologica tanto bramata ma, anche se egoisticamente, non vorrei che i miei si lascino. E' come se stessi recuperando una parte di me che è rimasta assopita da quando avevo 10 anni. E questa sta condensando in 2 anni quello che dovrebbe aver imparato nel corso di 24 anni. Volevo cercare di migliorare il rapporto in famiglia ma il tempo corre così in fretta che ho paura di non riuscirci. Mi sono sempre sentito colpevole di non aver dato l'affetto che avevano bisogno. Ma adesso non posso punirmi perché ho scoperto che non potevo a causa della mia situazione. Hanno fatto tanto per me che non posso ricambiare. Vi sembro un figlio viziato o ancor peggio una cattiva persona? Spero di poter fare qualcosa in merito. Almeno stavolta.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Katarina Faggionato Inserita il 04/08/2020 - 17:16

Buongiorno Diego,
ha iniziato a parlare di un litigio tra i genitori e concluso preoccupandosi di essere un figlio viziato o addirittura una cattiva persona. Perché? Parla anche dei sensi di colpa per non aver dato abbastanza affetto, si responsabilizza dei rapporti in famiglia. Sono tante cose e meriterebbero un approfondimento. C'è stato anche il problema di salute ma fortunatamente sembra andare meglio adesso. Vorrebbe fare qualcosa ma non mi è chiaro quale sia il Suo obiettivo. Riuscire a considerarsi una brava persona, un bravo figlio? Cosa significa per Lei essere un bravo figlio? O vorrebbe salvare il matrimonio dei Suoi genitori? Ci si può impegnare per nutrire le proprie relazioni, per migliorarle se necessario. Le proprie relazioni, difficilmente quelle degli altri. Ma prima bisognerebbe avere chiara la situazione di partenza e dove si vorrebbe arrivare. Per poterLa aiutare sarebbe utile avere qualche informazione in più. Spero di averLe dato intanto qualche spunto di riflessione.
Cordialmente
Dott.ssa Katarina Faggionato