Roma - Cassia, Flaminia, Tor di Quinto, Cesano, Fo
Buongiorno Patrizia,
Comprendo la sua preoccupazione, acuita credo, anche dal fatto che non sia stata consultata da suo marito rispetto alla questione.
Questo mi sembra il primo elemento su cui lavorare, ossia collaborare nell'accudimento e nella cura dei figli.
Infatti, prendere decisioni individualmente, senza consultare l'altro genitore, rappresenta di per sé un ostacolo nella crescita del figlio.
È importante che i figli percepiscano una buona coesione genitoriale affinché qualsiasi decisione presa sia utile alla loro maturazione psicologica e sia efficace educativa mente.
Come mai secondo lei, suo marito non ha ritenuto opportuno consultarla?
Come si è sentita lei dopo aver appreso questa notizia?
Per quanto riguarda poi la specifica questione dei "sogni" è importante definire con sua figlia lo scopo di questo casting e le sue aspettative a riguardo.
Inoltre, in questi casi, se entrambi i genitori sono concordi nel consentire alla figlia di intraprendere questa come qualsiasi altra strada, la cosa più importante è accompagnarla costantemente.
Ossia supportarla nel percorso che intende seguire e nel caso specifico del casting aiutarla a prendere le decisioni giuste per lei, considerando che a 12 anni le capacità decisionali e l'autoconsapevolezza sono ancora processi immaturi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).